Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

La Letterina del sabato 23 gennaio 2021. / La Littirine de lu sabbete vintitrè di ggennaje ddumil’e vvintune

Care Amiche e cari Amici,

in questo tempo dove ci è tolto qualcosa e al contempo ci è dato qualcosa in più proprio dal tempo, voglio affidare a voi una proposta. C’è tutto un anno di tempo ma non c’è tutto il tempo che si vuole. Lancio ora questa proposta sperando che sia accolta unanimemente, che sia quantomeno valutata, che non sia cestinata con indifferenza o peggio, che non diventi oggetto di polemiche strumentali.

Quest’anno cade un doppio anniversario importante per la storia di Miglianico. 

Cento anni fa, il 10 luglio 1921, nasceva Remo Gaspari, avvocato, deputato, più volte sottosegretario e ministro della Repubblica. E dieci anni fa, poco dopo aver compiuto 90anni, lo stesso si spegneva nella sua casa di Gissi. Remo Gaspari è stato il primo Cittadino onorario di Miglianico. È stato un amico dei Miglianichesi, non pochi dei quali gli devono o dovrebbero grande riconoscenza ma soprattutto è stato un grande amico di Miglianico, parte amata del suo amato Abruzzo per il cui sviluppo e benessere è stato il protagonista assoluto nel secolo scorso. Mi spingo a dire, sapendo che non tutti potranno esser d’accordo, che, sicuramente per certi versi, è stato il più grande abruzzese del 20° secolo.

Ce ne sarebbe un altro di anniversario che è appena stato superato senza che nessuno se ne sia ricordato.  

Cinquantuno anni fa moriva Arnaldo Valignani, Sindaco di Miglianico dal 1946 al 1970. È stato il Sindaco della ricostruzione, che ha guidato la nostra Comunità dal dopoguerra al pieno del boom economico. Fu, tra l’altro, fondatore e presidente dell’Ospedale “SS. Annunziata” di Chieti dove, per quel che ho sentito raccontare, i Miglianichesi, i Concittadini del Barone Valgnani, trovavano un’accoglienza sempre speciale, qualunque fosse il loro orientamento politico.

La proposta è di intitolare ad Arnaldo Valignani e a Remo Gaspari qualcosa di significativo che attesti, ora per ieri e per il futuro, la riconoscenza dei Miglianichesi verso questi due personaggi tanto importanti per Miglianico.

La scelta spetta ovviamente al Sindaco e all’amministrazione comunale. E si tratta di scelte che meritano di essere ampiamente condivise, meglio se all’unanimità. Ma non mancherò di rispetto a chi ci amministra se suggerisco, col supporto di qualche motivo, un paio di indicazioni.

Ad Arnaldo Valignani, al Barone Valignani, oltre che il palazzo oggi conosciuto come Palazzo della Duchessa, si potrebbe intitolare il realizzando belvedere che abbraccerà il colle della Chiesa, “Lu Cudacchie”. La proposta di riserva è quella di intitolargli la strada che da Borgo San Rocco passa nel “Colle” fino a congiungersi con via Circonvallazione Colle.      

A Remo Gaspari dovrebbe essere intitolata la piazzetta antistante la Scuola Media, non solo perché è il cuore di Miglianico ma perché fu proprio per la realizzazione di quel complesso (scuola, piazzetta e sottostante mercato coperto - ora sala civica -) che da Gaspari arrivò l’impegno per il finanziamento statale che gli valse allora il conferimento della Cittadinanza onoraria. La piazzetta in questione, se non vado errato, dovrebbe esser già intitolata, come la Scuola Media, a Gian Gabriele Valignani. Ma la Scuola Media, prima o poi, inevitabilmente si sposterà portandosi dietro la sua intitolazione. Cambiare quella della piazzetta non sarà un problema. Tra l’altro non comporterà fastidi a nessuno per motivi anagrafici né disonore a Gian Gabriele Valignani che conserverà, per l’appunto, la prestigiosa titolarità del nuovo edificio scolastico. Qualora questa soluzione si rivelasse impraticabile per qualsivoglia motivo ce ne sono altre che certamente il Sindaco saprà valutare rispettando l’unica cosa vincolante, l’appuntamento con la storia nell’anno che segna il centesimo anniversario della nascita e il decimo dalla morte di questo nostro Concittadino onorario, Remo Gaspari.


C’è un’altra intitolazione che mi sta molto a cuore senza anniversario a cifra tonda ma solo con un’attesa che dura da troppo tempo. Quella della Sala Civica Comunale. Quando fu riaperta, nel novembre del 2012, proposi di intitolarla a Padre Giovanni Palombaro, missionario camilliano scomparso prematuramente nel 1993 (rileggi qui il testo contenente  la motivata proposta pubblicato proprio allora). Ovviamente, avendola suggerita da questo spazio di libertà a chi si limitava ad odiarmi la proposta non fu neppure considerata o forse fu volutamente avversata e cestinata. Fu un errore civico, ancor di più fu un affronto alla santa memoria di Padre Giovanni. Tornai a rilanciare la proposta quando, all’alba della sua prima consiliatura, il Sindaco Fabio Adezio, fece sì che la sala Civica diventasse luogo degno e fruibile grazie ad una serie di interventi mirati. È vero, poco tempo fa, visto che non si è mosso niente, ho proposto di intitolarla a Rosario Livatino. Oggi rilancio la prima proposta perché penso che la figura di Padre Giovanni, un uomo, buono, generoso, mite, sensibile nonché un missionario coraggioso e tenace, sia una bellissima figura da proporre come modello a chi per ogni motivo si troverà a utilizzare quel luogo di incontro civico. Comunque a Padre Giovanni sarebbe proprio l’ora di dedicargli qualcosa d’importante. Per Rosario Livatino ci saranno sale, strade, altri posti degni di ricordarlo.    

Mi fido assolutamente delle opinioni dei miei ventitré Lettori e per questo solitamente non lancio la mia opinione come esempio da seguire. Questa volta la esprimo subito non perché debba esser seguita ma perché onestamente penso sia il caso di farlo. 

Con queste tre intitolazioni, così com’è già avvenuto per quella fatta in memoria di don Vincenzo lo scorso anno, è vero, si rende onore a tre grandi personaggi, a tre Concittadini illustri e meritevoli di eterna gratitudine. Ma, se ci pensiamo bene, la verità è che sono tutti i Miglianichesi, è Miglianico che ci fa una gran bella figura in Italia e nel mondo.

Buona Domenica.                

_______________________________________________________________ 

 

Car’Amiche e car’Amice, 

dentr’a ‘stu tembe addò ci vè livate caccheccose e a lu stesse tembe ci ve date caccose di cchiù proprie da lu tembe, vuj’a ffidà’vu na proposte. Ci sta tutte ‘n anne di tembe ma nin ci stà tutte lu tembe che si vò. Lance mo sta proposte spirenne ca sia accolte unanimemende, che quantomene sia valutate, che nen sia cistinate ngh’indifferenze o pegge, che nen divente oggette di pulemiche strumendali.

St’anne caschene nu doppi’anniversaije ‘mportande pe la storie di Mijaniche.      

Cent’anni fa, lu 10 di luije 1921, à nate Remo Gaspari, avvucate, debbutate, cchiù vote suttosegretarije e ministre de la Repubbliche. E dieci’anne fa, poche dope avè cumpiute 90anne, che lu stesse si spigneve ne la casa se a Ggisse. Remo Gaspari à state lu prime Cittadinìunurarije di Mijaniche. A’ state ‘n amiche de li Mijanichise, non puche de li quale ji danna o ji duvessere granda ricunuscenze ma soprattutte à state nu grand’Amiche di Mijaniche, parte amate dell’amat’Abbruzze se, pe lu sviluppe e lu benessere del quale à state lu prutahunist’assolute nel secolo passate. M’azzard’a ddì, sapenne can en tutte potrann’esserd’accorde, ca, sicuramende pi cirte virse, à state lu cchiù grand’abbruzzese de lu 20° secole. 

Ci ni stesse ‘n atre di anniversarije c’à’ppene state superate senze che nescine se n’à’ ccorte

Cinquant’anne fa s’à morte Arnalde Valignani, Sindeche di Mijaniche da lu 1946 ba lu 1970. A’ state lu Sindeche de la ricostruzzione, che à guidate la nostra Cumunità da lu dopoguerre a lu piene de lu bbumm’economiche. A’ state, tra l’altre, fundatore e prisidente de l’Uspedale “SS. Annunziata” di Chite addo, pe quelle che so ’ndes’a riccuntà, li Mijanichise, li Cuncittadine de lu Bbarone Valignane, truvevene ‘n’accoglienze speciale, qualunque fosse l’urientamende pulitic’a se.         

La pruposte jè d’intitulà a Arnaldo Valignani e a Remo Gaspari caccose di significative che attesti, mò pi jire e pe lu future, la ricunuscenze de li Mijanichise rispette a sti pirsunagge tant’importandi pe Mijaniche.

La scelte attocche ovvamende a lu Sindeche e al l’amministrazzion’a cumunale. E si tratte di scelte che meritene di esser ampiamende cundivise, maje se all’unanimità. Ma nen mancherò di rispette a chi ci’amministre se suggerisco, nghe lu supporte di cacche mutive, nu pare d’indicazzioni.     

A Arnaldo Valignani, a lu Bbarone Valignani, oltre che lu palazze uje cunusciute come Palazze de la Duchesse, si putess’intitulà lu realizzande belvedere che abbraccerà lu colle di la Cchise, “Lu Cudacchje”. La Pruposte di riserve jè quelle d’intitularije la strade che da Bborgo Sande Rocche pase pe lu “Colle” fin’a ricungiunggerse nghe vija Circunvallazzion’e Colle.  

A Remo Gaspari a dess’a esser’intitulate la piazzett’annind’a le Scole Medie, non zole picchè jè lu core di Mijaniche ma picchè à state proprie pe la relizzazzione di che lu cumplesse (scole, piazzette e sottostande mercate cuperte – mo sala civiche) che da gaspari arrivò l’impegne pe rlu finanziamende statale che j’à valut’allore lu cunferimende de la Cittadinaz’unurarije. La piazzette in questione, se nen mi trove di sbaje, a dess’a esser ggià ‘ntitulate, come le Scole Medie, a Gian Gabriele Valignani. Ma le Scole Medie, prim’o po’, inevitabbilmende siu spusteranne purtennes’arrete l’intitulazzion’a sé. A cagnà quelle di la pizzette nen zarà nu prubbleme. Tra l’altre nen comporterà fastidie pi nisciune pe mutiv’anagrafiche né disonore pe Gian Gabriele Valignani che manterrà, pe l’appunde, la pristiggiosa titularità de lu nove edifice sculastiche. Si sta soluzzion’a sa dessa rivelà ‘mpraticabbile per qualunque mutive ci ni stanne itre che sicuramdne lu Sindeche saprà valutà rispettenne  l’unica cosa vincolande, l’appuntamende nghe la storije ne ll’anne ch segne lu centesime anniversarie de la nascite e lu decime da la morte di stu Cuncittadine unurarie, Remo Gaspari.          

Ci sta ‘n’atr’intitulazzione che mi sta tand’a ccore, senz’anninversarie a cifra tonne ma sole nghe n’attese che dure da troppe tembe. Quelle de la Sala Civic’a Cumunale. Quand’à stat’a riaperte, a nuvembre de lu 2012, so proposte d’intitularle a Padre Giovanni Palombaro, missionarije camilliane somparse prematuramende ne lu 1993. (a’riliggi’a qua lu teste cuntenende la mutivata proposte pubblicate proprie allore). Ovviamnde, avendele suggeite da stu spazzije di libbertà a chi si limitev’a udijarme la proposte n’à state neppure cunziderate o forse vulutamende avversat’e cistinate. A’ state ‘n errore civiche, angore di cchiù à state ‘n affronde a la sanda memorie di Padre Giovanni. So rilanciate la proposte quande, all’albe de la prim’a cunzijatur’a sé, lu Sindeche Fabbie Adezie, à fatt’e ‘n mode ca la Sala Civiche divintesse nu poste degne e utilizzabbile grazie a na serie d’intervendi mirati. E’ lu vere, poche tembre fa, viste ca ‘n’zà smoste niende, so proposte d’intitularle a Rosario Livatino. Uj’a’rilance la prima proposte picchè penze ca la figure di Padre Giovanni, n’ommene bbone, ggenerose, mite, senzibbile nonché nu missiunarie curaggios’e tenace, jè na bbellissim’a figure da prupone come mudelle a chi per ugne mutive si truvarrà a utilizzà che lu poste d’incondre civiche. Comunque a Padre Giovanni sarebbe proprie ore di didicarije caccose di ‘mpurtande. Pe Rosario Livatino ci staranne sale, strade, itre puste degne d’a recurdarle    

Mi fid’assolutamende de le opinioni de li vintitré lettur’a mi e pi queste solitamende nen lance l’opinion’a me come esempie da seguì. Sta vote li esprime subbite none picche a da essere seguite ma picchè onestamende penze ca jè lu case di farle.

Nghe sti tre ‘ntitulazziune, ccuscì com’à state pi quelle fatte a la memorije di don Vincenze l’anne passate, jè lu vere, si rende onore a tre grande persunagge, a tre Cuncittadine illustre e meritevele di eterna gratitudine. Ma,se ci pinzeme bbone, la virità jè che sonne tutte li Mijanichise, jè tutta Mijaniche che ci fa na gran bbella figure in Italie e nel monde.

 

Bbona Dumeniche.      

Joomla templates by a4joomla