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La letterina del sabato 4 giugno 2022

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 04 Giugno 2022 15:47
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

a benefico dei miei ventitré Lettori in questa prima Letterina di giugno più che un piccolo diario vorrei fare una piccola carrellata tra quel che è successo e quel che succederà qui a Miglianico, scegliendo solo poche cose.

Giorni fa c’è stata la riunione del Consiglio Pastorale. Lì è stato deciso, in linea, sembra, con quanto voluto anche dal nostro eccellente Comitato Feste, che la festa di San Lorenzo si farà il 10 agosto, con traslazione della venerata immagine di San Pantaleone il 9 sera, lo svolgimento della festa appunto il 10 agosto nella chiesetta di località “Caramanico” in Contrada Piane San Pantaleone, ed il rientro della statua al Santuario il giorno successivo, l’11. Più che un ritorno alla tradizione o alla normalità si tratta di un ritorno alla serietà. San Lorenzo martire si festeggia il 10 agosto, non c’è bisogno di ricerche, testimonianze o documenti per attestarlo. A Miglianico si è festeggiato il 10 agosto per secoli, benché la ricorrenza sia dedicata tutta al culto di San Pantaleone per le vicende legate alla statua venerata qui da noi. È così da sempre, possiamo dire.

 

Recentemente c’è stato uno sbandamento, quasi un lassismo, ampiamente ingiustificato, eccezion fatta per le specifiche coincidenze del 10 agosto con lo svolgimento della “Miglianico Tour” (coincidenza che non avviene certo tutti gli anni). Aver riaffermato, penso senza contrasti e lacerazioni, che la festa cade il 10 agosto è pura serietà. Infatti sarebbe tra il poco serio ed il ridicolo che una località di una contrada di una cittadina si facesse un suo calendario, come dire, a piacere. Il Comitato Feste e, per altro verso, il pio sodalizio che si richiama al nostro glorioso Santo Protettore devono semplicemente operare, ciascuno per le proprie importanti competenze, affinché il 10 agosto si celebri la festa, come sempre, casomai lavorando sugli orari dei programmi, casomai sul tragitto e sulle modalità della traslazione, casomai sugli spettacoli che seguono (seguono non soppiantano) le celebrazioni religiose, casomai proponendo qualche innovazione negli allestimenti o in altri aspetti. Tutto qua.              

Passando dal sacro al profano, registro con piacere il sussulto di Carlo Biasone che prova a dare informazioni sulle attività del Consiglio comunale. Evidentemente è ancora in fase di rodaggio, anche se son passati ormai tra anni dal suo insediamento come capo dell’opposizione consiliare. Infatti lui dà qualche informazione ma non fa seguire tutti i necessari approfondimenti. Ad esempio, il Sindaco, come si legge sui resoconti ufficiali, ha parlato di opere, dell’enorme aumento di lavoro per l’Amministrazione e per gli uffici comunali per intercettare i fondi PNRR. E lui, Carlo Biasone, aveva controreplicato semplicemente lamentando il troppo lavoro per i consiglieri comunali concentrato in un’unica seduta. Poi non ha né spiegato quale sia la difficoltà per i consiglieri di opposizione né ha completato le sue informazioni post consiliari a vantaggio di chi lo segue sui social. In seguito ha fatto una cosa al tempo stesso importante e, in parte, poco accettabile. Ha opportunamente segnalato che, su sollecitazione dell’opposizione, gli uffici comunali si sono attivati per lo sfalcio, da parte della Provincia, delle erbacce in prossimità dell’incrocio tra la provinciale per Tollo e la provinciale delle Piane, teatro di incidenti anche di una certa gravità. Incidenti che accadono con una tale frequenza che fa comprendere come la presenza delle erbacce che limitano la visibilità c’entra ma non sempre, e meno del pensabile. Il mio Amico Carlo Biasone è attento e saggio. Eppure si è fermato lì, a quella che da giusta segnalazione può essere letta anche come strumentale speculazione. Su quel tratto di strada le erbacce non sfalciate sono uno degli ultimi tra i gravi problemi di ogni giorno. L’ho già segnalato e torno a farlo volentieri. Dalla rotonda del Golf all’incrocio con la Strada Comunale Ortona (“Capurale”) ci sono almeno dieci tra incroci e accessi ad altre strade oltre a molti accessi alle case. Il punto più pericoloso è il ponte sul Foro, dove il bilancio è di morti, non di feriti. Nessun sistema elettronico può risolvere il vero problema di quel tratto di strada così intensamente trafficato e tanto frequentemente scenario di incidenti: la velocità degli automezzi. Solo i rallentatori possono dare una mano. Una rotonda, progettata, finanziata, forse anche in fase di auspicata imminente realizzazione da parte della Provincia (non è il Comune di Miglianico competente per le strade provinciali), risolverà una parte del problema, in un solo punto. Tra l’altro lascerà in maggiore evidenza una incompiuta che attende da più di dieci anni di vedere la sua realizzazione, parlo del “nuovo” sbocco di via Salita della Fonte (“Sucone”) oggi rimasto tappato, seminascosto da case nuove e vecchie recinzioni. La rotonda che verrà, quando verrà, non risolverà il pericolo della velocità lungo quel breve ma pericolosissimo tratto di strada provinciale. 

Per inciso. I rallentatori si possono fare, se si vuole, semplicemente utilizzando i fondi che il Comune ricava dall’autovelox e che deve versare alla Provincia. Basta uno specifico protocollo di intesa col quale uno dei due enti provvede a realizzare i rallentatori utilizzando la quota parte di quei fondi. 

Chi fa opposizione fa bene ad attaccare, a segnalare, anche ad approfittare di certi eventi drammatici. Il limite con la speculazione di basso livello è lì vicino…e può essere anche un boomerang. Per far bene l’opposizione dovrebbe pensare anche al resto del problema. La velocità degli automezzi che va rallentata lì ed anche altrove: lungo la strada delle Piane; in alcuni tratti della provinciale per Montupoli in particolare in prossimità del cimitero e del campo sportivo; in via Martiri Zannolli in prossimità della cittadella scolastica; lungo via Roma; lungo Strada comunale Ortona (“Capurale”) e Strada comunale Costa della Forma (“Sucone”) prima dell’incrocio con via don Francesco Paolo Antonelli. E non solo lì, ovviamente. Ambulanze e mezzi dei Vigili del Fuoco non saranno ostacolati da questi presidi. Né lo saranno podisti in gara ed in allenamento. L’opposizione potrebbe convocare un’assemblea cittadina e confrontare le proprie idee con le segnalazioni dei Cittadini così da poter fare proposte alla maggioranza più efficacemente e anche con miglior risultato politico.

Ripeto, il sussulto di Carlo Biasone, tardivo, occasionale, parziale e anche viziato di banale ma comprensibile strumentalizzazione su fatti recenti, è da leggersi come elemento positivo. Meglio del niente, del quasi niente e dell’inconcludente ed erroneo che ha prodotto fino a ier l’altro. Molto, molto meglio dello stucchevole appiattimento sull’autovelox dell’insieme-che-divide (che sembra avere un altro “capo”, diverso da Carlo Biasone, comunque un diverso ghost-writer). L’autovelox è un argomento popolare, pur se di bassa lega, di inaccettabile speculazione, assolutamente diseducativo. Ma non è possibile che, con tante cose da segnalare, l’opposizione pensi solo a questa squallida strumentalizzazione! Se domani l’Amministrazione comunale decidesse di eliminare gli autovelox (e non farebbe certo malissimo…) questi divisori seriali di cosa parlerebbero, ancora di bocciodromi da disseminare sul territorio comunale e del Sindaco antipatico? Ma dai!

Vengo rapidamente a quel che succederà.

Parto proprio dal mio Amico Carlo Biasone. Vedremo se il suo sussulto è sporadico ed occasionale come gli altri che ci ha presentato dal 2019 o se ci donerà una continua ed attenta attività di informazione, di stimolo, di protesta e di proposta. Non sono molto ottimista sui contenuti. Però, se ci sarà, questo aiuterà a capire quale potrebbe essere lo scenario delle comunali 2024, le prossime elezioni, elezioni prossime più di quanto si possa immaginare.

Intanto si voterà subito. Domenica prossima, 12 giugno, siamo chiamati a votare per i cinque referendum sulla giustizia. Nessuno fino ad ora si è mosso per aiutarci ad avere le informazioni sui contenuti dei cinque quesiti ed anche per capire le diverse posizioni che, come in ogni referendum, sostengono i “NO” ed i “SI”. Comunque ci sono ancora alcuni giorni per informarci (da soli), per capire, per poter andare al seggio con quella consapevolezza che un legislatore deve avere. Infatti l’elettore che vota al referendum svolge il ruolo di legislatore non di tifoso. Va a votare non per simpatia o antipatia verso questo o quel capetto politico (leader è ‘na parola grossa di questi tempi) ma lo fa per scrivere una legge nuova. Perché anche il “NO” ma soprattutto il “SI” all’abrogazione totale o parziale di una legge, come insegna la dottrina, sono una innovazione legislativa. Può sembrare eccessivo ma non lo è: anche la scheda bianca oltre alla semplice astensione è un voto pesante. Indica che l’Elettrice/Elettore, in presenza di quesiti troppo tecnici e complessi, restituisce la delega ai parlamentari affinché facciano il loro lavoro, quello a cui sono chiamati in quanto il Popolo sovrano ha delegato loro il potere legislativo, quello di fare buone leggi per il Popolo.

Tra le cose che son successe metto qui la più bella. È accaduta alcuni giorni fa. La metto ora non perché l’avevo dimenticata. L’ho conservata nel cuore come segno della bellezza assoluta con il quale è bene chiudere una missiva rivolta a persone care quali siete voi, Amiche ed Amici di questo spazio di libertà. Durante la Santa Messa funebre per l’indimenticabile Adelmo D’Onofrio, il nostro carissimo Wilson, al momento del Padre Nostro è accaduta una cosa meravigliosa. In chiesa c’era una bel gruppo di alunni delle nostre scuole. In coro e all’unisono tra loro, con le voci squillanti che abbiamo nei ricordi della nostra infanzia, quei bambini hanno recitato il Padre Nostro con una cadenza leggermente distante da quella che tutta la comunità orante stava tenendo. Sicché la loro preghiera è terminata uno o due secondi dopo, aumentando il meraviglioso effetto di quella gioiosa declamazione. Tant’è che don Gilberto ha atteso un attimo e, rivolto a loro, ha esclamato “Bravi”. È stato emozionante. È stato bello. È stato meraviglioso. È stato probabilmente il primo canto degli angeli che ha accolto il mio Amico Wilson in Paradiso.  

Buona Domenica.