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Acta Nocturna - 24

Un uccellino, che s’era posato sul davanzale della finestra del Municipio, m’ha raccontato che ieri mattina è stata stabilita la strategia dell’attacco finale. Quelli di “Progetto Miglianico” che si legge PD appena hanno ricevuto la notizia che saranno loro a chiudere in piazza l’ultima sera dei comizi per le prossime comunali, hanno in pochi minuti deciso di adottare il “piano alzo zero”.

In cosa consiste questo piano, tenuto segretissimo fino all’esito del sorteggio? È semplice, si tratta di un attacco diretto e senza badare troppo alla mira contro un solo obiettivo, il candidato sindaco di Miglianico Cambia, Fabio Adezio, l’unico ostacolo che loro vedono sulla strada della riconferma.

Acta Nocturna - 23

È cambiato qualcosa, più di qualcosa nei comizi. Dopo anni, la piazza ieri sera si è rianimata di gente che ha dimostrato di essere interessata più che schierata, anche se il colpo d’occhio (e d’orecchio) ha dato un primo responso senza incertezze a favore di “Miglianico Cambia” che ha aperto questa tre giorni di comizi.

Qualcosa comunque è cambiato. Non c’è più un oratore su un balcone e la folla degli astanti in piedi sotto ma ci sono candidati sul palco basso della piazzetta e la gente seduta ad ascoltare e vedere. Ci sono schermi per proiettare foto e documenti, bandiere all’americana, come quelle dello scenografico allestimento di “Miglianico Cambia”, videocamere e telefonini un po’ ovunque per le riprese. È cambiato anche questo mondo. Dalla voce stentorea e dalle frasi roboanti degli oratori s’è passati alla tecnologia e agli agili e chiarissimi i messaggi spezzettati in più interventi. La cosa funziona, si capisce molto di più, sotto ogni aspetto. 
Una novità assoluta nuova è stata introdotta da “Miglianico Cambia” nella nostra storia cittadina: il comizio in diretta streaming che poteva esser seguito a casa od ovunque nel mondo (e che si può rivedere cliccando qui).

Ma il fascino del comizio in piazza, quello non è passato.

Acta Nocturna - 22

Ci siamo. “Squillino le trombe entrino le squadre”, avrebbe detto Febo Conti, nell’aprire la piazza che stasera vedrà il primo di non pochi comizi concentrati in questi ultimi tre giorni di campagna elettorale.  Ma questa non è una puntata di “Chi sa chi lo sa”, o forse sì.

Se non ci saranno ripensamenti e fughe, si comincerà alle ore 20,00 e si andrà avanti fino alla canonica mezzanotte, con tre diversi podi attivi. La successione, non so nello stesso ordine, si avrà anche domani e certamente venerdì, pioggia permettendo, ci sarà una vera e propria folla di oratori per il gran finale.

Cosa ci si deve attendere da questi vecchi mezzi di propaganda messi in mano a personaggi che non li hanno praticati mai o quasi ma (quelli di “Progetto Miglianico” che si legge PD l’hanno usato solo una volta cinque anni fa)?

Acta Nocturna - 21

La pioggia impone scelte al chiuso. Forse solo stasera la politica tornerà in piazza ad animarla e a far sentire la sua voce amplificata.

Ieri sera anche Nicola Mincone, candidato alle regionali nell’NCD di Alfano con Chiodi presidente, causa pioggia, ha dovuto utilizzare la sala civica per l’apertura della sua campagna elettorale.

La sala non era stracolma ma piena, comunque zeppa e animata per lui solo rispetto ai quattro gatti quattro racimolati da tutto il PD per sottosegretario, big Luciano, candidati e dirigenti d’ogni sorta. 

C’era anche il sindaco Dino De Marco, ovviamente.

L’intervento di Nicola Mincone era atteso e non ha deluso.

Acta Nocturna - 20

La piazza tace. Questa ultima domenica di campagna elettorale prometteva l’apertura della sessione comizi, invece abbiamo avuto di nuovo la fuga nella tana.

“ProgettoMiglianico” che si legge PD ha scelto ancora una volta la sala civica e non ha avuto il coraggio di impegnare la piazza per provare a smuovere qualcosa. Ha dato probabilmente il massimo: convocazioni capillari, un foglietto per ogni candidato, le lamentazioni di Dino De Marco che la lista targata PD continua a usare come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, buono di giorno per dire qualcosa che rassicuri gli elettori in fuga, pessimo e pericoloso di notte quando vanno nelle case a giurare che “Dino con noi non c’entra niente”. Non ho avuto l’afflizione di sentirlo lamentarsi ancora una volta ma sono certo - e spero di sbagliare - che non ha detto chiaramente chi e perché ha incendiato l’auto del Comune sotto il Municipio e chi e perché ha incendiato la sua auto nel cortile di casa sua.  

Acta nocturna - 19

Sembra sia arrivata l’ora della piazza, l’ora dei comizi all’aperto, dopo tante riunioni al chiuso. Le previsioni meteorologiche e il calendario elettorale spingono i competitori locali a aprire le porte e confrontarsi con il pubblico vasto e ondeggiante sotto i balconi dell’agorà cittadina.

Sembra anche confermato, lo conferma la mancanza accettazione da parte di “M5S” e di “Progetto Miglianico” che si legge PD, che non ci sarà il confronto pubblico sui programmi proposto da Fabio Adezio di “Miglianico Cambia” agli altri due candidati sindaco.

Cosa significa questo?

Significa che due dei tre competitori fuggono davanti al confronto moderno e democratico sulle cose da fare e su come si intendono fare.

Non è azzardato individuare delle motivazioni.

Acta nocturna - 18

La politica non divide. I politicanti si, dividono, o almeno ci provano.

La politica è la più alta forma di carità - così la definì il grande Papa Paolo VI (lo ha ricordato molto opportunamente ieri sera il dott. Antonello Antonelli al termine della manifestazione di cui m’accingo a fare un piccolo commento) e non può dividere, perché trova la sua perfezione nella sintesi degli impegni, della passione, delle idee, e delle volontà di chi da diverse posizioni opera per il bene comune. Altrimenti, se non è sintesi alta, non è politica, è altro, è rissa, competizione personale, strumento per conseguire singoli interessi, finzione, malaffare, comunque altro.

L’Azione Cattolica parrocchiale ha dimostrato con impegno e passione ma senza metter in campo denari o strumenti di propaganda, che la politica è buona e piace, anzi, piace quando è buona, cioè vera politica.
L’invito che ha fatto ai tre candidati sindaci per un confronto su programmi e proposte è stato raccolto non solo dai tre invitati ma anche da tantissimi Cittadini, che per quasi due ore hanno ascoltato con attenzione le domande e le risposte su temi concreti, senza spazio a polemiche e slogan propagandistici.

Il risultato è stato straordinario.

Simone Racioppo, una bellissima notizia!

Nemo propheta in patria - Parole tratte dalla frase nemo propheta acceptus est in patria sua«nessun profeta è gradito in patria», riferita dai Vangeli (Luca 4, 24; cfr. ancheMatteo 13, 57, Marco 6, 4, Giovanni 4, 44) come pronunciata da Gesù in Nazareth per stigmatizzare la fredda accoglienza dei suoi conterranei; è di solito usata per significare che difficilmente si possono vedere riconosciuti i proprî meriti, o comunque i meriti di una persona, nel proprio paese (dove si è per lo più conosciuti come uomini comuni, e con le debolezze di questi), o per lamentare il fatto che spesso le invidie e l’incomprensione dei proprî conterranei costringono gli uomini di valore a cercare il successo lontano dal proprio paese”. (cit. dal Vocabolario Treccani)

Tra i tanti, sembra il caso di Simone Racioppo, bravissimo, brillante, coraggioso stilista di moda e artigiano di questo settore del “Made in Italy”, oltre che persona educata e generosa come non poteva che essere visti i geni familiari che ha.

Qualche giorno fa su un sito regionale mi sono imbattuto in questa notizia dal titolo: “MODA: LO STILISTA PESCARESE RACIOPPO E IL SUO IMPEGNO NEL SOCIALE” (http://www.abruzzoweb.it/contenuti/moda-lo-stilista-pescarese-racioppo-e-il-suo-impegno-nel-sociale/545949-313/).

L’articolo annuncia un riconoscimento a livello nazionale per il nostro Simone Racioppo, che di premi ne meriterebbe uno al giorno perché è bravo. Già, ma mi sono chiesto possiamo dire “nostro”?

Acta Nocturna - 17

 

“La gratitudine è spesso solo speranza di favori futuri”. Questa massima , citata da Giulio Andreotti nel rispondere a una domanda sulle raccomandazioni politiche e sul loro effetto elettorale, potrebbe essere la sentenza di condanna per la candidata sindaco della lista Progetto Miglianico che si legge PD, dr.ssa Giovina Catia Mattioli Stella.

Nell’ultimo numero de La Torre, il periodico diretto dal valente collega Davide Acerra, la dr.ssa Catia Giovina Marttioli Stella, moglie del segretario del PD locale, alla domanda se l’attuale sindaco avrà un ruolo nell’amministrazione comunale qualora Progetto Miglianico dovesse vincere le elezioni, ha risposto “Il sindaco uscente non avrà nessun ruolo nella futura squadra amministrativa”.

Oh, si vergognano di Dino De Marco! 

Sarebbe - sarebbe - una dichiarazione sbalorditiva per più d’un motivo.

Acta Nocturna - 16

 “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico” (Cost. art 48- c.2).

Sta qui il fondamento delle elezioni e della campagne elettorali che le precedono; sta nel fatto che il voto è così descritto, riconosciuto, tutelato ma anche, in una qualche maniera, richiesto come “dovere civico”, il che, un tempo, si traduceva anche con alcune sanzioni nell’accesso alle carriere pubbliche e altro per chi non avesse votato. Quelle norme non esistono più ma la loro ratio la ritengo in un qualche modo ancora valida: se uno non vota neppure critichi più di tanto, perché se uno rifiuta di dare il proprio parere quando è pari a quello degli altri, non può imporre poi le sue chiacchiere a piacere.  Ma questa è una considerazione fuori moda, visto che la moda è la protesta anche da parte di chi non dovrebbe proprio protestare…

Acta Nocturna - 15

Una mela, quella di ieri, è la sfida proposta agli elettori. È piaciuta, molto.

La ripropongo anche oggi e, forse, ogni giorno fino al 25 maggio, sennò non sarebbe una mela al giorno…

 

Una mela al giorno….

Miglianico starà meglio.

 

Ma è tempo anche di altre sfide in questa campagna elettorale per le comunali.

Acta Nocturna - 14

 


Una mela al giorno…

Miglianico starà meglio.

Acta Nocturna - 13

Non poche persone, passando, guardano i balconi vuoti e chiedono: ma i comizi non si fanno più?

Che strano, diciamo sempre che non è più tempo di comizi ma poi molti si lamentano che nessuno li fa più.

Comunque è vero. È trascorsa, tutta intera, la prima settimana di campagna elettorale e non abbiamo avuto neppure un comizio in piazza a Miglianico.

Perché?

Auguri alle Mamme, tutte le Mamme

Per fare gli auguri a tutte le Mamme ho scelto questa immagine che è appena arrivata sulla mia scrivania dalle Missioni don Bosco.

Ciascuno di noi pensa alla Mamma raffigurandola con il volto dolcissimo e gli occhi immensi della propria Mamma. Del resto è, per natura, un modello unico. Perché si possa dire che oggi è la Festa della Mamma, non servono pacchettini i fiori, che pur ci vogliono, occorre che ognuno la propria Mamma l’abbracci ringraziandola della vita che ci ha dato e le regali unica cosa che può renderla felice un bacione, come si dice, grande-grande. Chi non può farlo occorre che volga il pensiero e una preghiera alla memoria di sua madre, il cui cuore, come dice un vecchio aneddoto, è l’unica cosa insieme allo sguardo di Dio che non abbandona mai un figlio.

Occorre che ci ricordiamo dell’importanza e del ruolo ineliminabile delle Mamme e con esso il valore della maternità che è alla base della storia umana.

Acta nocturna - 12

Il sospetto è un’arma micidiale. Uccide in modo più devastante di una bomba o in modo più silenzioso e sorprendente di una potente veleno.

Se è vero che instillare un sospetto può portare a colpire mortalmente, senza prove certe, una persona, indifferentemente dal fatto che sia o meno colpevole di quel che è l’accusa che gli si rivolge sospettandola, è altrettanto vero che uno rischia di essere colpito mortalmente facendosi trovare senza difesa se non ha dato alcun peso ai sospetti che pure gli vengono presentati o comunicati.

In politica l’arma del sospetto è così usata negli ultimi anni da esser ritenuta quasi una dotazione necessaria nella santabarbara propagandistica di un gruppo. Del resto la usano tutti, con diversa perizia e con diversi effetti.

A Miglianico di sospetti ne son stati segnalati non pochi in questo primo scorcio di campagna elettorale. Alcuni li abbiano raccolti e raccontati, commentandoli, cioè non facendoli rimbalzare ciecamente ma motivando quali possano esser le cose vere e quelle meno vere in ogni frangente.

Acta nocturna - 11

“L’acque a le Piane e la luce a Catalane” è uno dei più famosi slogan elettorali che, nel secolo scorso, hanno imperversato in occasione delle elezioni comunali a Miglianico.

A Dino De Marco e alla finzione di candidato sindaco che si porta nelle riunioni di contrada qualcuno deve averlo citato questo che è l’inno nostrano delle promesse elettorali, risalente agli anni ’60. E Dino De Marco, che s’è già definito un “cultore della storia locale” ha pensato bene di fare un’operazione di stampo discografico.
Siccome la musica di “Progetto Miglianico” non va per niente bene, ha chiamato i suoi e si sono dati al revival.

Acta Nocturna - 9

Comunardo Niccolai è entrato nella storia del calcio italiano per i suoi autogol che lui stesso definì a loro modo dei capolavori. Eppure fu lui a scendere in campo come titolare nella prima partita che l’Italia disputò ai mondiali di Mexico 1970, quelli del mitico Italia-Germania 4 a 3. Lui, che giocava nel Cagliari di Manlio Scopigno, che fu campione d’Italia, c’era nella squadra di Ferruccio Valcareggi. In Messico non andò Sandro Salvadore, che giocava nella Juventus, il quale non fu convocato neanche come riserva, dopo aver giocato non poche partite da titolare in nazionale, perché, in un incontro amichevole Spagna-Italia a Madrid, con l’Italia in vantaggio 2 a 0, fece due autogol in due minuti a Dino Zoff, facendo così pareggiare insperatamente così gli iberici.

Dino De Marco ha oggi due figurine tra cui scegliere per decidere a quale dei due campioni dell’autogol essere paragonato. Lui, che pur si definisce campione, in meno di 24 ore ne ha fatti ben più di due.

Acta Nocturna - 8

 

Avrei perso la scommessa se l’avessi fatta. Fortunatamente non scommetto mai. Avrei scommesso che, alla lettura della nota di ieri notte, sarebbe spuntata fuori anche la “Relazione di fine legislatura” che il sindaco, dr. Dino De Marco non ha mai pubblicato, né in tempo né fuori tempo, e che, forse e senza forse, non ha mai fatto predisporre. La “Relazione di fine legislatura” andava fatta, andava fatta verificare e approvare, infine andava pubblicata sul sito del Comune nei tempi imposti da una  legge dello Stato, come descritto nella nota precedente. Non è stata pubblicata, questo è certo. Si può dedurre, senza commettere reato, che non sia stata neanche fatta. Ci potrebbero essere anche delle conseguenze non trascurabili per questa omissione comunque grave sul piano della correttezza e della trasparenza amministrativa, la più seria è la riduzione di tre mensilità di indennità del Sindaco. È quanto si potrebbe dedurre da una lettura non troppo meditata del testo che si rinviene sul sito della Camera di Deputati (clicca qui per leggere l'articolato di legge relativo).

Ma non è questa o quella sanzione che interessa ora. Non interessa a chi dovrebbe pagarla, cioè il sindaco, a chi dovrebbe interessare?!

Acta Nocturna - 7

Ogni giorno ha la sua pena. Forse è vero per i pessimisti. Ma è anche vero che ogni giorno ha la sua gioia, anzi le sue gioie.

Preferisco vederla così.

Non so come la vedano alcuni che attendono di leggere questa nota, vergata prima che spunti il nuovo giorno, e che usano ancora il penoso sistema di passarsela per non voler far scattare il contatore del nostro sito, pensando di far dispetto a qualcuno, che, invece, se la ride perché sa che ogni mattina, in alcuni studi, in certe stanze del Municipio, su palmari e smartphone retti da mani sudaticce ci si affanna a leggere non per apprendere, commentare, stroncare, irridere o far quel ce si vuole ma per affogare nel turbine della dietrologia dei “ma chi glielo ha detto?”, “ma come fa a saperlo?”, chi è la talpa?” e altre fesserie del genere.

 

Del resto il tarlo complottista e la dietrologia da cine-panettone scavano anche l’animo di persone insospettabili e di indiscutibile caratura, quali gli amici del M5S, che, ora, ancora dimentichi della vacuità di certe semplificazioni e applicazioni delle proprietà transitive, giocano a collocare a piacimento - ovviamente il loro - le liste in campo al di qua e al di là della linea che dividerebbe il nuovo dal vecchio. Loro sarebbero il nuovo e tutti gli altri il vecchio. 

 

Ogni tanto mi deludono. Si perdono in chiacchiere da piccoli tifosi dell’era paleo televisiva, come evidenziato nell’esempio che apre “Acta nocturna 3”.

E poi si lasciano sfuggire una notiziola che sarebbe niente male per loro, e non solo per loro.

Acta Nocturna - 6

Lettera versione 1 

Lettera versione 2

La campagna elettorale è agli inizi e quelli di “Progetto Miglianico” (che si legge PD) sono già molto nervosi.

Il loro capo, cioè il dr. Dino De Marco, squagliatosi dalla competizione vera dove si contano le preferenza ma autoproclamatosi burattinaio e uomo ombra (eh, l’ombra a Miglianico è cosa che costa cara…ma lui tanto non la paga) è più nervoso del solito. Forse dopo gli passerà. Lui prenderà anche la maxi-liquidazione da sindaco, tutti gli altri “a gratis”. Grazie che poi fa certi sorrisetti. Lui in pubblico si lamenta, instancabilmente, ma poi torna a casa, pensa agli altri, sfigati e “a gratis”, e se la gode.

I suoi, quelli che si sono candidati e quelli che si agitano più per il candidato “tollese”  Silvio Paolucci che per la lista comunale, sono nervosi e non la stanno prendendo bene. Devono andare in giro mentendo spudoratamente. Sono costretti sempre più spesso a dire che “Dino ormai è fuori”. Perché? Perché la gente, soprattutto i loro ex-elettori, li stramaledicono per questi cinque anni nati con l’inganno di quel sindaco che non volevano e proseguiti con piccole e grandi fregature.  

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