Come spesso accade, non solo in poesia, il ricordo del tutto è racchiuso in quello di una singola cosa. Un cibo semplice, parte finale e, a volte accidentale, del rituale “fare il pane” come “Li Pizzifirtte” richiama un ricordo dolcissimo.
È un ricordo che mette nel cuore del poeta la struggente nostalgia di un sapore che non si ha più, di persone non più presenti nella quotidianità, di un tempo andato, di una gioia fatta di gioventù più che di cose e di avvenimenti particolari.