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1937, agli albori del calcio miglianichese

Qui siamo agli inizi del calcio a Miglianico. La foto di questa squadra, meglio, di questo gruppo di appassionati, risale e poco più di ottant’anni fa. Molti, quasi tutti noi abbiamo necessità di chiedere a chi ha almeno settant’anni per sperare di dare un nome a tutti quelli raffigurati in questo vecchio scatto in bianco e nero. Qualcuno riconoscerà un parente, un amico, un volto conosciuto chissà attraverso quale altra vecchia fotografia, difficilmente arriverà a più della metà dei componenti da identificare.

I nomi sono riportati dietro la fotografia ma è bene tenerli ancora non svelati così che, chi vorrà, potrà impegnarsi un poco in questa bella ricerca. 

 

Si può aggiungere una domandina facile-facile. Tra questi calciatori, vestiti tutti in modo diverso, ci sono i fondatori del calcio miglianichese? Vediamo con quanto tempo riusciamo a trovare risposta esatta. 

La cosa da notare subito, invece, è lo scenario nel quale è collocato questo gruppo storico. Non è il campo sportivo che tutti conosciamo o abbiamo conosciuto nelle varie fasi della sua vita, da campo boario/campo sportivo a piccolo stadio quale oggi è.

Il campo da gioco allora, in quel dicembre del 1937, si trovava a “Micavante” (Cagialone), lungo la strada provinciale che dalle Quattro strade viene a Miglianico. Era praticamente a livello del fiume e giocarci, soprattutto in inverno ma anche d’estate, non doveva essere proprio comodo e climaticamente agevole.

A questa realtà che non ho conosciuto direttamente come tanti altri, mi riportano però i racconti di quanti mi hanno narrato delle partite giocate li, su quel campo raggiunto a piedi tagliando per strada comunale Fontanelle, una via breve che c’è, o meglio, ci sarebbe ancora e potrebbe svolgere una discreta funzione soprattutto se si dovessero tracciare percorsi pedonali per i nostri appassionati del podismo amatoriale o per sentieri alternativi alle strade più frequentate.

In quei racconti di partite giocate anche con squadre di città ho sentito una passione che non si può più provare neanche da bambini nel nostro mondo nel quale il calcio è più mediatico che vissuto, un mondo nel quale i ragazzini non prendono botte dalle mamme per aver rotto le scarpe buone giocando a pallone in strada o sulla piazzetta o al campetto, un mondo dove ci si cambia e ci si fa la doccia prima e dopo ogni partitella, un mondo dove nessuno andrebbe a piedi a Micavante per andare a vedere un amico tirare calci ad un pallone, per urlargli gioiosamente il proprio tifo e per cantareOlio, petrolio, benzina minerale, per battere il Miglianico ci vuol la Nazionale”.  

Oggi inoltre ricordiamo una data importante per il calcio italiano: nel 1982 gli Azzurri di Bearzot battendo la Germania 3 a 1 vincevano il Mundial in Spagna: indimenticabile!

           

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