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La letterina del sabato 16 dicembre

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 16 Dicembre 2017 15:43
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

sono preoccupato e divertito.

È passato un intero fine settimana di feste, quello tra venerdì 8 e domenica 10 dicembre e “Progetto Miglianico”, o quel che ne resta non ha tirato fuori il suo atteso manifesto. La furbatina di pubblicare un qualcosa per poterla avere visibile per più giorni di presunta attenzione popolare è stata spesso seguita negli ultimi anni dai nostri “progettisti”. In verità non hanno azzeccato neanche un contenuto. Ma ci hanno provato sempre o quasi, al ritmo di una festa-un manifesto. 

Azzardo un’ipotesi. Forse stanno aspettando la settimana di Natale per ottimizzare i costi di stampa e di affissione. Tra pochi giorni lo sapremo. 

 

O, ma non è un’ipotesi, nel passato fine settimana, quello dell’Immacolata, non hanno avuto la spudoratezza di dir qualcosa, visto che eravamo inondati di opere dell’Amministrazione comunale in fase di inaugurazione o di svolgimento o di avvio.

Chi invece non ha dismesso la furbata del messaggio buttato là, quasi per caso, è il mio Amico Nicola Mincone. Dopo un letargo dovuto al mancato maturare di certe cose che dirò, si è riaffacciato con una delle sue dichiarazioni stucchevoli. In verità, fingendo di aver solo constatato che i lavori del Municipio stavano effettivamente progredendo, aveva messo lì una delle cose nel suo stile, del genere "è stata un’occasione mancata…". Poteva sembrare un atto di resa, non accettata ma sempre resa. Invece è venuto fuori il vero spirito del sedicente “Comitato salviamo la Piazza Umberto I, quello perfido e anti-Miglianichese oltre che anti-Sindaco. Il post parla di muri che sembrano sorgere fuori misura. Mette foto che non confermano quella malevola interpretazione, anzi sembrano dimostrare l’esatto contrario. Ma chiude con una di quelle domande inqualificabili "Come può accadere tutto questo?". Accade semplicemente che un progetto pubblico, appaltato da un Ente locale si va realizzando secondo progetto. Difficile che si espanda, anche se qualche anno fa il cemento sul solaio della Sala Civica è lievitato di moltissimi centimetri ma Nicola Mincone era girato dall’altra parte. Probabilmente questo messaggio serve solo ad annunciare il prossimo esposto, che non faranno quelli del sedicente Comitato, ma che a quello strano gruppuscolo non arriverebbe né inatteso né sgradito. Sarebbe l’ultimo dei passaggi che mi furono annunciati quattordici mesi fa attorno al tavolo di una bella conviviale a Ortona. L’annuncio è stato tradotto, fatto proprio, qualche settimana, fa da un potente signorotto locale con uno scultoreo "...non vi faranno alzare neanche un muro perché non ci sono le distanze".  Non si era ancora cominciato a far le fondazioni. Come poteva parlare di mancanza di distanze?

Insomma, penso che, se non è ancora arrivato, sta per arrivare l’esposto tenuto nel cassetto e finalizzato non a tutelare le distanze né a verificare la correttezza delle perimetrazioni della realizzazione ma solo per ostacolare l’opera con tutti i secondi e terzi fini che sappiamo. 

Poi si è aggiunto, non a caso, quello che sembrava un annuncio e si è tramutato in un piccolo mistero per coloro che passano o stazionano in piazza: la sera del 7 dicembre, prima che si accendesse l’albero di Natale della nostra Comunità sulla piazzetta Gian Gabriele Valignani, si sono magicamente accese le luci che hanno illuminato il retro di Palazzo Masci. Come l’anno scorso. Stavolta però non sono rimaste accese per molto. Forse chi gestisce l’interruttore che accende quei fari esterni al palazzo non sempre è presente all’ora del tramonto.

C’è da preoccuparsi?

No. Le cose a Miglianico vanno così.

La vera novità, notata da alcuni nella sua apparenza, da pochi nella sua sostanza, è venuta dal mio Amico, Luciano D’Alfonso, Governatore della nostra Regione. Con buona cortesia istituzionale è venuto a inaugurare il Palazzetto dello Sport attiguo al Campo Sportivo “F.lli Ciavatta”. Non c’ero e ho potuto vedere qualche giorno dopo il video relativo alla sua visita. Ha preso la parola e ha detto innanzitutto una cosa che ha fatto definitiva chiarezza su una polemica brutale, maleducata, molto maligna e per niente leale. Fu generata e alimentata per non pochi giorni da un comportamento ai limiti della legalità da parte di chi, prima era andato in Regione per far togliere il finanziamento destinato ai nostri impianti sportivi, poi aveva accusato pubblicamente, nella Sala Civica, il Sindaco, Fabio Adezio, di aver stravolto illegittimamente il progetto e la destinazione di quei fondi e poi di aver mentito. Il Sindaco sfidò in quella sede Nicola Mincone a provare la sua accusa. Nicola Mincone non lo ha mai fatto. Luciano D’Alfonso ha raccontato come sono andate le cose, dando ragione al Sindaco Fabio Adezio. Evidentemente Nicola Mincone aveva torto allora. Ha torto ora che le opere hanno dimostrato la bontà di quanto annunciato e spiegato fin nel dettaglio dal Sindaco.

La seconda cosa contenuta nel discorso di D’Alfonso è stata notata solo per la forte suggestione datagli dall’oratore. È stato l’elogio sperticato che ha fatto del nostro Sindaco, annunciando una sua chiamata ad un prestigioso incarico regionale di supporto alle attività di grande progettazione della Giunta Regionale. Bene. Non ci credo ma lo spero. Fabio è bravo. Lo va dimostrando non da ora. Lo hanno notato in molti, anche Luciano D’Alfonso, evidentemente.

Spero che l’ammaliante discorso del mio Amico Governatore non miri, invece, a tirare il nostro Sindaco dentro la imminente partita elettorale, investendolo di uno di quei ruoli che a Luciano D’Alfonso piacciono molto, che affascinano i suoi interlocutori ma che li lasciano poi con più di un dispiacere. 

Il Sindaco di Miglianico è persona intelligente, preparata e onesta. Che poi io gli voglia bene è un fatto che nulla conta in questa valutazione che è la più oggettiva possibile.

L’avventura politica, la scommessa della candidatura o lo strapazzo servile del supporto ad una candidatura di altro personaggio è un’avventura che potrebbe sapere di azzardo: da un lato un successo trainante, dall’altro il rapido disfacimento della bella esperienza in corso a livello amministrativo. 

Certo, va considerato lo spirito di servizio che si deve dare, senza riserve personali, quando esso viene chiesto dalla propria Comunità. Va pesato anche il possibile beneficio che la stessa Comunità potrebbe ottenere da un passo avanti dei propri amministratori nello scacchiere del potere locale, regionale o nazionale. Va naturalmente considerata la legittima ambizione che ciascuno può/deve nutrire quando verifica di essere più bravo, tenace e onesto di altri suoi pari grado o anche più affermati tra i politici. Poi c’è il calcolo possibile, per quanto possibile, sull’alea della scommessa. 

Detto tutto questo e anche quello che non ho detto, resta il fatto che probabilmente si va verso una legislatura di breve durata. Essa però determinerà la prospettiva della prossima legislatura regionale che inizierà insieme a quella comunale nel 2019. Nessuno oggi può dire chi vincerà le prossime politiche e le prossime regionali. 

Tutti possono serenamente ammettere che “Miglianico Cambia” avrebbe difficoltà non trascurabili nel sapersi e nel vedersi marchiata come parte dello scontro politico prossimo venturo.

Sono sicuro che nulla verrà fatto senza seguire il metodo della condivisione interna a quel gruppo e con la Cittadinanza. Se così sarà, dirò la mia, come tutti voi.

Se così non sarà, potrò dire la mia votando alle prossime elezioni: il massimo consentito, che non è poco, anzi. Non è poco come dovere. Conterà per quel che conterà un voto in quella tornata elettorale.

Mentre questi dubbi vanno pesati, mentre stanno per ricicciare le cattiverie del sedicente comitato che è contro il Municipio dei Miglianichesi e in attesa che “Progetto Miglianico” trovi una qualche festa in calendario per farsi vivo nuovamente, sta arrivando Natale.

Per gli Auguri avremo tempo la prossima settimana. 

Ci sarà una letterina per Natale, credo. 

Non sono sicuro che riesca ad essere una semplice letterina di Natale. 

Vedremo.

Buona Domenica