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La letterina del sabato 22 dicembre

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 22 Dicembre 2018 11:02
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

vorrei scrivere a Babbo Natale per chiedergli un piccolo dono da fare a più di un personaggio miglianichese: un po’ di chiarezza. Non lo faccio perché non ho mai scritto a Babbo Natale, neppure da bambino. E comunque sarebbe tardi, le Poste non gli farebbero arrivare in tempo la mia lettera. Conviene essere diretti e chiedere a chi può rispondere coi fatti e con le parole. Occorre che certi soggetti, soprattutto quelli diversamente protagonisti di determinate vicende, mettano in campo la chiarezza che serve per capire e per poter giudicare.

 

Il Municipio è stato riedificato lì dov’era, dove doveva essere riedificato, dove è bene che sia per essere centro della vita civile di Miglianico. Quello è il suo posto. È stata riaperta la strada che porta al Santuario di San Pantaleone e che consentirà, spero con la introduzione di qualche senso unico, l’afflusso e il deflusso più ordinato e la fine dei parcheggi iper-selvaggi in centro (ma questo è forse sperare troppo).

È più grande o più piccolo del precedente? Andatelo a misurare, non fidatevi dei chiacchieroni di strada. È sicuramente più basso. Quel che conta e che dovremo valutare è se è sicuro, se è funzionale, se è costato troppo e se per completare l’opera ci è voluto più o meno del previsto. Il Sindaco, quando lo avrà inaugurato avrà vinto più di una scommessa che poi i perdenti non pagheranno per sua fortuna altrimenti passerebbe giorni interi a mangiar pesce in vari e costosi ristoranti della zona.    

Torno al dono della chiarezza che spero venga fatto a chi di dovere.

È ora che il Sindaco cominci a fare chiarezza su tempi, costi e altri accidenti relativi non solo a questa ma anche ad altre opere pubbliche. Lui ha ragione quando si dice convinto che i fatti parlano da soli. Forse non ho tutti i torti se penso che debba usare anche le parole oltre i fatti per far chiarezza.    

È ora che facciano chiarezza Nicola Mincone e i personaggi che lo hanno sostenuto e accompagnato nella opaca e poco simpatica operazione del sedicente Comitato “Salviamo la Piazza Umberto I”. Mi dicono che qualcuno addirittura si schernisca e addirittura nega di esser stato parte di quel gruppetto a dispetto di foto e dichiarazioni pubbliche. È ora che loro, insieme o singolarmente mettano in pubblico le carte che dicevano di avere, che mostrino le firme che dicevano di aver raccolto, che illustrino i progetti e le idee che hanno provato a far credere di aver elaborato ma non hanno mai prodotto, che rendano pubbliche le azioni fatte negli uffici giudiziari, della Procura della Repubblica, della Regione e altrove per ostacolare i lavori del Municipio.

È ora che il dr. Dino De Marco dica la sua su questa vicenda. Il primo progetto di messa in sicurezza sismica e la relativa richiesta di finanziamento furono fatti al tramonto del suo mandato da sindaco. Chiedere alla dr.ssa Catia Giovina Mattioli Stella di dire qualcosa di serio in merito, lo so, sarebbe troppo. Ma lui, almeno lui ora dovrebbe chiarire più di qualcosa.

È ora che chi manovra “l’insieme-che-divide” dica chiaramente a che gioco sta giocando, oltre che a truccare addirittura la tombola. Dopo aver provato a far credere che stava animando la vita locale con una serie di belle promesse e di balordaggini varie, dopo aver occupato il ruolo del sedicente Comitato-dei-tre per un revival di salviamo la piazza, ha preso ad invadere il campo delle opposizioni consiliari liberamente elette dai Miglianichesi attaccando direttamente il Sindaco e l’Amministrazione comunale sena avere un ruolo chiaramente riconoscibile. Nel mentre, con inqualificabile disinvoltura, prova a mettersi in vetrina come organizzatore di un evento a marchio UNICEF quale è il mercatino di Natale. Si dirà, direte: l’importante è fare del bene. No, così no. In ceri casi il bene rischia di venir soffocato dal male che ispira certe intenzioni e svolge i tentacoli del suo retropensiero. 

Faccio la mia parte mettendo in campo un po’ di chiarezza. Non comprerò nulla al locale mercatino di Natale perché la ritengo un’operazione politica che si nasconde dietro il buonismo. Quel mercatino, qui da noi, ripeto, qui da noi, oggi e domani, è organizzato da “Miglianico insieme”, che è un elemento volutamente divisivo per la nostra Comunità. Con l’aggravante che non ha neanche la lealtà, meglio dire il coraggio di dichiararsi opposizione o gruppo alternativo a livello locale.

Se avrò la possibilità - e l’avrò - spiegherò ai responsabili dell’UNICEF che, mentre in ogni altro Comune italiano, la sua iniziativa è di alto livello istituzionale, quindi coinvolge il Comune come ente locale, con il Sindaco di qualunque colore politico sia, qui a Miglianico si sta appoggiando ad un gruppo minoritario, protagonista di azioni divisive. Se poi le Nazioni Unite si son messe a far politica a livello locale la cosa si fa tragicomica. E mi fermo qui.

Voglio salutarvi con un piccolo invito.

Se potete regalate un libro, anche in edizione economica, anche riciclando quello che vi hanno regalato in altre occasioni passate, anche quello che non volete leggere. Ieri un Amico mi ha confessato che non riesce più a leggere. Ha ancora una buona vista ma non può più per altri accidenti. Da grande ed appassionato lettore è stato ed è ancora una fonte inesauribile di informazioni e soprattutto di riflessioni profondissime che hanno reso e rendono indimenticabili i nostri incontri. Oggi, senza dirmelo direttamente, mi ha fatto capire quanto un uomo possa perdere se non può più leggere.

Regalare un libro significa nutrire lo spirito di una persona perché la aiuta a conoscere, a capire e, così, ad avere le energie migliori per essere un uomo libero.

Buona Domenica.