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Appunti per una piccola storia locale. Ventiduesima puntata

L’impostazione della campagna elettorale delle liste guidate dal dr. Dino De Marco (Progetto Miglianico) e dal prof. Gianfranco Sulpizio (Alleati per Miglianico) appariva diversa nell’esteriorità, con la prima che introdusse il supporto di immagini video-proiettate e la seconda con effetti scenografici a metà tra il para-berlusconiano e il para-hollywoodiano. Confesso che la sera in cui ci fu la prima manifestazione di “Alleati per Miglianico”, con passerella e podio a centro piazza, effetti di luci e di immagini proiettate, musica ed altro, mi sovvenne quel che sarebbe stato, ai tempi di altre campagne elettorali, il commento dell’Amico, ormai scomparso, Remo Coletta (Padre Remo o Papino): “Essè, ha ’rrivàte il Circo Takimiri!”. Ma fu il sorriso di una attimo.
La loro azione congiunta era sostanzialmente facile: non dovevano far altro che sparare sullo stesso obiettivo, il dr. Mario Amicone, aggiungendo promesse ed annunci a effetto ma fasulli.

Appunti per una piccola storia locale. Ventunesima puntata

Fare un comizio non è una cosa facile come sembra a vederlo da sotto un balcone. Farlo quando non si è nel clima adatto è ancora più difficile. Ma la condizione personale a quel momento non poteva esser di alcun rilievo. L’invito/ordine dell’Amico, avv. Carlo Biasone, era quello e discutere sarebbe servito solo a perder tempo. E era ormai notte inoltrata.
Non stetti lì neanche a precisare il fatto che l’accettare quell’impegno (dopo quello che avevano fatto della mia persona un paio di mesi prima) avrebbe significato il dover svolgere quel ruolo per l’intera campagna elettorale: avrebbe dovuto esser palese e condiviso. Non lo era, affatto.
Il comizio andò bene, ma non benissimo.

Appunti per una piccola storia locale. Diciannovesima puntata

Raccontata la vicenda della candidatura, potrebbe essere utile anche ripercorrere le cause che portarono a quello sfortunato e/o meritato risultato elettorale, cioè raccontare e analizzare lo svolgersi della campagna elettorale del 2009.

La vicenda meriterebbe - e chissà, forse l’avrà - una paginetta o due per narrare non tutta la sua storia, ma solo qualche aspetto e alcune vicende particolari di quella campagna elettorale, piena di equivoci, malintesi, diffidenze, recriminazioni, personalismi e indecisioni che si andarono sviluppando sotto lo sguardo delle sfingi e del loro enigmatico sorriso.

Così terminava la serie degli “Appunti per una piccola storia locale” pubblicati qualche tempo fa su Viva Miglianico.

La promessa, o meglio, quel piccolo annuncio non è stato messo lì tanto per chiudere il racconto in un qualche modo. Il tempo allora disponibile, i tempi che si presentavano e certe pieghe simpatiche che forse confesserò più avanti mi portarono a scrivere la parola fine.

Ma il pensiero è sempre rimasto a quella narrazione non ultimata, a quelle pagine - una o due, si diceva, ma forse anche qualcuna in più - già ben presenti allora ma non trasferite nella digitazione della quiete notturna.

Il tempo rende sempre più lontani quegli eventi. Le cose accadute sul piano amministrativo hanno segnato già una interposizione ancor più netta, collocando la novità che si va svolgendo da maggio 2014 ad oggi, a una distanza ben più ampia degli oltre settanta mesi trascorsi sul calendario dal giugno del 2009.

Care Amiche e Cari Amici di Viva Miglianico, ora ho modo di scrivere una specie di appendice a quegli “appunti”, mantenendo però la numerazione progressiva. Proverò a trascrivere le pagine come se il tempo non avesse messo questa pausa. Nel leggerle, non mettetele in transluce con le vicende più recenti ma provate a rimanere sul filo di quella narrazione.

Impianti e rimpianti. La Filanda di novant’anni fa

Due piccole foto, allegate alla “Relazione statistica sull’andamento economico durante il 1928 del Consiglio dell’Economia di Chieti” e tratte dal volume “Storia della Camera di Commercio di Chieti dal 1863”, presentano a chi non ha potuto averne conoscenza, come la maggior parte dei Concittadini viventi, lo scenario di quello che era uno dei quattro lati della nostra piazza, bella al punto che in una canzone dell’epoca fu definita “na sale pe’ bballà”, cioè lo Stabilimento Bacologico G. Foppa e Pedretti di Miglianico”.

Per la prima volta mi è capitato di vedere una foto dell’attività interna a quella che era la “Filanda”.

Appunti per una piccola storia locale. Ventesima puntata

I tre candidati sindaco e le tre rispettive liste in campo giocarono la loro partita come molti forse ricordano. Sono ancora molti coloro che segnano come momento di svolta della campagna elettorale la serata di mercoledì 3 giugno, nella quale il dr. Mario Amicone tenne il suo comizio in piazza, dal balcone di casa Marinucci.
Prima di arrivare a questo momento, che richiede una particolare lettura vista la particolare importanza che gli è stata attribuita, è opportuno dettagliare gli appunti che segnano invece i giorni che precedettero quel mercoledì di giugno. E anche quelli che seguirono.

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