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Un piccolo capolavoro civico e politico: la cerimonia del Battesimo civico e del “Grazie” agli ex-amministratori

 

È stato un piccolo capolavoro civico e anche politico quello realizzato ieri pomeriggio dal Sindaco, Fabio Adezio, e dalla sua squadra.
Tra i tanti protagonisti dell’evento-capolavoro anche due assenti. Chi? I soliti due.
L’occasione è stata quella del “Battesimo civico”, alla sua terza edizione, momento nel quale ai neo-diciottenni di Miglianico viene consegnata la Costituzione Italiana come simbolo del loro ingresso nella fase di responsabilità civica e politica. Insieme a questo evento, da sé stesso molto importante e molto significativo, il Sindaco ha voluto unire quello della gratitudine verso tutti coloro che sono stati sindaci, assessori e consiglieri comunali nella storia repubblicana della nostra Miglianico.

È la prima volta, a Miglianico e non solo a Miglianico, che un Sindaco chiama tutti quelli che lo hanno preceduto e dice loro “Grazie” per quello che hanno fatto, poco o molto che fosse; “Grazie” per aver dato tempo e passione alla cosa pubblica; “Grazie” per aver contribuito al progresso della nostra Comunità.
Il Sindaco, Fabio Adezio, lo ha fatto. Ha fatto bene. Ha fatto benissimo.
Questa è la parte civica del capolavoro che ha realizzato. Tra l’altro non ha voluto fare il primo attore, il mattatore della serata.

La prolusione storica sui settant’anni dalla firma della Costituzione, avvenuta il 27 dicembre 1947, è stata svolta in modo brillante dal prof. Antonello Antonelli, Presidente della Commissione per la promozione della cultura. Un autorevole intervento, che necessita di una rilettura, è venuto poi dal Sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli. A consegnare i libretti ai ragazzi presenti c’è stato anche il Comandante della Stazione dei Carabinieri, una figura la cui naturale simpatia emerge spontanea dall’impeccabile rigore della divisa.
A dare un incoraggiamento ai nostri giovani e non solo a loro è intervenuto Dario Cataldo, limpido campione del ciclismo, al quale il Comune ha voluto dare un riconoscimento di affetto e di gratitudine per aver portato il nome di Miglianico sulle strade e sui più importanti traguardi del mondo. Dario Cataldo ha rivolto parole davvero molto belle e piene di pathos ai neo-diciottenni presenti in sala. Ha detto che bisogna seguire le proprie passioni e i propri sogni ma che per riuscire bisogna mettere il 110% di impegno.
A questo punto la serata aveva già assunto tutti gli elementi per esser ricordata come storica.
Quest’anno però c’è stato di più. Il Sindaco, che ha ricordato in un unico “Grazie” tutti coloro che non ci sono più, ha consegnato agli ex amministratori comunali presenti un riconoscimento, poca cosa dal punto di vista materiale, una targa agli ex-sindaci e un attestato a tutti gli altri, molto dal punto di vista simbolico. Per farlo ha chiamato vicino a sé non i singoli in ordine alfabetico o di importanza, ma li ha riuniti in gruppi distinti dalle diverse sindacature. Il primo appello è stato emozionante. Toccava al 1970, al sindaco avv. Giuseppe Ciavolich, assente giustificato che, da gran signore qual è, ha voluto delicatamente e correttamente avvisare il Sindaco della sua assenza decisa all’ultimo momento per motivi precauzionali di salute. Tra gli invitati di quell’epoca non è potuto essere presente Remo Firmani "che - ha detto il Sindaco con una certa commozione - ha ricevuto l’invito ma non ha fatto in tempo e ora ci guarda da lassù". Il primo premiato è stato lui, comunque. A ritirare il premio e ad ascoltare l’applauso della sala c’è stata la figlia Sandra.
È stata poi la volta di Renato Ricci e di chi ha amministrato tra il 1976 e il 1985, quando lui è stato Sindaco e quando Miglianico ha avuto la prima donna consigliere comunale e il primo vice-sindaco donna, la professoressa Franca Di Carlo che ha voluto essere felicemente presente all’evento.
Dopo le poche ma belle parole di ringraziamento di Renato Ricci, è stata la volta del gruppo di amministratori attivi tra il 1985 e il 1993, quando è stato Sindaco Mario Amicone. Anch’egli ha accettato di dire qualche parola e ha colto l’occasione per condividere con i presenti alcune riflessioni sulla sua esperienza di amministratore a vari livelli.
Quando il Sindaco ha chiamato gli amministratori del periodo 1993/2004 si sono alzati ex assessori ed ex consiglieri ma non il sindaco del tempo, Nicola Mincone, assente non giustificato, da quanto si è capito. Per quel gruppo il saluto è stato portato argutamente e con grande simpatia dal dr. Fernando De Felice.
Ovviamente quando il Sindaco ha chiamato quelli del decennio 2004/2014 c’è stata l’assenza del sindaco di quel periodo, il dr. Dino De Marco. Parole molto interessanti le ha rivolte a nome degli altri l’ing. Pino Timperio.
Il Sindaco ha annunciato che chiamerà gli ex-amministratori a un confronto periodico, ogni tre o sei mesi "per avere consigli, così commetteremo meno errori, perché ho verificato che aver dedicato il tempo di una chiacchierata prima di certe decisioni ha evitato quei piccoli errori commessi invece quando la fretta non mi hanno fatto fermare a riflettere insieme a chi aveva più esperienza di me".
Alla fine tutto si è chiuso con un sobrio ma gioioso brindisi al nuovo anno.
I commenti sono stati quasi tutti rivolti alle assenze apparse ingiustificate, effettivamente ingiustificate. Se i due avessero giustificato la propria assenza il Sindaco avrebbe dovuto darne comunicazione. Non lo ha fatto, vuol dire che quelle due assenze erano non giustificate. Delle due l’una: o il Sindaco aveva avuto le loro giustificazioni e volutamente non le ha riferite sicché è stato scorretto o le giustificazioni non son state né inviate dai due né ricevute dal Sindaco sicché i nostri due hanno fatto una brutta figura.
Restando alla cronaca, gli ex-sindaci Mincone e De Marco hanno fatto una figura non bella. Non solo. La mancanza di rispetto verso il Sindaco in carica è cosa non trascurabile. La mancanza di rispetto istituzionale è cosa alquanto grave. Si può essere maldisposti politicamente, anzi, personalmente verso il Sindaco ma non si marca questo sentimento con un’assenza imbarazzante e molto poco educata. Quando non si vuole andare non si va. Si possono nascondere i veri motivi dietro asciutte giustificazioni che nessuno va a contestare anche se le riconosce come non vere. Ma le giustificazioni vanno inviate, meglio ancora se anticipate e fatte conoscere ad altri.
Ad aggravare la posizione degli assenti ingiustificati c’è stata la signorilità di chi come l’avv. Giuseppe Ciavolich, ha contattato personalmente il Sindaco comunicandogli i motivi della sua assenza dopo aver annunciato l’intenzione di voler partecipare.
Tra l’altro esser lì nulla avrebbe dato di lustro o di importanza all’odiato Sindaco in carica mentre avrebbe concesso un’occasione di visibilità e di onore ai due ex-sindaci assenti i quali, se fossero stati lì, avrebbero addirittura potuto parlare liberamente.
Certo, avrebbero dovuto farsi uscire dal gargarozzo un grazie o qualcosa del genere. Ma, alla fine, avrebbero avuto gli applausi di tutti e si ritroverebbero al centro di foto nelle quali avrebbero potuto rivedere per tanti anni ancora sorrisi sereni di vecchi compagni di avventura, comunque un bel ricordo da conservare.
Non hanno considerato neppure, loro e chi li ha consigliati, che la decisione di non esserci ha reso perfetto il capolavoro del Sindaco, Fabio Adezio, che aveva lavorato per una serata molto bella ma non poteva sperare che di ritrovarsi con un capolavoro compiuto quale è stato.

 

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