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Si può fare: dipende da quanto vale a Miglianico l’Uomo rispetto alla macchina

Categoria: Notizie
Pubblicato Mercoledì, 16 Agosto 2017 12:15
Scritto da Maurizio
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Tra le altre curiosità che saranno oggetto della Letterina di sabato prossimo ce n’è una che val la pena staccare per anticiparla. Molti l’avranno appena notata con la solita indifferenza che si riserva alle cose che ti passano sotto il naso.

Domenica pomeriggio, per segnare il percorso della Miglianico Tour in via Roma, sono stati posizionati dei bei manufatti in acciaio che, allineati uno dopo l’altro e collegati tra loro con una semplice fune, hanno delimitato la pista della corsa dallo spazio destinato ai pedoni e agli spettatori. È stato sempre fatto questo lavoro di demarcazione, prima con i tubi Innocenti, poi con paline gialle inchiodate a terra, dopo con le transenne e nastro bianco rosso, ora, da un paio d’anni, con queste eleganti paline luccicanti come la loro base circolare. 

Se si vedono le immagini si capisce che si può fare.

 

Si può facilmente riservare un tratto di via Roma ai pedoni, a chi spinge un passeggino o una carrozzella, a chi porta per mano un figlio o una nipotina. Lo spazio c’è. Le soluzioni sono a portata di mano e poco costose, se si considera che quelle belle paline sono state realizzate a Miglianico da una delle nostre aziende di eccellenza. Come posizionarle lasciando spazi non interclusi davanti ai passi carrabili autorizzati (che sono uno o due, ndr.) o con una sequenza regolare per non ingabbiare i pedoni impedendo loro gli attraversamenti, è cosa che riguarda gli uffici comunali preposti. Come riguarda chi deve far osservare le ordinanze che già ci sono la disciplina che già esiste per Largo Biasone, il “Golfo della Sirte”, dove c’è tutto e il contrario di tutto e nulla è stato fatto con un valido criterio civico. Si può fare.

Ora occorre quella che una volta si chiamava volontà politica e ora chiamano indirizzo politico, quello cioè che indica agli uffici quanto il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri comunali hanno deciso di fare.

Il fatto sta tutto qui. Non occorre riunire assemblee popolari per scegliere paletti lucenti o bruniti o per stabilire se debbano essere legati o collegati da catene o da corde piuttosto che da pannelli pubblicitari. Non occorre chiamare nuovamente Sgarbi né fare altri comitati fantasma.

Occorre decidere quale valore dare all’uomo, alla sua dignità, che comprende non solo la sua incolumità ma anche la comodità e l’agio del passeggio, dello spostamento a piedi da soli o in compagnia, laddove sono stati tolti i marciapiedi ed è stato negato tutto ai pedoni. Occorre decidere se le macchine hanno non solo più diritti ma anche la prepotenza di negare il diritto all’Uomo. Occorre decidere se quattro cretini che pretendono l’onnipotenza circolatoria e l’onnipresenza nei parcheggi delle proprie auto e che, per avere ciò, agitano poteste e minacciano, come al solito, di vendicarsi al momento delle elezioni, debbano avere più peso di tutti gli altri Cittadini, che non riescono proprio ad abbassarsi a tanta imbecillità. 

Occorre decidere se la qualità della vita a Miglianico è fatta solo di ottime opere e di minori tasse senza tener conto di come si può vivere la propria quotidianità. 

Questo deve deciderlo chi amministra, che sia soprattutto la maggioranza, con o senza le opposizioni, o che siano le opposizioni, con o senza la maggioranza. Chi ha cuore si faccia vivo. 

Chi siede in Consiglio Comunale ed ha la delega dei Cittadini a decidere e operare nel loro interesse, dal Sindaco ai consiglieri di ogni gruppo fino agli assessori esterni, decida se per lui vale più l’Uomo, il Miglianichese in particolare, o se valgono di più le macchine.

C’è anche altro che va deciso, insieme o subito dopo questo, e che è sorretto dallo stesso carattere etico, sociale e politico della decisione tra il valore dell’uomo e il valore della macchina. 

Si tratta dei rallentatori o dei sistemi di dissuasione delle folli e pericolose velocità che registriamo in centro abitato, a partire dal tratto che va dal cimitero verso San Giacomo. L’autovelox non basta, anzi in certi tratti è inefficace perché inesistente. I rallentatori o dissuasori vanno posizionati almeno dove l’incolumità deve esser maggiormente tutelata, cioè in prossimità delle scuole e degli attraversamenti pedonali più frequentati. L’obiezione che la pavimentazione in porfido non consente certi interventi è una scusa. Si può fare. L’obiezione che non si può intervenire nei tratti di strada provinciale è un pretesto legato alla pigrizia di chi deve fare il suo dovere. Bucchianico ha riempito di rallentatori un lungo tratto di strada che non è comunale. Né l’Anas né la Provincia pare si siano opposti. Si può fare. 

I nostri amministratori hanno dimostrato capacità di innovazione e di ricerca delle soluzioni migliori, senza sprecare pubblico denaro. Questa è una prova che devono affrontare e superare, senza aspettare oltre, senza farsi frenare dalla pigrizia. 

Ma non finisce qui. Ci sono alcuni interventi nella disciplina generale del traffico che vanno attuati al più presto. Lo si può fare con poco. Un’ordinanza e il posizionamento di alcuni cartelli.

Occorre istituire alcuni sensi unici. Il primo, indispensabile da sempre, ora ineludibile ed emergente, è quello che interessa Borgo Forno. Le auto lì o salgono o scendono. A salire e scendere insieme non ci entrano, lo sappiamo tutti. Ora, con i lavori del Municipio, l’occasione è unica per provare, dopo il problema si ripresenterà più grande di prima. L’anello della circolazione in uno dei due sensi a piacimento di chi deciderà, sarà quello che porta il traffico che percorre la salita di “Armande” a girare lungo la strada realizzata a servizio delle nuove abitazioni e a entrare o uscire dal centro abitato attraverso la parallela salita di “Capurale”. I pochi residenti che dovranno allungare un po’ si abitueranno nel giro di un paio di settimane. Chi deve andare al poliambulatorio pure. Si può fare.

Tra i sensi unici più facili da realizzare, oltre ad altri che riguardano possibili soluzioni in centro abitato nell’area delle scuole e al Colle, c’è quello che consente di liberare la strozzatura creata dall’imbocco alla strada comunale dei Rosa. Si può istituire il senso unico a scendere facendo salire le auto nella parallela strada che sale a fianco di casa Sereno, davanti al campo sportivo. Si può fare.

Venti paline, qualche vaso per impedire il parcheggio selvaggio o pre-camorristico sui marciapiedi di via Roma, un’ordinanza e dieci cartelli stradali: è quanto occorre per dare il segno concreto di quanto a Miglianico vale l’Uomo, di quanto è considerata la sua dignità, in assoluto e rispetto alle macchine.

Anche così Miglianico cambia.