Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

La letterina del sabato 19 maggio

Care Amiche e cari Amici,

lo scritto non ha l’immediatezza delle immagini. La sintesi che riesce a dare una buona foto, l’emozione che offre un dipinto richiedono solitamente non poche parole per esser pareggiate nell’efficacia. 

Lo scritto o il parlare (il leggere o l’ascoltare che è esercizio sempre meno praticato) occorrono non poche volte per illustrare le immagini che nella forza della loro sintesi contengono anche i molti rischi di confusione e fraintendimento contenuti nell’immediatezza.

La prima immagine che vi voglio raccontare è quella delle ultime quattro foto pubblicate sul profilo facebook “Salviamo la piazza”, presumibilmente attivato e animato dal sedicente Comitato, rimasto sempre anonimo nella sua interezza, fatti salvi i tre nomi più volte evidenziati anche in sede pubblica. 

Guardandole emergono due elementi, ambedue di una certa gravità.

 

La cosa a mio avviso più grave è l’aver pubblicato almeno due foto che in primo piano non hanno l’oggetto che si voleva narrare, cioè il riedificando Municipio, quanto dei minori molto ben visibili. Non sono un esperto in materia. Nutro però seri dubbi sulla possibilità di restare nella legalità pubblicando volti di minori. Spero di sbagliarmi. Sbagliare è cosa frequente nell’agire delle persone normali. Quelli del sedicente Comitato sono Cittadini eccezionali ma anche loro possono sbagliare. Forse la foga dell’avversione, l’accecamento dell’odio contro altri Concittadini ha fatto commettere loro un errore che non è di stile o di opportunità ma è un tantinello più grave. 

Sarei felicissimo di constatare che si tratta di foto perfettamente in linea con la vigente normativa in materia di protezione dei minori. Oltre ade esserne felice sarei sinceramente sollevato. 

Il fatto altrettanto grave, stavolta solo sul piano politico locale, è contenuto in una delle quattro foto pubblicate da ultime su quella pagina Facebook. Non ha nulla di sconvolgente il suo contenuto. Fa pensare quale sia la sua inquadratura. È stata scattata inequivocabilmente da Palazzo Masci (lu castélle). 

Nulla di grave, direte. 

Beh che un palazzo rarissimamente aperto agli estranei sia stato messo a disposizione per questa speciale sessione fotografica fa pensare a non pochi elementi caratterizzanti le motivazioni che hanno fatto agitare i tre potenti Concittadini individuati come unici elementi riconoscibili di quel Comitato, nato e rimasto ancora anonimo, un record forse per una comunità piccola dove, come si suol dire, si sa tutto di tutti.

C’è un aspetto positivo che l’autore delle foto e il social-postatore non hanno pensato che sarebbe emerso. Le immagini fanno vedere chiaramente che i lavori procedono. Ci sono state chiacchiere, maldicenze di ogni genere, insinuazioni sostenute da vigorose fantasie che annunciavano un lungo e irrimediabile fermo dei lavori. Queste foto testimoniano che il lavoro pubblico, regolarmente progettato, finanziato e appaltato, sta procedendo verso il suo fine più chiaro e trasparente: restituire ai Miglianichesi il loro Municipio. Restano da valutare i costosi ritardi imposti dal sedicente Comitato. Ma di questo vi racconterò nel dettaglio una prossima volta.

L’altra immagine, attesa senza alcuna attesa, è quella del tazebao che fissa la data e il luogo dove avrà ufficialmente inizio la Blitzkrieg (la guerra lampo) che “Miglianico Insieme” si appresta a scatenare contro il Sindaco, Fabio Adezio e l’Amministrazione comunale di “Miglianico Cambia”. L’evento politico-mondano ci sarà il 26 maggio. Tra un anno potrebbe essere la domenica delle votazioni per le Comunali.   

Il primo passo, forse anche i successivi due o tre passi saranno fatti di momenti patinati, senza spigoli, infiocchettati di bei discorsi e di apparente simpatia sparsa a larghe mani. Ci sarà l’inaugurazione della sede, sontuosa e costosa (400€ al mese più le spese?) come si conviene a chi, dall’alto dei suoi palazzi, vuole stupire le masse. Ci saranno appunto le masse, convogliate nel luogo indicato con un capillare e sorridente lavorio di contatti diretti. Ci saranno i volti nuovi indispensabili per far da bella copertina. Ci saranno facce corrugate da decenni di potere non solo politico-amministrativo. Accorreranno ospiti e curiosi o finti tali. Si ascolteranno discorsi molto ben confezionati. Ripeto, potrei scriverlo il discoro inaugurale, tanto è palese sin da ora quel che verrà detto, ma non lo faccio qui. L’ho già sintetizzato in una allegra conviviale familiare, facendo divertire Figlie e Nipoti. Non mancheranno le foto, i selfie, i video, le strette di mano, gli abbracci vistosi e qualche trovata simpatica. Non saranno poche le maschere incollate sui volti di chi ha fatto disinvolte evoluzioni negli spazi della coerenza. 

Segue buffet.

Ci sarà da commentare questo ed altro. Lo sapete, lo so. Lo sappiamo. 

Prima che questo evento arrivi voglio segnalare una vicenda piccola ma significativa. Sono fatti accaduti, apparentemente circoscritti nella loro episodicità, ma che invece sono stati tra i momenti prodromici della presentazione di questa invencible armada. 

Vi racconto gli antefatti di quello che sarà lo sviluppo dei fatti e del racconto che ne andremo facendo. 

Il tiolo è: L’insieme che divide.

Nella strategia di avvicinamento a questi giorni, i sottili e spietati ideologi hanno progettato quello che per loro è l’accerchiamento dell’attuale maggioranza consiliare. 

In questa Letterina, dicevo, parlo del caso più strano forse, certamente il meno comprensibile per molti. È la divisione, testardamente inseguita e ottenuta, di un’entità a suo modo piccola e, a parere di molti di voi, certamente insignificante: cioè il Gruppo Walking dell’ASD ADES di Miglianico. 

La manovra sembrava inconcepibile e lo è. 

Neppure nei tempi della contrapposizione più forte tra DC e PCI, quando c’era la guerra fredda e non solo una generica diversità di idee, è stato perpetrato un atto così forte. Un gruppo di Cittadine e Cittadini che si sono messi a far una cosa buona per la salute, valida per la socializzazione, bella per l’immagine di Miglianico e assolutamente senza peso politico ha accolto l’invito del ASD ADES e ha cominciato a vedersi per camminare insieme (insieme vero). Nulla più e nulla meno che camminare una sera ogni tanto. 

Piccoli personalismi, microscopiche diversità di vedute, capricci più che pretesti ma nulla che c’entri con lo sport hanno cominciato a scalfire questo bel gruppetto. Prima che ci fosse la spaccatura, una sorta di cacciata di una parte per volontà dell’altra parte, contemplata senza nulla fare se non spalleggiata dal Presidente dell’ADES, l’Amico Giulio Orlandi, c’è stato un evento che non pochi hanno notato. Il pomeriggio di Venerdì Santo si è presentato in Chiesa un gruppetto di Cittadini con la tuta dell’ADES. Erano lì per portare la Croce del Cireneo alla Processione. Nulla di male, nulla di strano, direte. Sì, se non fosse che gli altri non sapevano nulla. Sì, se non fosse che anche chi non sapeva proprio nulla ha capito subito che una abile regia aveva combinato il tutto. 

Prove? Non occorrono. 

Non sto accusando nessuno perché partecipare a una processione è cosa buona e non merita accuse. Tutt’altro. Sarei amareggiato se ci fossero le prove di una manovra divisiva cinicamente attuata senza lo scrupolo di strumentalizzare una processione e addirittura la Croce.   

Posso dire con rammarico che sicuramente questo gesto lodevole, attuato in un momento eminentemente penitenziale, non ha portato ad un gesto di pace tra i due gruppi. Infatti poco dopo c’è stata la divisione senza alcuna possibilità di conciliazione. La composizione degli animi e delle piccole visioni personali poteva/doveva essere fatta testardamente, come testarda è l’Amicizia, dai vertici dell’ASD ADES. Hanno una risorsa impareggiabile e potevano utilizzarla in caso estremo. Avrebbero potuto chiamare Roberto Terenzio, che l’ADES l’ha fondata e portata avanti con capacità ed equilibrio. Per questo è meritatamente Cittadino onorario di Miglianico. 

Ora ci sono due gruppi separati che si vedono per fare walking. Li ha divisi qualcuno che fa lo stratega politico, o pensa di esserlo. 

Non è bello o forse sì, è meglio così. Vedremo e commenteremo.

Poi, il 1° maggio, uno dei due gruppi, quello che ha portato la Croce, ha organizzato una piccola manifestazione lungo il Foro. Ero fuori Miglianico non ho assistito.

Mi hanno detto che l’hanno chiamata “Camminiamo insieme”. Che caso!

Alla inaugurazione di cui sopra forse ci saranno un po’ dei protagonisti di questa piccola ma significativa vicenda. 

Molto probabilmente ci saranno i registi di quella operazione a sorpresa.

Sicuramente ci saranno i moderni alchimisti, i maghi dell’insieme che divide.

Buona Domenica.

     

Joomla templates by a4joomla