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Acta Meridiana - 23

Oggi si vota. È importante votare. È un dovere civico votare. 

La nostra è una democrazia rappresentativa, cioè un sistema democratico nel quale i Cittadini scelgono i propri rappresentanti attraverso libere elezioni. Sono gli eletti poi, per il tempo del mandato loro assegnato, a fare le scelte, a controllare, a proporre, ad agire in nome e per conto dei Cittadini elettori. Non si fanno assemblee ogni tre giorni, come qualcuno ha provato a promettere sfacciatamente fino a venerdì sera. Lo ha fatto Carlo Biasone, promettendo altre cose, solo chiacchiere, solo urla.    

Oggi siamo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti nel Parlamento Europeo e ad eleggere il nostro Sindaco e il nostro Consiglio Comunale. Si tratta di due elezioni molto importanti.

 

Non devo suggerire ai miei ventitré lettori come votare, perché questo è uno spazio di libertà. Loro sono spiriti liberi, lo sono io come loro e per questo ci fa piacere incontrarci qui ogni tanto. Nel “chi siamo” c’è il perimetro invalicabile della nostra libera coerenza. Ogni tanto chi vuol giudicarci male se lo vada a rileggere. Non lo abbiamo mai modificato. Non siamo banderuole che girano ai sette venti.

A loro, come a me stesso e alle persone che mi sono care, ricordo che è importante votare. E che uno spirito libero vota “per” e non “contro”. Il contro - mi insegnò don Vincenzo e lo ha testimoniato con la sua vita - non produce mai nulla di buono. La libertà non è avversione, è condivisione, stimolo, sostegno, critica costruttiva, passione per il futuro, attenzione per le uguaglianze vere, quelle che riescono a promuovere ciascuno a seconda delle proprie inclinazioni, potenzialità, esigenze, aspirazioni, cioè garantendo a ciascuno il suo e non genericamente lo stesso a tutti, tranne che nelle quote di dignità e di libertà che devo essere uguali per tutti.

Noi votiamo per l’Europa e non contro l’Europa. L’Europa Unita è irrinunciabile, è la garanzia della pace, è il fondamento di ogni possibile sviluppo e progresso, è la parte del mondo dove, grazie anche alle sue radici cristiane, abbiamo avuto il massimo dell’arte, della scienza e del progresso umano. Voteremo scegliendo chi, secondo ciascuno di noi, meglio garantisce l’Europa che più ci piace immaginare come casa comune dei nostri popoli. Ma sceglieremo chi è per l’Europa e non chi vuole andare a Strasburgo per fermare il progresso europeo e riportarci indietro all’Europa divisa, a quella degli egoismi nazionali, a quella è stata il centro di ben due guerre mondiali in meno di mezzo secolo, a quella che è riuscita a produrre le peggiori dittature della storia occidentale.

Voteremo “per” e non “contro” alle Elezioni Comunali. 

Voteremo per eleggere il Sindaco ed i Consiglieri che sappiamo esser capaci di fare, fare comunità, saper fare per la comunità, fare con gioia. 

Voteremo perché Miglianico cresca nel positivo cambiamento intrapreso con grande successo e vada avanti in quello che è il percorso ben avviato in questi ultimi cinque anni. Voteremo per chi sa interpretare la nostra storia locale traendo il meglio dalle esperienze passate senza mai avere nostalgie per nessun passato. Sosterremo con il nostro segno di matita chi ci garantisce che un passato triste, ancora trascinato da soggetti che ben conosciamo, non possa mai tornare a frenare a danneggiare la nostra storia. Daremo il voto e la preferenza a chi ci ha dato prova di saper immaginare il futuro possibile e di saperlo realizzare. 

Voteremo per chi non ha rughe avvizzite sul cuore sul cuore. 

Voteremo per chi è capace di amare e non sa odiare.  

Per noi sarebbe sprecato il voto dato a chi vuole farci tornare indietro, a chi ha messo in campo odio e divisione, a chi non spiega come mai si trova in compagnia di soggetti che mettono in totale crisi la sua coerenza di uomo. Non saremmo degni della nostra libertà se la usassimo per andare contro la storia, la nostra storia.

E lo voglio dire chiaramente a chi farà finta di non capire. Lo voglio dire a chi ha scovato nella catana dove rimette il portafoglio o, peggio ancora, nel taschino degli spicci il pretesto per mettersi con chi è stato suo avversario fino a l’altro ieri e lo ha combattuto per anni. Lo voglio dire a chi sta ingoiando per quattro soldi tutta la sua coerenza politica e amministrativa, buttandosi a peso morto con chi lo ha offeso, umiliato, deriso e dileggiato pubblicamente, ostacolato spietatamente nelle attività professionali e financo in quelle di famiglia. Lo dico a chi accetta, senza avere la spina dorsale diritta della propria coerenza, di dare voti come fossero caramelle, così per non far dispiacere chi si presenta come amico ma invece vuol dar forza a certi signorotti che tornano dal passato peggiore. Costoro, questi Amici, oggi farebbero bene a mangiarsela la scheda per non vomitare su di essa tutta la propria coerenza oltre che la dignità e la stima di cui hanno goduto.

A proposito di dignità, voglio dire anche altro perché qui lo devo fare. I miei ventitré lettori devono sapere che tra le tante eccellenze vere, quelle che abbiamo e che fanno onore a Miglianico, non quelle da propaganda, c’è il Presidente del Consiglio del nostro Istituto Comprensivo, il dott. Andrea Malandra. Mi hanno fatto leggere quanto ha scritto ieri in risposata a un inqualificabile commento che lo tirava ingiustamente dentro una polemica strumentale a fini di bassa propaganda elettorale a favore dell’insieme-che-divide. L’accusa, meglio, la bassa insinuazione era relativa a fatti di sua diretta conoscenza e di sua competenza istituzionale. Il dott. Andrea Malandra ha risposto con fermezza encomiabile e ha poi potuto egregiamente richiamare al senso della vergogna chi aveva fatto tali insinuazioni contro di lui.  Merita un pubblico elogio perché ha dimostrato una cospicua dignità istituzionale e una molto decorosa personalità, doti davvero cospicue. Suo Nonno, il mio indimenticato Amico, Lucio Zannolli, oggi, anche oggi, sarebbe stato fiero di lui. 

Andrea ha saputo dare una bella lezione a chi è capace di essere solo contro. 

Torno alle motivazioni del voto positivo che oggi stiamo esprimendo.

Non possiamo votare per chi, come Carlo Biasone, ha messo in fila i suoi candidati come un corpo di ballo a fine spettacolo, senza dar loro la dignità di una presenza capace di far capire cosa potrebbero fare, quale sarebbe il loro ruolo.  Che squadra è quella che fa da corteo al Re Carlo? Che peso hanno Donne e Uomini ridotti a qualcosa che è stato come il ciao con la manina nei filmini muti a otto millimetri degli anni sessanta e settanta? Che candidato è quello che ha avuto da dire solo dieci parole, che tra l’altro erano senza nessun messaggio e nessun contenuto? Che candidati sono quelli che, dopo prove e controprove sotto la guida del loro coreografo e suggeritore, si sono presentati e non hanno saputo nemmeno salutare, senza dire un buonasera, neppure un ciao? Il siparietto di venerdì sera ha mostrato tutta la verità già ampiamente illustrata qui su quello che veramente è l’insieme-che-divide. Loro, i candidati son stati scelti per rendere presentabile la restaurazione del vecchio regime. Votare per loro significa votare Dino De Marco e i tre del sedicente Comitato Salviamo la Piazza, più qualche altro signorotto seminascosto, cioè tutto il vecchio a disposizione, il peggio del vecchio ancora in circolazione.

La scelta per uno spirito libero è obbligata. La scelta è per convinzione, per stima e per un meritato affetto che non è occasionale. La scelta è per Fabio Adezio, la scelta è per “Miglianico Cambia”, per ciascuno dei candidati, senza esclusioni anche se con inevitabili preferenze che non sono di oggi.    

La scelta che ho maturato è per il futuro delle mie Figlie perché io vivo per loro. La scelta è per il futuro dei miei nipoti, e con loro, di tutti i più piccoli e i giovani Miglianichesi. La scelta è per la serenità della mia Famiglia. La scelta è per i miei Amici, delizia e tormento dell’animo, coi quali ormai l’affetto comincia a contare mezzo secolo di vita. La scelta è per la mia Miglianico, perché stia in Europa e nel mondo come tutti noi Mijanichìse la vogliamo, cioè come il posto più bello in cui vivere, amare e gioire.

Mi sia consentito, Viva Miglianico!


23 - continua.  

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