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La letterina del sabato 18 settembre 2021

Care Amiche e cari Amici,

con la riapertura delle scuole, che ha avviato il nuovo anno scolastico anche a Miglianico, ci stiamo lasciando dietro le spalle un’altra estate diversa da quelle che abbiamo sempre vissuto fino a due anni fa. È andata meglio del previsto. Sarebbe andata benissimo se tutti noi avessimo avuto attenzione a vaccinarci o, in assenza di vaccino, a stare un po’ più attenti. 

Il bilancio è positivo. 

 

Abbiamo avuto una bella sorpresa, quella del nuovo Comitato Feste, guidato dal bravissimo Giuseppe Volpe, che ha dato eccellente prova di sé. Lo ha fatto, lo ha saputo fare nonostante tutte le difficoltà derivanti dalla pandemia e, ancor di più, nonostante le altre difficoltà create da certe persone, difficoltà che sono state molto sgradevoli e deleterie sul piano civico, se non altro per la pura cattiveria che le hanno caratterizzate. Abbiano avuto l’ulteriore conferma del valore assoluto della nostra Pro Loco, presieduta da Nicola Santalucia, il presidente che fa molto e parla poco. Abbiamo vissuto nel migliore dei modi possibili la 50^ “Miglianico Tour”, potendo applaudire certamente i vincitori e i tanti partecipanti ma soprattutto lo storico Patron, Nicola Mincone, il Presidente dell’ADES, Giulio Orlandi e tutti i valorosi collaboratori che hanno rinunciato, anche quest’anno, a un pezzo più o meno grande di svago estivo per farci rivivere la meravigliosa fiaba della nostra corsa d’agosto, la “Miglianico Tour.

La sintesi di questa estate caldissima e non facile sta nella voglia di tornare a vivere, a vivere in mezzo alla gente, con la gente, per la gente (questo vale non per tutti, ovviamente, ndr.).

Ora questa voglia di vivere ha ben altre opportunità di esprimersi, sempre divertenti ma più durature perché legate ad un maggiore e più costante impegno associativo e personale. 

Con frasi ad effetto e con il lancio fatto direttamente dal nostro Sindaco, Fabio Adezio, si riapre la stagione del Calcio, in particolare quello legato ai settori giovanili che formano i nostri campioni locali. L’operazione è stata accompagnata da slogan roboanti come questo: “La nostra missione è sviluppare un progetto di crescita sportiva, economica e di immagine. Essere una risorsa per dare un’opportunità unica ai giovani, mantenendo vivo lo sport. Campioni si diventa – Diventa parte di questo progetto e dai il tuo calcio d’in inizio”. O è stata presentata, nel caso dei Piccoli Amici-Primi calci- Pulcini, con affermazioni scultoree come quest’altra: “Prima di ogni metodologia ci sono sempre un pallone, un bambino e una passione”. O addirittura è stata sollecitata, come nel caso di Esordienti e Giovanissimi, con una citazione di Cassano “Gli altri si allenano per vincere gli scudetti, io gioco per essere felice”. Anche il Calcio, come ogni sport, quando è vissuto in quanto tale, è luogo di formazione, di socialità, di vita in comune. Il mondo dei campioni strapagati e dei loro agenti troppo potenti non va insegnato, soprattutto perché stritola chi, al posto di fare uno sport che ama, viene strappato alla vita sociale e messo in un cinico tritacarne.

Come il Calcio, per certi versi più del Calcio, ci sono altre discipline che aiutano a fare sport, a stare insieme, a formarsi nel corpo e nello spirito. Giustamente, per queste discipline si arriva alla dignità di Accademia. Una di queste è il Pattinaggio artistico a rotelle.

A Miglianico, sede di un bel Pattinodromo, è possibile praticare il pattinaggio a rotelle grazie all’impegno dell’Accademia Rotellistica Delle Rose, che, nata non proprio vicino a Miglianico, ha scelto la nostra Cittadina e la sua struttura sportiva per avviare una scuola che aspetta ora i suoi giovani allievi, i nostri futuri campioni del pattinaggio. Sarebbe bello garantire ai nostri giovani appassionati uno spazio di allenamento al coperto ma, per ora il tappeto del Pala Miglianico e anche quello della Palestra annessa al Polo scolastico cittadino non sono proprio l’ideale per chi calza pattini a rotelle.

Non occorre affatto diventare campioni. Non occorre affatto sperarlo come fosse l’unica scelta di vita, anche perché il talento bisogna averlo per eccellere. Sognarlo si. Sognare si deve sempre. Inseguire un sogno roteando sui pattini a rotelle è anche molto bello. 

Se poi parliamo di ritorno alla vita, di talento, di arte, è giusto, è sacrosanto ricordare che c’è l’Accademia Musicale Mellianum come opportunità, anzi come grande risorsa, proprio qui a Miglianico. È partito o sta comunque iniziando il nuovo, in questo caso direi, nuovissimo anno accademico. Questa bellissima esperienza formativa, ma non solo formativa, è aperta a grandi e piccini, proprio a tutti. L’Accademia è pronta con i suoi corsi tenuti da valenti insegnanti, capaci di far avvicinare chiunque alla forma di musica preferita. Si potranno dunque frequentare corsi e lezioni di flauto, clarinetto, sassofono, batteria, percussioni, chitarra elettrica, chitarra classica e acustica, pianoforte, violino, viola, violoncello, contrabbasso, tromba, trombone, corno, fisarmonica, organetto, liuto, calascione, canto lirico e moderno, solfeggio, teoria musicale, musica d’insieme. Iscriversi ai corsi dell’Accademia Musicale Mellianum di Miglianico significa poter vivere anche l’esperienza pratica nel complesso bandistico e quella straordinaria nell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea. Tra l’altro, val la pena ricordarlo, lo studio della musica aiuta anche a studiare ogni altra materia, soprattutto quelle che hanno come base la matematica. Oltre questo garantisce una cospicua elevazione della sensibilità artistica e dello spirito e vale anche come aiuto psicologico. Insomma la musica è il top, come dicono i sintetici commentatori social.  

Iscriversi o comunque sostenere l’impegno culturale della nostra Accademia musicale, il suo sforzo organizzativo e le sue iniziative è importante, se non altro per dare coraggio a chi, come il mio Amico Orfeo Patrizio, che dell’Accademia Mellianum è il paziente e tenace presidente, ha scelto di concretizzare il proprio impegno civico in una missione di così alto livello e che ad alti livelli riesce a portare il nome di Miglianico.

Resto sempre in ambito accademico, in un senso ancora più stretto. 

Invito tutti i frequentatori di questo spazio di libertà a partecipare a “La Notte Europea dei Ricercatori”, che l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara sta organizzando per venerdì prossimo, 24 settembre, dalle ore 16 a notte fonda, sul tema “Ricercare la Bellezza. Si tratta di un appuntamento voluto dalla Commissione Europea che ogni anno vede coinvolte le grandi università di tutta Europa in un appuntamento divulgativo che si tiene nello stesso giorno. Esso segna un momento di apertura straordinaria dei centri di ricerca e delle istituzioni di alta formazione che vanno incontro e accolgono i Cittadini, soprattutto i più giovani, presentando loro le realtà che si svolgono solitamente nei laboratori e nelle aule universitarie. Chi vorrà partecipare troverà decine di convegni, esperimenti, talk, seminari, incontri divulgativi dell’offerta formativa, proiezioni, concerti e spettacoli di grande livello che culmineranno in un evento straordinario che vedrà protagonisti il maestro Mogol, il più grande autore di testi italiano celebre per il sodalizio con Lucio Battisti, e l’attore Alessandro Preziosi.

Chi vuole conoscere il dettaglio del vasto ed intenso programma e chi vuole prenotarsi ad uno degli eventi e numero contingentato (causa COVID, ndr.) può visitare la pagina web dedicata a La Notte Europea dei Ricercatori https://ndr2021.unich.it/. Troverà anche informazioni sul servizio navette, completamente gratuito, che consente di arrivare comodamente al Campus universitario lasciando l’auto in uno dei parcheggi di scambio.

Rilancio l’invito e chiedo ai miei ventitré Lettori di fare altrettanto: è un evento davvero straordinario. Chi ha curiosità e voglia di conoscere, chi ha interesse a scoprire le tante cose belle che il programma propone si organizzi, si faccia capofila del proprio gruppo o della propria Famiglia e viva “La Notte Europea dei Ricercatori”.

Scrivo un ultimo piccolo paragrafo di questa Letterina. 

Ieri pomeriggio c’è stata la santa Messa in memoria di Giuliano Cicchitelli, l’indimenticato “Papauàzze, Concittadino sempre disponibile, sempre pronto ed infaticabile nel dare una mano nelle tante cose fatte a Miglianico. Sempre pronto nel fare, Giuliano non è stato mai o quasi mai oggetto di riconoscimento o di gratitudine. In una parte molto bella della nostra vita cittadina Giuliano è stato, oltre che aiuto nell’organizzazione del Torneo estivo, dirigente, team manager, primo sostenitore e grande tifoso del “Borgorosso Football Club”. Ieri sera in Chiesa c’era l’Amico Roberto Grannonico, trainer e allenatore vincente di quella squadra, insieme a me che,  per andare in panchina con un ruolo e come inventore di quel nome tratto dalla filmografia nazionale, facevo il presidente di quella società estiva forse più pazza che forte ma comunque capace di vincere sovvertendo ogni pronostico. Insomma, il “Borgorosso” si è ricordato come meglio non si poteva di Giuliano Cicchitelli: ieri sera c’erano il presidente, l’allenatore e, spiritualmente, proprio lui, il suo primo e più grande dirigente, l’Amico indimenticabile. 

È una notizia di nessuna importanza? Direi di no. 

Che senso ha voler tornare a vivere se non si ha memoria di queste cose semplici ma bellissime? Che senso ha voler tornare a fare cose con gli altri se non siamo sinceramente capaci di ricordare chi, come Giuliano Cicchitelli, anche se non ha avuto onori e riconoscimenti, è stato tanto in tante cose della nostra vita cittadina? 

Buona Domenica. 

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