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La svolta

È l’imprevedibilità, a volte è il classico fulmine a ciel sereno, almeno per come appare, che rende interessante la politica in quanto imponderabile, anche quando essa è circoscritta nei confini non vastissimi di un Comune. La notizia non ha ancora avuto conferma e non può avere neppure una smentita, ma c’è; la fonte è prossima, conosciuta, affidabile come si potrà facilmente dedurre. In vista delle prossime elezioni, che sono comunali ma anche per il nuovo Parlamento Europeo, le assenze organizzative e anche di un certo peso a Miglianico dei singoli partiti sembrano destinate a essere sostituite da presenze incredibili fino a qualche settimana fa e che, anche perciò, caleranno sulla nostra piazza politica con molti contraccolpi poiché alcuni, come i neofiti leghisti, si troveranno sorpassati, scavalcati, insomma buggerati e messi comunque in fuori gioco.

 

Rispetto alle recenti elezioni regionali del 10 febbraio scorso, resta certa la presenza del “M5S”, che ha in canna un colpo formidabile con la possibile/probabile candidatura alle europee del dott. Carlo Di Federico (è tra i 200 che hanno appena superato la prima dura selezione interna, ndr.), come resta in esistenza anche il PD, benché in attesa di organigramma locale: un segretario e un direttivo che avranno da pelare subito una brutta gatta visto che più di uno dei propri iscritti sarà candidato in liste solo apparentemente civiche ma cariche di presenze di altri partiti. Parte perciò dall’area di centro-destra il ricollocamento dei partiti e delle sigle nazionali a Miglianico e, per quel che si sa, non sarà un atterraggio che innescherà un effetto domino dalle imprevedibili conseguenze. A dare la stura a tanto movimento sono stati gli ultimi incontri avuti dal Sindaco, Fabio Adezio, e da pochi, scelti suoi collaboratori con emissari dei partiti che potrebbero tornare insieme nel prossimo centro-destra; conscio lui, consapevoli gli altri, con diverse ma utili motivazioni, che il recente passato viene forse non rinnegato ma pubblicamente cancellato. D’altra parte lasciare il campo libero a chi si va mimetizzando nel fronte avverso dell’insieme-che-divide è stata valutata come una ipotesi esiziale per il risultato delle comunali poiché consentirebbe al gruppo capeggiato da Carlo Biasone di lucrare voti di opinione senza fatica, voti che nessun rendiconto amministrativo potrebbe attrarre in questi tempi segnati da continue vittorie del centro-destra e della Lega in particolare. Ecco allora che la tela tessuta e fatta tessere da Fabio Adezio ha dovuto dare in tempi abbreviati i risultati voluti, che presto verranno annunciati e che creeranno non poco sconcerto, alquanto disorientamento e prese di posizione contrarie ma anche positive da parte di tanti Concittadini. Conti alla mano Fabio Adezio ha deciso questa accelerazione e ha chiuso l’accordo con il commissario provinciale della “Lega-Salvini”, Palmerino Mammarella, per far nominare commissario a Miglianico uno dei fondatori e attuale sostenitore di “Miglianico Cambia”, uno dei due/tre probabili nuovi candidati per il 26 maggio prossimo: si tratta del dott. Andrea Malandra, giovane e brillante farmacista nonché eccellente ed amato Presidente del Consiglio di Istituto, incarico che si appresta correttamente a lasciare nell’ufficialità del nuovo incarico. Sarà invece il giovanissimo presidente del Consiglio Comunale, Tony Mattioli, a assumere in prima persona o a designare direttamente il prossimo presidente del rinato circolo di Forza Italia, l’accordo con il coordinatore regionale di FI, spesso presente a Miglianico per motivi apparentemente slegati dalla politica, il senatore Nazario Pagano, è stato possibile anche per gli ottimi rapporti che Tony Mattioli ha con il neo-assessore Mauro Febbo, insomma, un nome, una garanzia per tutti. Sarebbe in via di soluzione anche la casella di “Fratelli d’Italia”, per occupare la quale Fabio Adezio ha individuato la persona giusta, uno dei fidati dipendenti comunali legato da parentela ad un altro dei fondatori di “Miglianico Cambia”, e, per collocarlo, ha chiesto e ottenuto il discreto ma efficace appoggio di Mario Amicone che, da quando erano insieme nell’UDC di Casini, non ha mai rotto i suoi buoni rapporti con Giorgio De Matteis, potente capogruppo di “FdI” a L’Aquila. È uno scenario questo che, nelle prossime ore, avrà probabilmente ulteriori novità per quanto riguarda i nomi e alcuni inevitabili aggiustamenti, soprattutto quelli necessari per non perdere tutta o buona parte dei tanti sostenitori ed elettori estranei al centro-destra, insofferenti se non apertamente ostili a queste conquiste che, comunque, Fabio Adezio e i suoi giudicano opportune, utili elettoralmente e anche elementi di garanzia per avere corsie preferenziali in Regione e al Governo centrale. Potrebbe essere, sarebbe davvero il principio di una piccola rivoluzione: un cambiamento nel cambiamento da parte di chi, dopo aver scardinato i vecchi poteri locali con la gioia della novità civica pura, ora punta a decidere il riposizionamento di Miglianico nell’alveo della politica, quella che conta oltre i suoi confini, sempre se non sarà travolto da questa nuova sorprendente novità.  

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