Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

La letterina del sabato 25 settembre 2021

Care Amiche e cari Amici,

con l’arrivo dell’autunno, almeno di quello segnato dalla scansione temporale del calendario, cominciano a diradarsi le manifestazioni all’aperto. Resta poco o niente, almeno numericamente, cioè un paio di appuntamento se non uno solo. Infatti possiamo dare per certo che, nelle forme che saranno allora possibili, ci sarà la Festa della Venuta di San Pantaleone l’ultima domenica di ottobre. Dovremmo poter rivivere anche la “Novello e Castagne”, la sagra d’autunno curata dalla nostra insuperabile Pro Loco, ma di questo non ci sarà certezza se non quando ci sarà l’annuncio ufficiale.

Ecco che è arrivato o, se vogliamo esser più precisi, sta per arrivare il tempo privo dell’affanno di dover fare sempre qualcosa subito quando la data di una festa si avvicina, un tempo, cioè, da dedicare con calma alla riflessione su quel che c’è, alla programmazione di come ripeterlo e, se possibile, di come aggiornarlo migliorandolo, alla ideazione di nuove proposte valutandone, anche in via meramente sperimentale, fattibilità e capacità di attrazione.

 

Solo la testardaggine e la pigrizia del proprio ruolo possono far pensare che tutto va bene così e che basta rifare le stesse cose, casomai con qualche piccola variazione messa lì tanto per un vezzo personale più che per una seria ipotesi civica.

È arrivato anche il tempo di tornare al confronto politico-amministrativo che da troppo tempo manca e, quando c’è stato ha fatto quasi pena.

“Miglianico Cambia”, o meglio, visto che “Miglianico Cambia” forse neanche esiste più, l’Amministrazione comunale e il Sindaco, Fabio Adezio, dovrà ripetere il giro del territorio comunale per incontrare i Cittadini e confrontarsi con loro spiegando quel che è stato fatto, quel che si sta per fare e quel che risponde alle accuse o alle insinuazioni delle opposizioni, quel che si può definire trasparenza.

L’insieme-che-divide a sua volta dovrà uscire dal letargo da quale comunica quasi ai grugniti fatti di annunci su autovelox e comunicazioni sulle chiusure dell’acqua potabile.

L’una e l’altra compagine consiliare, perché di associazione o altro non si può parlare compiutamente, dovrebbero ormai dare un segno di rilancio vero perché forse gli annunci social da noi tutto questo effetto forse non l’hanno ancora. E comunque quel che fanno è troppo poco.

La motivazione del distanziamento non funziona più. Ormai sarebbe una scusa, poco più di un pretesto. Si è fatto e si sta facendo praticamente tutto. Si possono fare riunioni nelle contrade e nella sala civica comunale. Se l’una o l’altra compagine amministrativa, dovesse rispondere che “non si può ancora fare” paleserebbe un distanziamento non imposto dalla pandemia ma di una distanza tra gli eletti e gli elettori, una distanza che, a ben vedere, significa voler rimanere distanti dai Cittadini, alla faccia dei proclami e dei programmi elettorali. Sarebbe una distanza inaccettabile e senza alcuna possibilità di scusante, tra i nostri cervelli-eletti e quelli di tutti i Cittadini che hanno il diritto di sapere e di sapere anche come la pensano gli altri. 

Buona Domenica

Joomla templates by a4joomla