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La cura delle cose care

Categoria: Notizie
Pubblicato Martedì, 11 Settembre 2018 08:42
Scritto da Maurizio
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La Festa della Madonna delle Piane è stata l’occasione per ammirare i lavori appena compiuti in quella piccola Chiesetta tanto cara non solo ai Concittadini della omonima contrada. Una appropriata ritinteggiatura, la sistemazione delle luci interne, la collocazione di un incorniciato sull’altare capace di dare risalto al quadro della Vergine col Bambino che attende, come ha anticipato il nostro Parroco, don Gilberto, di avere a sua volta una vera cornice, il risanamento delle parti ammalorate per umidità, anche la riparazione dei gradini di accesso hanno reso molto bella dentro e fuori la Chiesetta posta sulla riva del Foro.

La Parrocchia non trascura dunque i suoi edifici. Ma i lavori da fare sono sempre tanti e quasi sempre hanno costi di una certa importanza.

 

Tra un mesetto potremo finalmente ammirare le nuove porte della Chiesa di San Michele Arcangelo - Santuario di San Pantaleone che daranno sicurezza ma soprattutto dignità e adeguato decoro alla facciata della Chiesa nella quale quasi tutti i Miglianichesi sono stati battezzati e hanno ricevuto i sacramenti.

Occorrono soldi, occorrono offerte, occorrono finanziamenti e, quando possibile, occorrono anche attività professionali e artigianali offerte senza compenso. Occorre che questo si fatto da tutti. Occorrono per realizzare queste opere, per quelle di manutenzione dei nostri edifici sacri, per il loro adeguamento o ampliamento e anche per rendere più confortevoli e fruibili le sale parrocchiali che la Cittadinanza sempre più spesso usa anche quando l’appuntamento non è proprio religioso.

Tutti siamo chiamati a contribuire.

Certo tocca principalmente alla comunità parrocchiale in ogni suo elemento. Ma deve esserci un senso civico elevato e la giusta consapevolezza anche da parte di chi sente che così, soprattutto così per certi versi, la propria Città sarà più bella e accogliente. Avere edifici così importanti in buone condizioni, resi belli, arricchiti casomai di attenzioni di buona cifra artistica, presentabili e ammirabili quando le cerimonie religiose accolgono anche i non praticanti, come accade per matrimoni, battesimi, cresime, funerali, feste importanti etc, significa avere un patrimonio importante, invidiabile e capace di far fare bella figura a Miglianico e quindi ai Miglianichesi.

Per tutto questo e non solo per questo, l’invito a sostenere alcuni lavori nelle nostre chiese locali è rivolto a tutti e tutti dovrebbero rispondere positivamente col massimo della generosità possibile.

Tra i tanti modi di sostenere il decoro di questi edifici ce n’è uno che prima non è stato citato e forse non è stato mai praticato, almeno a Miglianico. È l’occasione per rispondere positivamente alla richiesta di buoni contributi e validi sostegni, unendo all’utile il diletto di una bella giornata in buona compagnia. È stata promossa una bella iniziativa che consiste in un pellegrinaggio inedito: il “Pellegrinaggio a piedi da San Pantaleone Miglianico a San Camillo calcara lungo fiume Foro”.

La prima edizione di questa suggestiva passeggiata è fissata per domenica 23 settembre prossimo, con ritrovo alle ore 6,00 presso la Chiesa di san Pantaleone in località Caramanico di contrada Piane. L’arrivo è previsto per le 12/12,30 a san Camillo alla Calcara. Ovviamente, trattandosi di un pellegrinaggio a modo nostro, non si tratta di attività penitenziale: sono previste una buona colazione alla Madonna delle Piane e un ottimo ristoro con arrosticini e pane e pomodoro innaffiati da una cascata di birra.

Tutto è stato organizzato alla perfezione con la pazienza e la volitiva passione dell’ottimo Graziano Sulpizio, che raccoglierà per ora anche le adesioni.

La quota di iscrizione è di soli 10 € (meglio sarebbe, a partire da 10€); quota di soli 5€ per familiari aggregati. Il ricavato verrà destinato alla realizzazione delle nuove porte che potremo ammirare il giorno della Venuta di San Pantaleone.

Insomma si può fare anche così e anche così si può fare del bene per il proprio paese, mettendoci anche il proprio diletto.