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La letterina del sabato 15 settembre

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 15 Settembre 2018 13:48
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

anche nel nostro piccolo ci deve essere una gola profonda. Solitamente questa figura, a metà tra la spia e il burattinaio, viene evocata in scenari complessi e quindi più ampi di un territorio comunale. Sono gli scenari in cui si intrecciano politica e affari con contorno di personaggi che dal buio emergono quasi fossero veri deus ex-machina. Da noi, al massimo, dovrebbe scatenarsi - si è scatenata - la ricerca dell’anticipazione sulle candidature alle prossime elezioni regionali o sulle possibili collocazioni di singoli soggetti o gruppi. Parlare di prossime elezioni potrebbe trarre in inganno, perché che siano le prossime in senso letterale è certo. Che si voglia intendere per prossime quelle che stanno per arrivare, cioè che sono vicinissime, è ancora da verificare, visto che non ci sono altro che illazioni, proteste (giustificate), aspirazioni, timori, manovre ma nessun atto certo che sia seguito alle dimissioni del governatore D’Alfonso.

 

La gola profonda che deve esserci da qualche parte ha interessi molto più limitati, vicini, per l’appunto, trascurabili se confrontati a quelli regionali, ma evidentemente molto importanti per chi svolge qui questo oscuro ruolo.

Detto più volte e ormai assodato da parte di tutti che siamo in presenza di una confusione di ruoli tra i cartelli gestiti dagli stessi personaggi, cioè salviamo-progetto-insieme, va anche detto che questa confusione potrebbe essere solo apparente, anzi voluta.

Nella normalità di un paese normale la situazione dovrebbe essere questa: Salviamo la Piazza Umberto I dovrebbe aver chiuso dopo aver chiesto scusa per i danni fatti, anche a chi è stato da loro ingannato. Progetto Miglianico, o quel che ne resta, dovrebbe cominciare a fare opposizione in senso vero e con il senso di responsabilità che deve avere ogni oppositore serio, soprattutto quando viene da un’esperienza di maggioranza. Miglianico insieme dovrebbe cominciare a fare quel che ha promesso. Vabbè a promettere si fa subito, ad annunciare cose belle non ci vuol niente, a tritare parole di bell’effetto ora ci vuole ancora meno con la facilità dei copia-incolla garantita dai nuovi strumenti telematici. Comunque questo coacervo di interessi avrebbe dovuto, dovrebbe fare altro che produrre puntatine polemiche ammorbidite falsamente con toni farisaici. Queste uscite provano solo che si vogliono creare momenti di opposizione generica e para-populista, una opposizione preconcetta, ingiustificata per chi ha dichiarato di nascere con l’intento di ascoltare e proporre. Invece si è schierato contro, prima di nascere, ammesso che sia nata e non sia qualcosa di diverso.

Dov’è la gola profonda in questo piccolo e sconsolante scenario circo-scritto dal triangolo salviamo-progetto-insieme? Sta nel continuare a segnalare problemi che nulla hanno a che fare con la normale strategia politico-amministrativa e poco o niente hanno a che fare con una sana opposizione: le frane, le cunette, i pali della luce, accidenti del genere. 

Chi fa opposizione, a meno di un anno dalle prossime elezioni comunali, deve puntare e sparare a ben altra altezza. Invece sembra che il problema sia “chi interviene qui?”, “chi manda la ruspa (di chi?) lì?”, “chi aggiusterà il palo caduto?” e, cosa più illuminante, “chi ha certificato il lavoro fatto male recentemente?”. Che attacco politico è questo? È vero, il Sindaco e la maggioranza rispondono di tutto ma chi ha amministrato e fa l’opposizione sa che il sindaco non ripara, non manda il trattore, soprattutto non certifica la regolare esecuzione dell’opera pubblica. Queste sono incombenze, responsabilità, doveri e ambiti dei dirigenti comunali. Il dubbio quindi è questo: qualcuno sta facendo la guerra a qualcun altro?  Qualcuno sta lanciando precisi segnali a chi era collocato in un modo e ha cambiato posizione o a chi non vuole cambiare posizione? Certo è che in questi ultimi quattro anni c'è il sospetto che alcuni documenti, direttamente o per sola lettura dedicata, siano usciti impropriamente dagli uffici comunali a beneficio di determinati personaggi/gruppi. Ma il sospetto se è vero che uccide più della pistola, non è una prova, non è un fatto. Spesso è aria fritta. Infatti non ne ho mai parlato anche se molti me ne hanno parlato. Anche oggi, in assenza di prove, non ne parlo. 

La segnalazione di ritardi, mancati interventi e, ora, di responsabilità di chi ha certificato per buona un’opera già deperita, il sospetto lo fa nascere a carico di chi potrebbe voler approfittare del momento pre-elettorale, quindi delle acque torbide, per un rendiconto personale o forse non solo personale. Fantasie? Può darsi. Segnali di cose vere e ancora imperscrutabili? Chi può dirlo oggi.

Cosa succederà? Non lo so. 

Mi interessa quel che è successo. Mi sembrava opportuno raccontarvelo perché sempre più spesso la velocità stupida dei social ci sta abitando a dedicare un secondo ad un titolo e nessun tempo ai contenuti, sicché pensiamo di aver capito tutto ma in realtà non abbiamo capito proprio nulla. Questo è grave a livello di singoli per i mille motivi che sappiamo. È un disastro quando genera opinioni e comportamenti a livelli di amministrazione e di governo. 

Se non ci fermiamo al titolo e andiamo a conoscere, per quanto possibile, i contenuti, possiamo scoprire che forse anche nel nostro piccolo c’è una gola profonda o, chissà, ce n’è più di una già in azione che sta scaldando i motori per la primavera prossima immettendo veleni nell’aria della nostra piccola società locale.

Buona Domenica.