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La letterina del sabato 3 febbraio

 

Care Amiche e cari Amici,

dopo la festa antichissima, cosiddetta della Candelora, più propriamente della Presentazione di Gesù al Tempio, luce dei Popoli, oggi, durante la Santa Messa delle 16,30, potremo pregare per San Biagio e ricevere, con la sua intercessione, la benedizione della gola. Sarà utile, soprattutto in tempi di un’influenza come quella di questo inverno, che non lesina complicanze. Ma non solo, come dirò.

La settimana prossima potremo invece festeggiare di nuovo la democrazia in una delle sue manifestazioni più belle, quella della trasparenza e della informazione diretta. 

 

Poco più in là avremo poi ancora una festa della democrazia in una delle sue forme più alte: le elezioni politiche generali per il rinnovo di Camera e Senato. Ci dobbiamo augurare una bella campagna elettorale e una grande partecipazione degli elettori al voto, nonostante tutto.

Torno alla nostra Miglianico.   

L’Amministrazione comunale ha annunciato che, anche quest’anno, farà il giro di incontri con i Cittadini. Lo farà, come al solito, invitandoci a quattro appuntamenti che coprono sostanzialmente tutto il territorio e che si terranno tutti con inizio alle 20,30. Si comincia l’8 febbraio a Piane San Pantaleone presso il Circolo Willow, il 9 sarà la volta del Centro abitato nella sala civica, la settimana successiva un incontro il 15 al Ristorante “Il Casolare” per chiudere il 16 a Cerreto nei locali del bar che si trova nell’area di servizio ERG in località Piattelli.

Detto e ridetto - ma va ridetto perché è giusto - che solo dal 2015 si fanno questi incontri a Miglianico, perché prima non si facevano, va fatta una considerazione importante affiancata a riflessioni e auspici.

Questi incontri sono opportuni e utili perché consentono al Sindaco e ai suoi collaboratori di illustrare le cose fatte, i progetti avviati, le idee in campo per il futuro. Diciamola tutta. Nessuno può dire che non sa cosa si sta facendo, come e perché. Nessuno ha potuto e può avere sospetti su appalti, costi e finanziamenti delle opere o su procedure e sviluppi delle altre iniziative amministrative. Pensiamo per un attimo a come son venute fuori, liste e coalizioni per le prossime elezioni politiche, senza che nessuno abbia saputo, soprattutto capito nulla. Qui almeno sappiamo, possiamo approfondire, capire con calma e per tempo. 

Essere d’accordo sui contenuti è un fatto personale, di gruppo, di schieramento. Ma chi non è d’accordo può esserlo usando ogni altro pretesto ma non quello che non sapeva.     

Questi incontri sono ancora più opportuni e utili perché non c’è l’ufficialità protocollare dei consigli comunali né ci sono quei limiti che regolano le campagne elettorali e che son fatti per contenere le tensioni e le tentazioni che in quelle settimane di confronto sono inevitabili. 

In questi incontri pubblici con l’amministrazione comunale c’è il tempo, lo spazio, la tranquillità, soprattutto c’è la libertà di poter dire la propria, ovviamente su quel che è pertinente, cioè le attività amministrative passate, quelle in corso e quelle prossime future. 

La politica non offre più questi spazi e questa libertà. Bisogna approfittarne. Chi ha da dire qualcosa lo dica, lo faccia a modo suo, senza preoccuparsi di altro se non di usare un po’ di buona educazione, quella buona creanza necessaria per mantenere sereni i rapporti umani.

Questo è forse, anzi sicuramente il momento per potersi affacciare in modo trasparente, chiaro e anche efficace all’attenzione del pubblico se si aspira a far qualcosa a livello di responsabilità comunale.

Chi si sta preparando a diventare competitore dell’amministrazione uscente, candidandosi nella prossima campagna elettorale per le Comunali, prevista per la primavera 2019, ma che sarà operativa già qualche mese prima, quindi tra un annetto scarso, può e deve mettersi alla prova. Lo può, forse lo deve fare proprio a partire da questi momenti di partecipazione popolare senza vincoli.

Chi pensa di fare il colpaccio con una sorpresa dell’ultimo minuto forse stavolta sbaglia, proprio perché questi incontri ci sono e ci sono stati come non mai.

Se uno ha argomenti per contestare l’operato amministrativo del Sindaco Fabio Adezio e della maggioranza targata “Miglianico Cambia”, può cominciare a tirarli fuori e a metterli sotto l’attenzione dei Cittadini. 

Sono ormai quattro anni che l’attuale Amministrazione comunale gestisce la cosa pubblica. Se uno è contro lo sa già. Non è che lo scopre di colpo a gennaio o a marzo del 2019. O no?

Chi pensa di essere presentabile come migliore in assoluto o più onesto o più capace o più simpatico o semplicemente più interessato rispetto a chi amministra oggi, sarà già convinto di questo. Non avrà vergogna né troppa cautela nel dichiararsi pronto a subentrare alla guida del Comune, chiedendo il consenso dei Miglianichesi.

Se lo fa ora e da ora in poi, dà la possibilità ai Miglianichesi di farsi un’idea con più calma e con il tempo più ampio e tranquillo per valutare tutte le cose e le rispettive opinioni. Se non lo fa forse qualcosa non va dalle sue parti.

Si dice che è in fase avanzata di allestimento la lista che alcuni vecchi amministratori, cioè i miei Amici, Nicola Mincone e Dino De Marco, stanno preparando con grande cura. Eh, loro la sanno lunga: in due hanno cumulato oltre mezzo secolo di occupazione delle più importanti poltrone comunali!  

Se è vero che stanno completando l’operazione è tempo di vedere almeno qualcosa. Se c'è veramente pronto ai box l’operatore (non necessariamente al maschile) del diritto che sarà candidato sindaco, se ci sono i giovani-vecchi professionisti con annosi calli da poltrona comunale, se ci sono le irresistibili new-entry di varia origine è giunto per loro il momento di alzarsi e dire qualcosa. 

Se lo fanno dopo, almeno personalmente, farò fatica a credere alla loro buona fede, che pure non si nega a nessuno. 

Se ci sono questi Concittadini, disposti a metter la faccia per rendere presentabile una compagine generata e gestita da quel vecchio gruppo, avranno già indossata la disinvoltura per manifestarsi in pubblico. E poi, dire in pubblico non è cosa allarmante per la ritrosia personale perché siamo una Comunità non grande e in un qualche modo ci conosciamo un po’ tutti. Quindi si tratta solo di rompere il ghiaccio.

Per loro, sia per chi crede sia per chi non crede, la benedizione della gola di oggi pomeriggio potrebbe essere utile in quest’anno di riscaldamento.

Se funziona avranno anche un altro 3 febbraio, un altro San Biagio. 

Sempre che i loro tarallucci escano tutti col buco.

 

Buona Domenica!  

 

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