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La letterina del sabato 1 settembre

Care Amiche e cari Amici,

sappiamo tutti che la realtà spesso supera la fantasia. Voglio raccontarvi un piccolo siparietto di vita quotidiana che avrebbe potuto essere invece una scena di un film alla Cetto Laqualunque. Qualche giorno fa in un angolo di un centro abitato vicino al nostro, sono arrivati quasi uno dopo l’altro due automezzi: stessa marca, stesso modello, stesso colore.

 

Uno parcheggia male. Il suo autista scende e sinceramente non seguo il suo spostamento. L’altro automezzo avrebbe fatto ancora peggio perché percorre alcuni metri contromano e si piazza dove assolutamente non si potrebbe. Ma il suo autista non scende, quindi avrebbe teoricamente potuto giustificarsi, si fa per dire, con una sosta momentanea, benché non ortodossa. A seguire arriva a piedi una persona in divisa, che mostra di essere attesa sia dall’autista rimasto alla guida sia dell’altro che infatti ricompare di colpo. Due mezzi diciamo uguali che arrivano alla stessa ora nello stesso posto e i loro autisti che incontrano la persona in divisa concretizza chiaramente un appuntamento: voi non avreste pensato a un accidente non casuale? Invece io ci ho pensato davvero. La folgorazione è durata due secondi. Era chiaro che non ci fosse poi nulla di misterioso. O se c’era, era perfettamente dissimulato. Poche parole tra i tre. Uno si allontana di qualche decina di metri e torna con tre birre. Le distribuisce e ciascuno beve in pochi secondi la sua. Poi la persona in divisa si allontana mentre i due ripartono sui loro automezzi. 

Cosa c’è di strano? Niente. Infatti bere alcolici e mettersi alla guida, anzi bere alcolici restando al posto di guida e guidare subito dopo aver bevuto, è normale. Come è normale che l’unico che ha bevuto la bevanda alcolica ma non ha guidato era però una di quelle persone che chiamiamo tutore della legge, che non avrebbe dovuto bere alcolici e che avrebbe dovuto multare i due autisti senza neppure avere l’ausilio dell’alcol test. 

Deduzione: la legge che proibisce di guidare dopo aver assunto bevande alcoliche non esiste.

Questo forse non è vero in tutta Italia. È vero in quel paesino vicino al nostro.

Nessuna meraviglia e soprattutto nessuna superbia da parte nostra verso i nostri vicini indifferenti alle leggi.

Nel nostro centro cittadino ci sono altri comportamenti che testimoniano l’assenza di certe leggi. Forse non sono mai state trasmesse a Miglianico nell’atto legislativo il nostro è stato dichiarato territorio esente dalla sua applicazione o si tratta di leggi revocate di recente e chi vi scrive è colpevole per il fatto che la legge non ammette ignoranza.

Qui ci sono auto parcheggiate sempre fuori da ogni indicazione e da ogni educazione. Qui si parcheggia sulle strisce pedonali, si lasciano le macchine in ogni posizione possibile, spesso nel bel mezzo di strade e piazza, quasi fossimo nei vecchi saloni automobilistici dove le auto erano esposte appositamente per esser comodamente visibili girandoci intorno. Qui si percorrono sensi unici al contrario con il sorriso sulle labbra. Qui si lascia per giorni l’auto negli spazi riservati alla sosta con orario limitato (zona disco) occupando di fatto una porzione di spazio pubblico senza pagare un soldo di tassa. Qui si parcheggia con indifferente eleganza negli spazi dove campeggiano ben visibili i cartelli di divieto di sosta. 

Evidentemente sono i cartelli stradali che vanno rimossi, così non danno fastidio a chi deve parcheggiare. Il Sindaco non se n’è accorto??! A cosa sta pensando?

Qui non era così. Tramandano gli antichi che ci fu un tempo nel quale la zona disco fu introdotta e consentì la facile, tranquilla, educata rotazione delle auto da parcheggiare con beneficio di tutti, soprattutto di certi esercizi commerciali. Ci fu un tempo nel quale le auto non si lasciavano in divieto di sosta senza essere richiamati. Ci fu un tempo nel quale qualche multa, pochissime in verità, servirono a far da promemoria a chi aveva dimenticato cosa significano i cartelli della segnaletica stradale. 

In quel tempo ci fu chi urlò, chi minacciò (effetti elettorali, ndr.), chi si lamentò. Erano pochi, erano tutti egoisti, erano dotati di senso civico sotto lo zero.

Oggi non sono loro ad aver avuto soddisfazione perché non hanno vinto alcuna battaglia. Anzi, hanno perso due volte, perché i maleducati ed egoisti come loro li hanno superati e perché chi pensava ai propri interessi ha potuto constatare che il parcheggio selvaggio non giova a nessuno. 

Ci sono quelli che gongolano e si godono l’andazzo, questo anche accade oggi a Miglianico. 

Se devono essere loro quelli che rappresentano il Miglianichese medio, è meglio chiudere subito Miglianico. Non c’è futuro degno della nostra storia se il futuro è incarnato da questo pugno di incivili.

Buona Domenica

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