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“Le strade de na vote” di Cesidio D’Amato

Categoria: Il dimenticatoio
Pubblicato Lunedì, 20 Aprile 2020 10:10
Scritto da Maurizio
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Polveroso e a volte fangoso, il ricordo delle strade di un tempo è fatto di vita di quelli che per noi oggi sarebbero disagi inconcepibili, di povertà, di una vita comunque in movimento, produttiva, sociale, inarrestabile pur se lenta.

Non è lontano questo tempo, certo non quello delle carrozze, ma quello delle strade non asfaltate come quella, oggi centralissima, che da San Giacomo, proprio dalla casa del maestro D’amato va verso Montupoli. Ancora a metà degli anni ’70 la maggior parte delle strade comunali erano “brecciate”.  

 

Ho visto anch’io persone arrivare in paese, scalze, con le scarpe legate su una spalla. Ricordo come molti il sobbalzo delle auto, allora ammortizzate sull’asse posteriore con le balestre, nel percorrere le vie che oggi riteniamo siano sempre state così. 

Il maestro D’Amato si lascia cogliere quasi dallo sconforto per questa strade oggi divenute pericolose. Ma non lo sono per l’asfalto. È la velocità, è la distrazione, è la prosopopea di chi guida mezzi sempre più potenti che aggiungono il pericolo ad un servizio che, invece, è segno di progresso, facilitatore di vita comune. Le nostre strade non più polverose e sconnesse cono elementi di confort e velocità democratici e buoni, se, come sempre per la democrazia, l’uso che se ne fa è responsabile.