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Venerdì Santo dell’anno di grazia 2020

Categoria: Notizie
Pubblicato Venerdì, 10 Aprile 2020 08:18
Scritto da Maurizio
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Oggi è Venerdì Santo. Dobbiamo anche ricordarcelo vicendevolmente proprio oggi, perché nulla tra i riti e le consuetudini della nostra terra ce lo ricorderebbero in questo anno di grazia 2020. Il potente valore religioso di questo giorno che fa memoria della passione, crocifissione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo non cambia certo per il fatto che non possiamo essere in Chiesa a seguire la particolare liturgia che dal pomeriggio con la lettura del “Passio” e con l’adorazione della Croce arriva al tramonto quando la processione penitenziale esce ed invade le vie del centro abitato illuminato e silente. Seguiremo quel che si farà attraverso la diretta streaming su Facebook, sul profilo privato del nostro parroco, don Gilberto Ruzzi, o sulla pagina pubblica dell'Azione Cattolica di Miglianico, che può essere visualizzata anche da chi non è iscritto al social network.

 

Ci mancherà, mancherà a chi crede e anche a chi si sforza di far solo da spettatore, il Miserere, il nostro Miserere. È stato scritto dal Maestro Tommaso Ciampella. È stato tenuto vivo nella nostra tradizione dal maestro Ettore Paolini e poi da lui fino al giovane e carissimo Giuseppe Cupido, da quanti hanno avuto la generosa passione di metter su l’Orchestra del Venerdì Santo e di dirigerla o semplicemente di farne parte come musicante.

Nella memoria dei meno giovani ci sono cose che non vediamo né sentiamo più, come “le tattavelle” che sostituivano le campane quando quelle “s’attacchévene”, gli agnelli esposti fuori dalla macellerie paesane con le loro bandierine tricolori infilate nelle carni appena macellate, i bracieri che bruciavano incenso, i “Giuda” che provavano a sistemare il corteo della processione e altro ancora. Quel che c’è stato invece fino allo scorso anno e che ci sarà dall’anno prossimo è la presenza di quasi tutti i Miglianichesi, che se possono, tornano anche dai luoghi del lavoro che li ha costretti ad emigrare. Noi, fatte anche certe esperienze una volta sola, non amiamo lo spettacolo di altre processioni: andiamo alla nostra. E nel cuore, nella mente, nei cassetti dei ricordi più cari abbiamo il nostro Miserere.

Nessuno forse ha mai pensato di fare una registrazione vera e propria di quella esecuzione. Per fortuna qualcosa abbiamo e la possiamo condividere in quest’anno senza la nostra Orchestra, grazie ad un video registrato due anni fa dal prof. Antonello Antonelli, che proprio stamattina lo ha caricato su You Tube (lo si trova cliccando qui). 

Se sentiremo commozione, se avremo un tuffo al cuore, se ci verrà da piangere lo potremo fare stavolta. Non dovremo celare questo nostro sentire perché ci vergogniamo di chi ci sta vicino alla processione o può vederci nel seguirla. Saremo a casa. Possiamo abbandonarci a questa emozione, possiamo viverla perché ascoltiamo il nostro Miserere, perché, semplicemente e straordinariamente, siamo Miglianichesi.