Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

La letterina del sabato 21 gennaio 2023

Care Amiche e cari Amici,

prima di trattare di cose più direttamente vicine a noi voglio condividere con i miei eroici ventitré Lettori una piccola riflessione su una vicenda che comunque ci riguarda come Cittadini contribuenti e fruitori del servizio sanitario nazionale. La vicenda è quella dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, notizia di evidenza clamorosa oltre la sua reale dimensione. Le notazioni sono due in realtà. La prima è che il nostro Abruzzo è stato sbattuto in prima pagina perché ospita un detenuto, un condannato all’ergastolo. La notizia non riguarda un nuovo insediamento industriale, un grande evento sportivo, la presenza di un artista internazionale o di un vip dello spettacolo o di altri validissimi accidenti che potrebbero aumentare l’attrattività turistica regionale. Tutto ciò avviene senza che i nostri governanti regionali ed anche i carissimi Colleghi Giornalisti abbiano mostrato di aver considerato che in fondo è cattiva pubblicità.

 

Se aggiungiamo che questa notizia segue quella relativa ad un altro “ospite” importante, la rinnovata e massiccia permanenza nella nostra Regione del pattume, cioè la monnezza di Roma capitale, possiamo dire che siamo forse troppo accoglienti e un po’ disattenti nel tutelare la nostra immagine. L’altra notazione è spontanea, per dirla con la nostra Olivia Sarra “nen pozz’arimandinè”. So che potrà esser letta in chiave populista. Non importa, la faccio lo stesso. Penso che il detenuto eccellente che ora respira la buonissima aria abruzzese dovrebbe essere sì assistito, al meglio, come tutti, ma dovrebbe pagarsi interamente le cure. È un signore, tra l’altro alquanto benestante, che è coerente con la sua posizione, quindi non si pente. Sarà anche pronto ad accettare di non farsi pagare dai contribuenti italiani le costosissime cure oncologiche e addirittura una mini sala di rianimazione, forse ancora più costosa delle cure. Penso sia inaccettabile che un nostro Nonno debba aspettare giorni, settimane, anche mesi per avere una TAC e un impenitente condannato all’ergastolo abbia addirittura una clinica privata vicino alla sua stanza pagata anche con la pensione dei nostri anziani. L’insegnamento che se ne potrebbe trarre, se non ci fossero gli opportuni filtri, sarebbe che è meglio esser un grande condannato che un grande lavoratore, perché lo Stato privilegia il primo e fa pagare il secondo, che poi le sue cure a volte è costretto a pagarsele davvero da solo.   

C’è un’altra piccola vicenda nazionale che un po’ ci tocca. Calenda, formalmente co-leader di IV, il cui vero capo fortunatamente è Renzi, nell’intento di accusare il Governo (che non lo ha voluto ascoltare e forse accontentare) ha definito la legge finanziaria della Meloni "inguardabile", aggiungendo che "sembra una manovra scritta da Remo Gaspari". Calenda deve studiare di più, deve informarsi prima di parlare, anche perché, tra l’altro, come gli è stato fatto notare argutamente, Gaspari non è stato mai ministro del bilancio. Mentre il bilancio della sua attività politica è raccontato dal miracolo economico abruzzese.  

Anche qui da noi, a Miglianico, dovremmo finalmente ricordarci concretamente di un politico capace ed onesto, protagonista di un grande progresso che ha portato benefici alla nostra Cittadina ed anche ai nostri Concittadini. Da noi non occorre studiare né copiare in questo caso ma far tesoro della memoria e dimostrare gratitudine per deciderci a intitolare qualcosa di significativo al cittadino onorario di Miglianico Remo Gaspari e non solo a lui.

Continuando sulle cose che accadono o non ancora accadono a Miglianico, segnalo un evento davvero interessante. Oggi pomeriggio, alle 18:00, presso la Sala civica, ci sarà la rappresentazione de “Lu Sant’Antonije curata dall’Associazione “Colle San Vito” di Montupoli, che merita simpatia, gratitudine ed applausi. Un gioioso grazie ed un grande applauso lo merita anche stavolta la nostra super Pro Loco che è sempre pronta a fare a far sì che certe belle cose di si possano fare. Chi ha perso l’incontro organizzato dal Gruppo comunale per la promozione della cultura, il 2 gennaio scorso in Municipio, nel quale eccellente relatore è stato il nostro Parroco don Gilberto, forse ignora che questa rappresentazione ha radici antiche. È infatti una di quelle che, come la natività ed altri episodi biblici o legati alla vita dei santi, venivano rappresentate davanti o dentro le chiese per illustrare più efficacemente quei racconti a chi non sapeva leggere e non avrebbe mai ben capito le letture in latino. Per loro, per i fedeli, e per il loro stupore venivano realizzate queste rappresentazioni ma anche le meravigliose vetrate delle cattedrali, le sculture e i dipinti che adornavano l’interno e l’esterno delle chiese e che oggi sono parte consistente dell’inestimabile patrimonio artistico dell’umanità.        

A proposito degli “Incontri in Comune invito i miei ventitré Lettori a partecipare ed e farsi parte diligente nell’invitare tutti al prossimo appuntamento previsto per lunedì 23 gennaio, sempre alle ore 20,45, sempre presso la sala consiliare del Municipio. Relatore della serata sarà il dottor Francesco Ricci, bravissimo infettivologo e carissimo Amico che parlerà sul tema “Il vaccino dopo il vaccino”.

Ricordo a chi lo avesse dimenticato che il dottor Ricci fu brillante relatore in una delle serate degli “Eventi d’autunno”, organizzati allora presso la Casa delle Monache sempre dal Gruppo comunale per la promozione della cultura. Il 13 novembre del 2018 il dottor Ricci tenne una brillante conversazione su “VacciniAmo/VacciNo - Le nuove epidemie”. Da scienziato e da medico molto competente ci presentò quel che sarebbe potuto accadere e che in parte poi effettivamente è accaduto, cioè la pandemia da COVID alla quale allora nessuno di noi pensava né credeva. Oltre a questo eccellente biglietto da visita del dottor Francesco Ricci, lo dico non solo provocatoriamente ai “terrapiattisti” ed ai “no-vax” nostrani che questa è l’occasione per poter ascoltare cose molto interessanti e poi per confrontare, serenamente e molto civilmente, teorie ed esperienze con chi può aiutarci a capire meglio tante cose. 

Care Amiche e cari Amici,   

non dimentico certo il fatto forse più importante registrato nella settimana che si va a concludere. Il Sindaco ed il nostro bravissimo comandante dei Vigili, il dottor Lorenzo Cesarone, hanno annunciato l’avvio dei procedimenti penali ed amministrativi contro i responsabili dell’abbandono di rifiuti anche pericolosi nel nostro territorio. Tutti speriamo che si proceda con decisione ed attendiamo provvedimenti esemplari capaci di scoraggiare chiunque a ripetere certi gesti incivili. Per i proprietari di cani che, senza colpa essendo animali domestici, insozzano le vie del centro, penso non si possa attendere nulla, almeno per ora. Suggerisco di valutare una risposta popolare da concordare ed attuare in futuro: raccogliere le feci dei cani ed andarle a depositare sugli usci delle case di quei proprietari che ben conosciamo e che dimostrano da tempo di non amare la nostra Cittadina e neppure i loro cani. 

Torno alle sanzioni che attendono i trasgressori colti dalle foto-trappole fatte piazzare dall’Amministrazione comunale che un grazie se non un plauso forse lo meriterebbe, o no? La notizia ha generato un’ondata di interesse con ripetuti interventi dei media regionali ed una prevedibile eco nella Cittadinanza. Tutto bene? No. Alla desolazione di dover registrare questi comportamenti inqualificabili che le foto hanno testimoniato si affianca una constatazione per altri versi ancor più sconsolante. Quel che resta dell’opposizione non ha battuto ciglio, nulla pare abbia detto o commentato. Succedono cose tanto importanti, si attendono eventi interessanti, si annunciano nuovi scenari e l’insieme-che-divide gode solo del cromatismo dei suoi diseducativi cartelli che annunciano i turni dell’autovelox. 

Che tristezza!

Vabbè, ci siamo abituati ad avere questo tratto di deserto politico-amministrativo.

Torniamo alle buone abitudini: partecipiamo a “Lu Sant’Antonije” di oggi e lunedì sera accorriamo all’incontro in comune con il dottor Ricci, ovviamente facendo un tambureggiante passaparola.  

Buona Domenica.

     

Joomla templates by a4joomla