Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Il timbro spostato: lo sportello CUP della Asl chiuso a Miglianico…. e riaperto a Tollo

Categoria: Notizie
Pubblicato Domenica, 26 Aprile 2015 18:54
Scritto da Maurizio
Visite: 1655

Indifesi, indifferenti, troppo pazienti, incapaci, complici e un responsabile, sono questi i personaggi che animano una vicenda triste, anzi no, brutta, di quelle che fanno incavolare e anche molto.

La vicenda è la chiusura dello sportello CUP del Distretto Sanitario di Base di Miglianico.

Gli indifesi, ma anche offesi e turlupinati per certi versi, sono i Cittadini, non solo quelli di Miglianico ma anche quelli dei Comuni della più vicina Val di Foro.

 

Indifesi perché ci è stato tolto un servizio utile, davvero utile, senza che nessuno abbia alzato un dito e men che mai la voce. Gli offesi sono sempre loro, i poveri e i malati, perché a pagare più degli altri sono sempre i più deboli, quelli che hanno necessità e pochi soldi, essendo costretti ora a fare più chilometri per avere altrove quello che avevamo qui. Turlupinati, imbrogliati, gabbati lo sono soprattutto quelli che, a bocca aperta e col naso in su hanno visto l’olandesina (quella dello spot “mira mia l’olandesina”): si sono fidati di politici e politicanti locali e viciniori, li hanno applauditi e votati. E quelli, incassati voti e incarichi, li hanno ringraziati così, togliendo loro un servizio importante, che non costava quasi niente (una persona allo sportello) ma che dava almeno qualche facilità a chi deve curarsi perché sta male.

Indifferenti sono i politici locali (per locali si intende quelli del territorio, anche quelli dei paesi vicini), non tanto quelli del PD, che appartengono ad una delle categorie che seguono, quanto quelli del centro-destra, ammesso che esista ancora oltre i santini delle candidature. Ma com’è?! Quando l’ex-governatore Chiodi spiegava i tagli della sanità imposti da Roma perché eravamo commissariati e spiegava il perché dovesse chiudere alcuni ospedali, tra l’altro inutili, non si poteva parare dalle critiche e quelli del PD facevano una manifestazione al giorno (anche due in certi casi) e loro, quelli che stanno all’opposizione del PD, ora, che fanno? NIENTE! Si sono autodesertificati. Non ci resta che Razzi, l’onorevole Antonio Razzi, a lui dovremmo rivolgerci, se non altro perché, anche se solo per motivi gastronomici, frequenta Miglianico. C’è da ricostruire il centro-destra da queste parti, ma questa è una riflessione che va fatta altrove e con calma, senza inquinamenti da percolato di vecchi rottami.

Troppo pazienti sono stati e sono i nostri amministratori comunali, soprattutto il Sindaco e quelli della maggioranza ma anche quelli dell’opposizione sana, cioè i Consiglieri del Gruppo M5S. Quando a un territorio viene tolto non un privilegio o un elemento di clientele politica ma un servizio indirizzato soprattutto ai più deboli, si insorge, si protesta, si chiama a raccolta la popolazione e si lasciano da parte le altre cose. E se non ti sentono dove devono ascoltarti, si lascia da parte anche la buona educazione istituzionale, restando vincolati a quella personale, e si urla.

Incapaci sono quelli che prendono certe decisioni, quelli che le suggeriscono a livello politico, quelli che non le contrastano dimostrando inadeguatezza al proprio ruolo. Vogliono tagliare, risparmiare, recuperare i soldi che si son mangiati i soliti maneggioni? Bene. Dividano le trentasei ore di lavoro settimanale dell’impiegato ASL addetto allo sportello per le autorizzazioni tra le due sedi di Miglianico e di Tollo (visto che Tollo non si può chiudere e deve essere politicamente accontentata). Diciotto ore di apertura son due mattine e un pomeriggio a settimana, meglio che niente, anzi, va proprio bene. Ma se chi decide o chi suggerisce le decisioni è sordo o incapace o in malafede a questo non ci arriva. Come non arriva ancora a spiegare cosa ne faranno di una struttura, come il Distretto Sanitario di base, che è stata pensata per servire il territorio, che ha funzionato bene e che tanto servirebbe se funzionasse ancora e più di prima, cioè potenziandola e non asfissiandola cinicamente per farlo morire.

Complici sono i nostri Concittadini dirigenti e anche gli iscritti al PD o che sostengono, a vario titolo, l’attuale Giunta Regionale del mio amico Luciano D’Alfonso, oltre che il governo nazionale di Matteo Renzi. E che pensano forse di speculare su questo danno, fatto a Miglianico e a tutti i Miglianichesi, provando a dare la colpa al Sindaco? È vero, il Comune avrebbe dovuto già protestare. E, se la cosa non si risolverà, dovrà alzare subito barricate, mettere in piazza ogni forma di protesta e anche di seria provocazione. Però, sia chiaro, qua la colpa è solo di chi governa la Sanità regionale, cioè Silvio Paolucci del PD. Non si scappa. Chi vuol fare lo sciacallo qui, rischia di mordere aria o di rompersi i denti sulle proprie tessere di partito. Complici sono anche tutti quelli che, amici a vario titolo di Miglianico, non provano a fare quello che possono, poco o molto che sia, anche a costo di rischiare qualche momentanea convenienza. Di certi complici non parliamo neppure…

Il responsabile è uno solo: l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, ovviamente di Tollo, figlio di Peppino, che è stato amatissimo portiere dei “canarini” del Miglianico, esponente di punta del PD, il partito della dottoressa Catia Giovina Mattioli Stella, quello che a Miglianico aveva aperto addirittura due sedi elettorali per le regionali dello scorso anno. Lo hanno votato. Questo è stato il suo grazie ai Miglianichesi.

Blablablablabla, lo hanno anche avvisato, ma ha fatto solo parole, fanno solo parole. Ha fatto chiudere il CUP a Miglianico perché ci sono sempre dei tagli da fare per risparmiare ma, fa riaprire quello di Tollo.

Una porcheria che è in puro stile prima repubblica, quando, tanto per fare un esempio non vicino, l’allora ministro dei Lavori Pubblici, Franco Nicolazzi (PSDI) fece realizzare un casello autostradale per il proprio paesino in Piemonte. È già sbagliato in sé il fatto di chiudere servizi sul territorio per accentrarli, perché si predica la prevenzione e il potenziamento della medicina locale come il miglior presidio per non intasare gli Ospedali e poi si fa il contrario. Ma, ammesso che questo servizio andasse razionalizzato, lo vanno a spostare non sulla direttrice che va dal territorio all’Ospedale ma in un punto più lontano. A meno che, l’assessore Paolucci o i suoi sostenitori non abbiano rifatto la cartina d’Abruzzo e abbiano collocato Tollo tra la Val di Foro e il Policlinico “SS. Annunziata”, che sta a Colle dell’Ara a Chieti. (e vorrei veder la faccia dello spavaldo di turno che viene a dire che Tollo sta a metà strada con l’Ospedale “Bernabeo” di Ortona - o quel che ne resta - dato che tutti per andare in quell’Ospedale passiamo per Tollo…)

Viva Miglianico farà tutto quel che potrà, sarà purtroppo poco perché il potere non alberga qui.

Ma Viva Miglianico non tacerà, terrà alta l’attenzione su questo scippo, come sempre senza guardare in faccia a nessuno.

Ridateci il CUP. (che ci si ppo’ ffa’ l’hashtag?)