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La letterina del sabato 19 agosto 2023

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 19 Agosto 2023 07:34
Scritto da Maurizio
Visite: 489

Care Amiche e cari Amici,

stasera, alle 21:00, in piazza Umberto I, vanno in scena il divertimento, la solidarietà e l’emozione. L’occasione è quella della Compagnia teatrale “Lu Passatempe” che proporrà la commedia dialettale “Ma vi li so arcundat mai…ovvero la cosa cchiu belle!”. Come ogni anno questa manifestazione ha un elevato valore sociale su piano della solidarietà perché la serata è dedicata alla sensibilizzazione dei presenti ed alla raccolta di aiuti a sostegno dell’AISM, impegnata sia nella ricerca scientifica sia nel sostengo ai malati di sclerosi multipla ed alle loro famiglie. Oltre alla solidarietà, oltre all’allegra piacevolezza dello spettacolo ci sarà un lungo, silenzioso, personalissimo e struggente attimo di emozione perché tutti ricorderemo un grande Amico, Wilson Adelmo D’Onofrio. Non occorrerà che alcuno citi il suoi nome. Sappiamo quanto lui ha fatto per portare qui a Miglianico questo evento speciale, sappiamo quanto ha fatto anche per tante altre cose, soprattutto per la sua Montupoli, sappiamo quanto ci manca e quante stelle stasera brilleranno in modo speciale sul cielo di Miglianico per illuminare il suo volto nei nostri cuori.

 

Poi, da domani, mancherà un’altra festa tradizionale, quella della Madonna delle Piane, la Madonna dei Miglianichesi e saremo alle porte dell’autunno. Sarà un autunno non proprio caldo ma probabilmente meno spento degli ultimi, perché sarà il periodo che precederà le due importanti tornate elettorali del 2024. Si voterà tra gennaio e febbraio per il nuovo governatore della Regione e per il nuovo Consiglio Regionale. La data sembra lontana tra qualche giorno ci accorgeremo quanto in realtà sia vicina sul piano della “pressione politica”.

Il 28 agosto ci sarà un evento importante non solo a livello locale. Salvo complicazioni impreviste, infatti, nel pomeriggio verrà inaugurata la passeggiata dannunziana che abbraccia il centro più antico di Miglianico, il colle del santuario e, in serata, in piazza, ci sarà il concerto dei “Tiromancino”. È attesa la gran folla degli eventi top. Dal pomeriggio sarà massiccia e molto evidente la presenza di personalità politiche, a partire del Governatore della Regione, Marco Marsilio (che ha fatto la Miglianico Tour, ndr.) passando per assessori e consiglieri regionali in carica e prossimi alla ricandidatura, arrivando a sindaci e altri politici a caccia di posti importanti. Quali? Non pochi aspirano ad un seggio reginale; altri, non pochi, aspettano di sapere se a maggio, quando ci saranno le comunali, qui e non solo qui, molto probabilmente si tornerà a votare per presidente e consiglio provinciali. Anche se tutti diranno che è presto e che si tratta solo di una inaugurazione, importante ma senza riflessi politici, e di un concerto importante ma legato solo a progetti dannunziani eccetera, eccetera, eccetera, sarà l’avvio di una lunga stagione elettorale che non si preannuncia proprio tranquillissima, anche se i più danno per scontati molti dei risultati sia a livello regionale sia a livello locale. 

Chi osserverà distrattamente e senza esser adeguatamente informato su certe cose potrà avere la sensazione alquanto netta che il nostro Sindaco, Fabio Adezio, sia schierato con il destra-centro che ora guida i governi nazionale e regionale. Qualcuno, abbagliato da altro o in pura malafede, ha già tratto questa conclusione dalle foto scattate in occasione della presenza a Miglianico del Presidente Marsilio in occasione della corsa. Il Sindaco ha il dovere di accogliere tutti gli ospiti, in particolare quelli che rivestono ruoli istituzionali. Questo non significa affatto aderire alla sua porte politica. Avrebbe sbagliato se, da Sindaco, non fosse andato ad accogliere Marsilio, a salutarlo cordialmente e a rifiutare addirittura un paio di scatti fotografici, anch’essi doverosi oltre che diffusissimi, tra l’altro.

La partita per le comunali di fine maggio 2024 è iniziata ed è molto aperta, questo con o senza il ritorno concomitante del turno per le provinciali a suffragio universale. Contrariamente a quanti pensano di aver capito tutto e di avere addirittura “fatto la pianeta” per il loro esito, questi mesi di avvicinamento alla data delle comunali saranno pieni di sorprese e di nuove tensioni, che è sempre bene non avere ma che ad alcuni piacciono proprio tanto. 

Semplificare è sempre un errore, soprattutto in politica e in particolare quando si parla di politica locale, laddove i singoli incidono qualcosa in più rispetto a scenari elettorali più ampi. Purtuttavia non si può in questa sede ed nell’unica soluzione di una Letterina fare un’analisi dettagliata. Posso però lanciare dei flash che potrebbero anche eccitare le pupille di alcuni pupilli pur non essendo questo l’intento di chi scrive, come i miei eroici ventitré Lettori ben sanno.

Secondo alcuni si prospetta il ritorno di tutti (“tutto il male”) contro Fabio (Adezio, il Sindaco, ndr.). Lo schieramento che abbiamo conosciuto, quello dell’insieme-che-divide, deve ancora decidere se essere lo stesso, non tanto come ditta ed atteggiamento, quanto come guida e controllo. Salvo sorprese, che ognuno dal suo lato coltiva ovviamente in segreto, allo stato la candidatura a sindaco da quella parte, può esser o quella del mio Amico, Carlo Biasone, che proverebbe un nuovo assalto al Municipio o quella dell’Amico, Dino De Marco, già sindaco di Miglianico e certamente detentore di un più che rispettabile pacchetto di voti, il quale a più d’uno avrebbe annunciato (per quel che valgono certi annunci a mesi di distanza) che lui non si candiderà. Per quel che so, questo sarebbe lo scenario preferito dal Sindaco Fabio Adezio. Uno scontro del genere, tutto rivolto al passato, non sarebbe però né bello né utile a Miglianico. Ci potrebbe essere una grande novità alla guida dell’armata che osteggia Fabio Adezio? Non la si può escludere, ci mancherebbe. Ma di giganti all’orizzonte se ne vedono pochi, almeno per ora. Agli avversari, diciamo più correttamente ai nemici di Fabio, resta quindi una sola mossa possibile: una terza lista che, aldilà dei proclami e dei bei programmi ed anche di simpatici candidati, venga messa in campo solo per far perdere “Miglianico Cambia”. Oggi è lo scenario più probabile. È reso ancor più probabile dalla insistente comparsa/ricomparsa di soggetti (presenti anche in gruppi destinati a svanire in pochi mesi) che sono scesi in piazza per segnalare la loro posizione di prossimi protagonisti più che impegnati nel fare quel che hanno scritto sulla pettorina. Pensare che possano già esser parte organica dell’insieme-che-divide edizione 2024 è un po’ azzardato anche perché richiederebbe una robusta dose di faccia tosta e precise motivazioni da parte di non pochi di quei soggetti, ingredienti che ad alcuni di loro certamente non scarseggiano. Essere promotori di una terza lista stile 2009 oggi sembra la soluzione più probabile e darebbe possibilità di una vera lettura anche a certi annunci del tipo di quelli poc’anzi narrati. 

Il vero problema, però, sta tutto nella maggioranza. Perché se la maggioranza si presenterà divisa avrà solo residue possibilità di farcela. Se arriverà compatta alle elezioni avrà un vantaggio difficile da recuperare, anche se si va dicendo che “Fabio è odiato da tutti” il che angoscia più di un sostenitore del Sindaco. Diamo per assodato che Fabio Adezio non si farà tentare dalle regionali o dalle provinciali e punterà al suo terzo mandato, indispensabile per non far dilapidare quanto fatto di buono e per completare le opere ed i progetti avviati che ammontano a non pochi milioni di euro. Oggi ha il problema di dover riallestire quasi tutta la lista a causa di abbandoni più o meno graditi e di indispensabili iniezioni di nuove energie anche capaci di intercettare nuove fette di elettorato. Pare certo l’addio di Tony Mattioli, già Presidente del Consiglio Comunale ed ora potente assessore comunale, che avrebbe annunciato che non si candiderà nel 2024, con nessuno, (vedasi sopra per la voce “annunci”) e che portò i suoi voti di preferenza (124 nel 2014, 172 nel 2019), non tutti suoi a differenza di quanto credano alcuni perché in una squadra che vince si prende di più. Il suo addio, ammesso che sia, in quanto non l’ho ancora sentito da lui, potrebbe esser indolore se fosse sostituito in lista da uno o due dei nomi che hanno già fatto la loro comparsa sull’agenda di Fabio Adezio. Il “ritiro” di Tony, potrebbe però liberare energie non positive al servizio di quella terza lista fatta non per fare, non per vincere, ma per far perdere.Miglianico Cambia” sarebbe dunque pronta all’addio di Tony Mattioli e a garantire un’ottima rappresentanza a Cerreto superiore ma non è ancora pronta a sistemare in lista chi deve rappresentare almeno metà di Montupoli e delle Piane, perché senza candidati validi in quelle due Contrade non si vince. Ho sentito nomi interessanti sicuramente per il valore dei soggetti. Non saprei giudicare il loro peso elettorale. Appartengo a quelli che i voti li contano dopo che sono state contate le schede uscite dalle urne.  

Resta, e non è certo poco, quel che sta facendo il PD col suo campo largo miglianichese. La tentazione di fare in proprio alle comunali, assecondando casomai pulsioni di qualche alleato in cerca di nuova visibilità e di un recupero di voti, non potrebbe esser condannata perché in fondo farebbero il loro gioco. Lo farebbero però rischiando di far passare Miglianico da Comune amministrato da un’ecumenica lista civica a tutta prova ad un Comune dichiaratamente di destra-centro. Loro, i Piddini, dovranno aspettare i risultati delle regionali per capire quanto sia elevato questo rischio. Non è facile correre con due macchine: una impegnata nella Val di Foro per le regionali e una con alleati locali per le comunali. Considerando che dovrebbero chiamare prevalentemente le stesse persone a spingere ambedue le auto in corsa. Ma Silvio De Lutiis è un politico quotato e navigato. Darà il meglio di sé.

C’è poi una ipotesi, molto, molto, molto minoritaria ma davvero simpatica per la quale cosa la racconto ai miei ventitré Lettori. Secondo questa teoria non solo non ci sarà la terza lista (“il vuoto-a-perdere”) ma neppure la seconda, quella di “tutti i cattivi contro Fabio”. Sicché dovrebbero scendere in campo i riservisti per fare una lista, si badi bene, non solo per garantire la minoranza ma, in accordo con “Miglianico Cambia”, per fare una maggioranza variegata che si comporrà nei dettagli degli incarichi dopo la lettura dei risultati dei singoli candidati, a prescindere da quello delle liste, evidentemente diverse ma non avverse. Mica male.        

Insomma, queste poche note non hanno certo l’ambizione di chiarire tutto il quadro e men che mai di incidere su alcunché. Servono solo a far capire a chi pensa di aver capito tutto che forse non ha capito niente o quasi.

Deve arrivare l’autunno. 

Per ora godiamoci tutta l’estate, che è ancora lunga.

 

Buona Domenica.