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La letterina del sabato 2 dicembre

Care Amiche e cari Amici,

il piccolo mistero non svelato la settimana scorsa resterà tale anche questa settimana. Pur se interessante per non pochi aspetti, si tratta di cosa poco affascinante, quindi non c’è nessun male a farla attendere ancora un po’.

L’accensione dell’albero di Natale in piazza, che credo ci sarà giovedì prossimo, 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata Concezione, aprirà anche da noi ufficialmente il periodo delle feste natalizie che speriamo siano giorni di pace e di serenità per tutti.   

Ma oggi è già festa a Miglianico.

 

Come preannunciato nella Letterina di sabato scorso, nel pomeriggio, alle 17,00, ci sarà la inaugurazione del nuovo Palazzetto dello sport, il PalaMiglianico, come è stato denominato nei manifesti che ne annunciano l’apertura ufficiale con tanto di partita tra Miglianico e Pescara calcio.  Si poteva far festa in altro modo? Non lo so. 

Anche se riguarda più direttamente lo sport, si tratta di vera festa. Comunque è pur sempre di un evento degno di attenzione per il suo valore civico e per la sua valenza storica. Opere nuove, importanti, capaci di cambiare ritmi e abitudini fornendo servizi migliori sono cose che avevamo un po’ dimenticato. Le inaugurazioni lontane dalle elezioni si possono vivere in gioiosa unità di popolo perché sono occasioni molto belle. Poi ciascuno avrà il tempo e il modo di riposizionarsi e di fare critiche più o meno costruttive.

A proposito di critiche, questa breve Letterina vuol dare un contributo nel sostenere l’indicazione che molti condividiamo e cioè che le critiche, anche le più aspre, debbano essere sostenute, quando è possibile, da proposte ritenute migliorative sia che si tratti di piccoli e grandi consigli sia che si tratti di idee decisamente alternative.

A me sta a cuore, da tanto tempo e con una costanza che mi riconosco e mi dovrebbe essere riconosciuta da tutti voi, il valore del cittadino-pedone rispetto alla prepotenza a volte pericolosa delle auto. Su questo spazio di libertà l’introduzione e il mantenimento del sistema di controllo del traffico con autovelox sono state motivatamente criticate per la poca o nessuna efficacia in termini di effettiva sicurezza. Sono in schiacciante minoranza e non me ne faccio un cruccio. Mi spiace, anzi, trovare solidarietà, occasionale e interessata, da parte di chi prende qualche multa sulle nostre strade ad opera del diabolico strumento. Ho lanciato e sostenuto l’idea di realizzare i marciapiedi lungo la strada che attraversa la Contrada di Piane San Pantaleone e non solo in quella contrada, ma anche nelle altre, a cominciare dal tratto di Provinciale che passa davanti alla Chiesa di Sant’Antonio a Cerreto, al tratto di Statale in località Ciaffante o dovunque vi siano più abitazioni ravvicinate lungo strade ad intenso traffico extra-urbano. Ho ripetutamente perorato la causa della introduzione di sensi unici, dissuasori, ostacoli a tutela dei marciapiedi invasi dalle auto e delimitazioni di fasce pedonalizzate in particolare lungo il tratto di via Roma che, con la genialata del porfido, è stata privata anche dei pochi centimetri di marciapiedi sempre esistiti. 

Il motivo di questa insistente battaglia è la convinzione che l’essere umano come Cittadino e nella sua socialità, deve sempre contare di più, molto di più, dell’Automobile e del suo uso e abuso.  

Cordialmente, ma molto fermamente, il Sindaco mi ha detto che lungo via Roma quel che ho proposto non si farà. Mi ha spiegato i motivi tecnici e le motivazioni finanziarie. Non dubito di quanto mi ha detto. Però, siccome manca ancora, sul piano documentale, una proposta ufficiale che venga superata da una risposta negativa ufficiale, torno tranquillamente ad insistere con una proposta di quelle alle quali si può dire di no ma non con tutta la ragione del mondo.

Propongo di attuare una fase sperimentale di delimitazione di almeno alcuni tratti pedonali lungo via Roma, dalla piazza fino all’incrocio con via Dante Alighieri. Lo si può fare facilmente, a bassissimo costo e anche con un gradevole effetto paesaggistico. L’Amministrazione comunale potrebbe/dovrebbe sistemare vasi con piccoli alberi addobbati in occasione di questa festività natalizie. I vasi, acquistabili o anche presi in comodato da ditte locali sempre attente e generose, potrebbero ospitare alberi forniti gratuitamente dalla Forestale, quindi ricollocabili poi in terreni di crescita naturale dopo l’Epifania. Gli addobbi potrebbero essere fatti sia da lavoretti realizzati dalle nostre scolaresche, sia da semplici festoni e catene di luci dal costo davvero modesto. Il risultato sarebbe innanzitutto un gradevole colpo d’occhio sulla nostra via principale comunque adornata a festa e si accompagnerebbe al sevizio civico di una verifica su quanto disagio o su quanto beneficio comporti la delimitazione di quelle fasce per i pedoni. Sarebbe anche l’occasione di vedere come i parametri di legge (quelli che usano tutti gli altri Comuni possono andar bene anche per noi, ndr.) consentono di allocare elementi che dividano la carreggiata riservata alle auto dallo spazio riservato agli esseri umani. Trattandosi di un’eccezione, come lo è una chiusura al traffico in varie occasioni o la sistemazione degli stand della Pro Loco in altre occasioni, si potrebbe anche forzare l’esatta e pedissequa applicazione di certe misure per vedere come va. Alberi di Natale, tappeti rossi, addobbi e altre chincaglierie sono presenti in moltissimi Comuni d’Italia anche sacrificando un pochettino il transito automobilistico. Nessuno ha denunciato mai un Sindaco per questo. Possiamo farlo anche a Miglianico. O no?

Dopo l’8 gennaio ciascuno si sarà fatto un’idea, ascoltando sia gli accidenti di commercianti (comunque già avversi) e di automobilisti egoisti sia i commenti favorevoli di chi avrà gradito un po’ di tranquillità pedonale o, forse,  soltanto questa novità negli addobbi pubblici per le feste natalizie.

Dite che insisto troppo su una cosa che può sembrare una fissazione mentre a moltissimi o non interessa per niente o addirittura ritengono controproducente? Sarà...

Gutta cavat lapidem.

Buona Domenica.   

 

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