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La letterina del sabato 16 giugno

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 16 Giugno 2018 11:51
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

l’assenza della nostra squadra nazionale ai mondiali di calcio 2018 ci offre l’occasione di vivere pomeriggi e serate senza dover sapere prima chi giocherà mentre si organizza una cena tra amici e senza calcolare a che ora uscire per non perdersi la partita se, come accadrà anche stasera, la nostra attivissima Pro Loco avrà organizzato una serata interessante in piazza. 

Stasera, infatti, alle 20,30 ci sarà il “Karaoke in piazza” con animazione e stand gastronomici. Domani sera, stessa ora, la nostra piazza sarà animata daTutti in piazza per giocare”, una serata dedicata al divertimento dei più piccoli e delle loro famiglie. 

 

Prima che anche i successi di questo fine settimana lo facciano ricordare a tutti, anticipo un grazie grande e gioioso per l’impegno che i dirigenti della nostra Pro Loco, coordinati dal Presidente-ovunque, l’Amico Tommaso Palmitesta, profondono instancabilmente nell’ideare e nel realizzare questi appuntamenti.

La mancanza di passione e di tifo per le serate calcistiche lascia anche lo spazio a bei ricordi.

Il calcio della nostra gioventù era molto meno mediatico di oggi. Sarebbe difficile, anzi, impossibile spiegare ad un ragazzo di questo millennio l’emozione di vivere le partite ascoltando una gracidante radiolina a transistor. Nicolò Carosio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti e gli altri radiocronisti filmavano le partite con la loro inconfondibile voce e noi vedevamo così una cronaca che era in bianco e nero anche nella fantasia di quei pomeriggi transistorizzati.

Il colore del calcio, per noi, era il giallo canarino del Miglianico che giocava in categorie inferiori a quella attuale ma aveva in squadra tutti o quasi tutti ragazzi di Miglianico. Era più facile fare il tifo, sopportare il freddo, rimanere fermi su una piccola zolla di erba per non infangarsi le scarpe, urlare di gioia per un gol o stramaledire coloritamente l’arbitro.

Non tutti sanno e non tutti ricordano che Miglianico, prima di tanti altri Comuni vicini e meno vicini, ebbe una sua squadra di calcio femminile. Fu un piccolo miracolo, di quelli che capitano così nei piccoli paesi o nei quartieri delle metropoli. Un po’ di sana follia, tanta buona volontà, un pizzico di provocazione e tanta passione consentirono il realizzarsi di quella breve ma indimenticata stagione che fu prima sociale e poi sportiva. 

Tra i coraggiosi artefici di quella iniziativa, accompagnata dall’allora Società Sportiva, come si chiamava la “SS Miglianico”, ci fu un personaggio unico, il cav. Elvio Sciarra, in arte Lollògge. Di professione era artigiano dei giochi pirotecnici (“lu sparatore”), per passione era allenatore di calcio. Essendo un appassionato riuscì meglio nei settori giovanili, dove poteva dedicarsi a far giocare i ragazzi piuttosto che ad accontentare i dirigenti. 

Fu lui a allenare e schierare la nostra squadra femminile. Ricordo che pochi credevano fosse possibile far giocare al calcio ragazze e signorine che il pallone non lo avevano mai visto se non sotto il braccio dei fratelli (chi il fratello lo aveva). Lui riuscì nell’impresa e noi vedemmo giocare partite intere da un undici rosa dove, come in ogni squadra puramente dilettantistica, emergevano talenti puri e dosi di solo impegno montato su due belle gambe.

Fu una breve stagione, anche perché di calcio femminile ce n’era poco in giro per poter allestire molto di più. Ma ci fu anche la partita indimenticabile.

Chiamata ad una trasferta amichevole fuori provincia, la squadra di Mister Lollògge, si presentò ad Atri accompagnata da pronostici tutti sfavorevoli. La partita ribaltò le previsioni. Il Miglianico vinse 4 a 1. 

Un paio di giorni dopo Il Tempo d’Abruzzo, con una sua cronaca nella pagina provinciale di Teramo, narrò a tutti gli assenti la sorprendente impresa del nostro undici rosa, segnalando la strepitosa prestazione di una formidabile centrocampista, Gina Di Federico. La campionessa in erba, dopo quell’unica impresa, non calcò mai il terreno del comunale di Miglianico perché dopo quella partita giocata da protagonista assoluta non fu più schierata in squadra. Poco dopo fu la squadra a non essere più schierata. 

La bella parentesi si era chiusa. Nessuno ha saputo riaprirla da allora in poi.

Quando si svolsero questi fatti? Questo non si può dire. Non si può svelare l’età delle donne. Ora alcune sono nella seconda o terza stagione da giovane donna e potrebbero risentirsi. 

Meglio applaudirle ancora oggi per la passione, per quel pizzico di bella follia e di coraggiosa trasgressione che hanno saputo mettere in campo in quella breve ma bellissima stagione di calcio femminile miglianichese.  

Buona Domenica!