Care Amiche e cari Amici,
siamo già a metà luglio e, fatti salvi i poco simpatici accidenti atmosferici che non son stati proprio dei temporali estivi, possiamo dirci immersi nell’estate 2019. Vi ho raccontato delle iniziative che stanno animando le sere e che si faranno più intense e interessanti col passare dei giorni. In una prossima nota, doverosamente speciale, vi parlerò delle prossime Feste Patronali e, in particolare, dei programmi del Comitato Feste che tanto sta meritando nell’organizzarle, nonostante tutto, ripeto, nonostante tutto, perché gli stupidi non mancano mai. Per ora giova ricordare a chi ha devozione per il nostro Santo Patrono che mercoledì prossimo, 17 luglio, avrà inizio la Novena a San Pantaleone. La celebrazione della Santa Messa è alle 21,00, un orario comodo per tutti; un orario impossibile per chi mette ogni altra cosa davanti a questo appuntamento con il nostro Amico Santo Protettore.
Prima di narrarvi di feste e di altre belle cose, prima di tornare a fare una analisi sulla situazione politica locale dove c’è da registrare qualche furbata e non poca confusione, oggi voglio dedicare le poche righe di questa Letterina allo spettacolo che ogni giorno possiamo godere, che è anche il biglietto da visita che Miglianico presenta ai suoi visitatori. Potrebbe essere una cartolina di quelle che si usavano una volta, fatta di più immagini composte una accanto all’altra, a volte con un gioco di semplice sovrapposizione di piccole parti delle diverse foto, in mezzo la scritta “saluti da Miglianico” o semplicemente “Miglianico”.
Quella che costa di meno, che da mesi si trova da tutte le parti in bella vista e che e che più facilmente ammiriamo o inviamo idealmente a tutti, ci mostra questo. Una sua parte raffigura la piazza e le vie d’intorno trasformate in parcheggi a piacere. Le auto stazionano tranquillamente in ogni dove, in doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, incuranti di cartelli e di accessi a strade e ingressi di case e negozi. Il posto più gettonato è la porzione di marciapiede (in verità la nostra piazza non ne ha di marciapiedi o di aree destinate ai pedoni) antistante la porta della Farmacia per raggiungere la quale le auto arrivano contromano con estrema disinvoltura fermandosi là dove devono arrendersi all’evidenza di non poter entrare attraverso quella porta. Nella foto, anche ingrandendola, non si vedono tutori del traffico. Una foto messa appena "di squincio" mette in bella mostra dei cassonetti dell’immondizia, il più delle volte traboccanti di rifiuti, che danno il benvenuto a chi arriva nel centro della nostra Cittadina. Una veduta panoramica di via Roma con la Majella sullo sfondo non riesce a mostrare adeguatamente il bell’asse stradale e i suoi marciapiedi perché dall’immagine fissa non si intuisce chi si muove e chi sta fermo, quindi non si riesce a capire quale sia la strada e quali siano i parcheggi e i passaggi destinati ai pedoni visto che vi si vendono solo auto qua e là. La stessa via, nella veduta che dovrebbe essere più caratteristica, quella del tratto che sale verso la piazza, non offre scenario migliore: le auto sono collocate là e qua, senza lasciar intuire se si tratti di una strada cittadina o di un cortile condominiale mal gestito. In basso nella cartolina si vede una foto, scattata quasi al tramonto, del bel giardinetto di via Ettore Paolini, che a prima vista sembrerebbe un parco giochi per bambini. La luce del tramonto, con le sue ombre allungate, inganna, perché quelli che si vedono affollare quel gioiellino sembrano bambini molto cresciuti e le bici con le rotelle o i tricicli appaiono quasi motorini e scooter. C’è una foto davvero deliziosa. È messa al centro, con quel contorno dentellato che ricorda i vecchi francobolli. Ritrae il nuovo Municipio preso in primissimo piano, senza che si veda altro se non il suo luminoso ingresso coperto dalla vela che ospita la sua spettacolare sala consiliare. Uno si chiede: “ma chi ha scelto questa foto per una cartolina?” Metà ingresso è occupato da auto (in)civili e di servizio che si intravvedono anche davanti e da un lato sicché tutto il bello del bel Municipio non si può apprezzare affatto.
Se per montare questa cartolina si fossero usate foto di due/tre anni fa, quando la zona disco fu introdotta e fu fatta funzionare, questo collage promozionale di Miglianico sarebbe più gradevole, offrirebbe un senso di vivibilità degno di un bel borgo quale è, anzi quale sarebbe senza la deturpazione di tanta maleducazione automobilistica. Si vedrebbero i Miglianichesi passeggiare per via Roma, seduti in piazza, casomai intenti a posizionare un disco orario o a chiedere ad un vigile comunale dove andare a parcheggiare in modo corretto. Qualcuno sarebbe anche rabbuiato per tentato la furbata e per aver poi trovato una multa sul parabrezza. Ma questa sarebbe comunque una scena di civiltà.
La nostalgia non c’entra.
È la normalità che manca.
Occorre ricreare, al più presto e senza eccessive morbidezze e mediazioni, la normalità di una cornice civica che valorizzi, nel tempo di ogni giorno, lo sforzo illuminato ed appassionato del Comitato Feste, della Pro Loco, dell’Amministrazione Comunale, dei Commercianti volenterosi e non petulanti, dei Cittadini e di quanti amano essere orgogliosi di Miglianico.
Buona Domenica.