Con la primavera allontanatasi per un poco non è poi così fuori calendario questa poesia del maestro Cesidio D’Amato. Fuori tempo, lontano ormai dal nostro tempo è invece quel buio all’esterno che non fa veder nulla oltre la finestra.
Mentre è quella contemplazione dentro, accanto al focolare, che non siamo più capaci di farla: abbiamo in faccia i riflessi di bagliori dalla veloce policromia artificiale di smartphone e tv. Sicché non possiamo provare quel dolce abbandono di chi, come il nostro poeta, cullato dal calore del focolare, può chiudere gli occhi e sognare con il cuore.