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La letterina del sabato 19 febbraio 2022

Care Amiche e cari Amici,

nonostante i venti di guerra che spirano da est ed i problemi dei rincari di bollette e ogni altro bene, sembra o sembrerebbe che ci sia un certo ottimismo per quanti riguarda il poter vivere nella prossima estate le feste e le manifestazioni che ci sono più care, a cominciare dal Premio di Poesia “Paride Di Federico” nell’ambito di “PoetaMi”, passando per le Feste Patronali e “Le Contrade del Piacere” per arrivare alla “Miglianico Tour”. Si tratta di speranza che non sconfina nella illusione, almeno per ora.

In questa fase di attesa, prima di avvenimenti degni di nota, voglio condividere con i miei ventitré Lettori una idea, probabilmente non solo mia, che potrebbe non diventare mai neppure elemento di valutazione. Eppure val la pena di condividerla.

 

Conosciamo tutto de “Le Contrade del Piacere”. Sappiamo anche che, a fronte delle mille e mille cose positive, ve ne sono alcune non proprio perfette. Tra queste la necessità di dover allestire e disallestire ogni giorno la gran parte delle attrezzature e di dover fare una sorta di gimkana organizzativa quando si mettono in piedi le strutture fisse, come gli stand, per evitare di creare problemi a questo o a quello o, anche, per andare incontro a questa o a quella esigenza commerciale.

Allora si potrebbe pensare a delocalizzare la manifestazione. 

Dove? 

Gli spazi capaci di ospitare un simile evento sono sostanzialmente due. Ambedue sono stati già utilizzati e, teoricamente, sarebbero idonei. Il teoricamente è messo solo perché non si tratta della idoneità dei luoghi, che possono poi esser giudicati più o meno adatti, ma si tratta delle volontà dei decisori. Sono quelle che classificano i luoghi come adatti. Sarà cioè la nostra super Pro Loco - non senza il beneplacito dell’Amministrazione comunale - a fare la scelta. 

Il primo luogo possibile è quello della Cantina Sociale. Sono spazi già utilizzati più volte per le sagre che la stessa cooperativa organizzò a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. Palchi, grandi tavolate, cucine e tutto quel che serve ad ospitare una sagra enogastronomica sono già stati sistemati e sperimentati. E le cose allora hanno funzionato egregiamente.

L’altra soluzione è quella della zona industriale di Cerreto, in località Ciriaco. Non è stata utilizzata solo per le corse di auto. Nei primi anni di questo millennio, fu sperimentata proprio lì la Festa regionale dell’Amicizia, organizzata allora dall’UDC che aveva in Mario Amicone uno dei suoi esponenti di spicco. Sono state le vicende di quel partito e non alla funzionalità di quell’area a non far ripetere quel tentativo. Esso fu attuato proprio avendo individuato in quell’area uno spazio ampio, facilmente raggiungibile, capace di ospitare allestimenti di una certa importanza mantenendo l’evento a Miglianico pur essendo penato come manifestazione non locale. Tutto questo si accompagnava alla considerazione di non congestionare il centro cittadino e senza, quindi, suscitare quei fastidi che a molti sembreranno eccessivi, anzi assolutamente ingiustificati, ma che alcuni Cittadini puntualmente segnalano come fossero inaccettabili limitazioni della propria libertà personale. 

Eh, sì. Sta qui il problema, in fondo. E gli Amici della Pro Loco ne sono stra-consapevoli anche se, con grandissimo senso di responsabilità istituzionale oltre che con molta delicatezza e pazienza, non ne parlano né mostrano fastidio se se ne parla. 

Il problema c’è, Cari i miei eroici Ventitré Lettori. 

C’è chi vuole solo il bello e il buono - ma anche “l’utile” - vicino a casa ma non vuole rinunciare a nulla del proprio comodo personale e men che mai vuol fare la sua parte nel fare qualcosa a favore. 

È egoismo? È essere bastian contrari a prescindere? Non importa. Ma l’idea di delocalizzare “Le Contrade del Piacere” in fondo è questa. 

Per ora è solo una idea – non mia - che ho voluto condividere con chi ha la simpatica costanza di percorrere questo spazio di libertà avendo la serena curiosità di conoscere le cose e la sana voglia di capirle per quel che sono.

È un’idea campata per aria? Forse no. 

Buona Domenica.   

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