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La letterina del sabato 9 febbraio

Care Amiche e cari Amici, 

è finita senza scossoni o sorprese questa campagna elettorale. Ci sono state però delle novità interessanti, che potrebbero esser anche delle prime belle esperienze sul piano locale. Ne segnalo un paio che sono quelle più importanti in questo momento. La presenza di candidature nuove, fin troppo nuove secondo alcuni, come quelle delle nostre due candidate locali, Celestina Di Febo e Daniela Palladinetti, slegate da vecchie appartenenze e comunque non riconducibili a gruppi o “fazioni” locali. La seconda novità è probabilmente legata alla prima, cioè al fatto che siano in campo due Donne, neppure tanto comuni, comunque diverse da altre che non hanno saputo introdurre belle novità sul campo del confronto elettorale, come, ed esempio, l’ultima candidata-sindaco di “Progetto Miglianico”. La novità è stata quella di aver affrontato e gestito tutta la propria campagna elettorale alla ricerca del contatto personale e del confronto su temi, problemi, programmi e idee.

 

In verità Daniela è stata più efficace e non ha mischiato alle sue intenzioni politiche e programmatiche le polemiche locali, come invece ha fatto Celestina. Lei, secondo me, ha sbandato e ha fatto una scelta di campo locale non opportuna visto che si parlava di altri livelli istituzionali. Ma lo scenario è stato comunque diverso da quelli già conosciuti. È un segno di progresso che, con le dovute calibrature, val la pena conservare e rilanciare. Del resto la politica fatta così forse appassiona di meno i tifosi, non ha il clamore di facili slogan e titoli a effetto, ma è uno spettacolo meraviglioso.

Ora andiamo a votare. Non è una considerazione è un invito. 

Andare a votare è sempre importante per i tanti motivi che più volte ho espresso. Quando poi ci sono Concittadine che si mettono in campo per una sfida così appassionante bisogna testimoniare coi fatti che questa Comunità è attenta e partecipe, anche se non d’accordo con loro.

Nel silenzio di “Progetto Miglianico” e dell’insieme-che-divide, pur avendo un’altra storia, gloriosa e che nessuno può leggere in modo distorto, faccio appello a tutti affinché ci sia un segno netto di sostegno da parte dei Miglianichesi per le Candidate Miglianichesi. Celestina vuole usarlo anche contro il Sindaco e l’attuale amministrazione: per questo non merita un successo. Merita il voto di chi la stima e la sostiene nonostante questo, merita in aggiunta il voto di chi, essendo avverso all’amministrazione comunale, voglia dimostrare passione verso Miglianico votando una di Miglianico scegliendola per questa sua dichiarata presa di posizione locale. Daniela merita, stramerita consenso per la qualità della campagna elettorale che ha svolto. Merita il voto per il coraggio di farsi portatrice di istanze difficili e che non suscitano facilmente favori ma che servono a aiutare le persone, perché le persone e non i soldi devono esser sempre al centro del vero impegno politico, soprattutto quando non hanno forza autonoma per andare avanti o quando vivono altre difficoltà. Daniela stramerita successo perché ha avuto coraggio di candidarsi come Cattolica, portatrice di valori universali che devono trovare sempre un posto importante nei luoghi delle decisioni. 

Si possono aiutare queste Candidate anche semplicemente votando le rispettive liste nelle quali compaiono i loro nomi, così almeno aumenta la possibilità di avere uno o più quorum. Possono trarre forza anche dal voto dato solo al loro candidato Presidente, Giovanni Legnini, perché se la coalizione vince le loro possibilità esistono concretamente. È vero che saranno solo 18 i consiglieri eletti nelle file della futura maggioranza. Ma va aggiunto che almeno 8 saranno gli assessori che dovranno far subentrare altrettanti consiglieri primi dei non eletti. In ultimo c’è sempre la speranza che la carriera di altri eletti favorisca lo scorrimento di chi è anche secondo o terzo dei non eletti. Insomma vale la pena combattere questa battaglia.    

Votare loro significa votare Legnini? Al di là del giudizio che si può avere per l’Amico Giovanni Legnini, è un prezzo che val la pena pagare se si vuole spingere verso il traguardo le nostre Candidate. Il vostro disgiunto è stato eliminato. È stato un errore. Ogni limite all’espressione della volontà dei Cittadini in materia elettorale è un errore. Ma la legge è questa e va rispettata senza discussioni e senza furbate. Nessuno si faccia ingannare perché rischia di sprecare il proprio voto. 

Chi non volesse votare per una delle Candidate di Miglianico perché ha il cuore che batte in altro quadrante della scheda elettorale, scelga in quel campo chi è vicino a Miglianico sia perché ha qui solidi legami sia perché è vicino territorialmente sia perché ha casomai dimostrato in passato di ricordarsi positivamente Miglianico sia anche perché ha qui amici capaci di sollecitarli a ricordarsi di Miglianico. Chi ha il cuore che batte vicino al portafoglio farà ancora una volta solo i suoi interessi e poi dirà che ha sempre avuto la tessera di quel partito o altre scuse del genere. Potrei fare anche dei nomi, quantomeno nel campo del centro-destra, che so essere meritevoli di un voto dettato da queste ultime condizioni per chi non vuol proprio votare le candidate locali. Non li faccio perché non voglio che qualcuno poi si attacchi a una mia dimenticanza, visto che non conosco tutti i candidati e le loro storie, per attaccare polemica e rovinare lo spirito positivo di questo invito. 

Intanto andiamo a votare e convinciamo chi non vuole andarci.

Poi vincerà il migliore. Deve esser così anche se ciascuno di noi potrà trovarsi dalla parte di chi ha perso. Vincerà il migliore perché vincerà democraticamente la maggioranza del popolo degli elettori. 

La maggioranza vince ma non sempre ha ragione, anche questo è vero.  

Quando si tratta di elezioni la regola è questa: vince la maggioranza numerica. È la regola che disciplina la partecipazione democratica, è una legge di questo Stato, va rispettata sempre. La legge tutela chi prende meno voti e gli garantisce la possibilità di opporsi e dimostrarsi migliore alla prova dei fatti, affinché possa concorrere di nuovo e vincere a sua volta se lo avrà saputo meritare. Questo è lo Stato di diritto, che è superiore anche alla volontà della maggioranza perché stabilisce i limiti nei quali anche chi vince può operare, limiti che nessuno, proprio nessuno può oltrepassare motivando certe forzature con il falso pretesto “il popolo è con noi”. Questo lo dicono i dittatori. E i dittatori vanno abbattuti. Ricordiamoci infine che le maggioranze che escono dalle urne sono sempre minoranze rispetto a tutto il popolo sovrano. Chi vincerà prenderà casomai anche il 40% dei voti. Ma se andranno a votare metà degli abruzzesi sarà il 40% della metà, quindi sempre una minoranza rispetto al totale dei Cittadini Abruzzesi. Chi vincerà dovrà governare ma non deve illudersi di spadroneggiare.

Anche per questo è importante andare a votare. Nella pluralità del voto si riafferma la necessità che ci sia chi governa con solida maggioranza, senza dover fare equilibrismi, trattative e anche vergognosi scaricabarile all’infinito. Si stabilisce nello stesso tempo la necessità insopprimibile che tutti abbiano spazio per partecipare, che tutti possano controllare chi governa, che tutti possano sentirsi rappresentati adeguatamente, così da avere motivo di sentirsi parte viva di una Comunità civile.

Per non pochi motivi a noi interessa di più Miglianico, soprattutto quando i problemi sono quelli più vicini a noi. Altri pensano a Miglianico sotto la luce distorta dei propri interessi. 

Lunedì, purtroppo, da noi la maggioranza dei commenti sarà rivolta non al semplice risultato ottenuto dalle nostre Candidate. Probabilmente molti si preoccuperanno non di quanto detto e di quanto votato in queste elezioni ma a quello che ne potrà essere l’effetto sulle prossime Comunali. I numeri verranno smontati, a volte anche piegati oltre quel che la matematica consente per dar forza alla propria opinione. Si andrà al di là dell’analisi e si sfocerà nei vuoti discorsi da bar dello sport. 

Spero che si tenga conto almeno di un fatto: le cose inevitabilmente evolvono. In cento giorni potrebbe cambiare non poco, pro o contro le posizioni che ci sembrerà di leggere nei numeri che usciranno dalle urne a Miglianico. La coerenza personale e la dignità dei singoli potrebbero essere messe a dura prova da giudizi affrettati. 

Aspetterò più di un giorno per fare un commento. Spero che la mia attesa abbia un motivo in più per arrivare qualche giorno dopo: il fatto che a Miglianico si festeggi una elezione due volte storica, che sarebbe comunque storica indipendentemente dallo schieramento che avrà vinto in Abruzzo.

Viva Miglianico. 

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