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La letterina del sabato 22 luglio

Care Amiche e Cari Amici,

la speranza di poter ragionare con calma su uno o due argomenti soltanto viene vanificata da eventi che sopraggiungono e che impongono di avere un proprio spazio su questa Letterina. Non è un fatto negativo, anzi. La vivacità è bella, anche se a volte è segnata un po’ troppo dalla esuberanza di frequentatori di social che sembrano dedicare la maggior parte del proprio tempo pensando di scrivere cose di grande impatto, decisive anche per le sorti mondiali, comunque intelligentissime ma riuscendo solo a dimostrare di essere cretini illuminati da lampi di imbecillità. Alcuni di questi scelti soggetti sbucano fuori con i più vari pretesti pur di postare commenti, a loro parere, trancianti sul Sindaco, sull’Amministrazione comunale, sulla Pro Loco e su altre realtà che, invece, a differenza di quei digitatori di sciocchezze assortite sono impegnate nel fare.

 

Il fare comporta a volte anche il commettere errori. Digitare sciocchezze non comporta niente, qualifica chi le scrive per quello che è. Sarebbe questo il commento più adatto anche se forse un po’ troppo sommario visto che poi ci sono persone equilibrate, sagge, informate, utili e anche divertenti che postano a loro volta commettendo la spensierata leggerezza di andarsi a mischiare con gli altri. 

Ho avuto un sospetto e mi convince sempre di più l’ipotesi che il Sindaco, Fabio Adezio, sia il vero ispiratore di certe uscite polemiche. Quale migliore pubblicità a costo zero potrebbe mai avere rispetto a quella che ottiene dal ricevere attacchi da certe persone? Leggendo chi firma quegli attacchi, tutti gli altri sono portati a dar ragione al Sindaco, senza neanche approfondire gli argomenti. Secondo me li paga lui per farli scrivere, perché più quelli attaccano più lui fa bella figura.

Nel marasma di questi post, che ogni sera i miei divertiti amici mi raccontano o mi fanno vedere sui loro smartphone, ci sono poi fatti nuovi, belli, anche se stranamente ombreggiati. 

Manuel all’improvviso.

All’improvviso ecco che spunta Manuel Giampiero Sulpizio, uomo di cospicua cifra culturale, personaggio di rilievo nel panorama letterario nazionale e internazionale, sicuramente il più grande poeta nato a Miglianico, persona alla quale sono legato dai vincoli di parentela che sono dati e non scelti ma ancor di più da un affetto pluridecennale unitosi alla crescente stima per la sua attività. È un illustre Miglianichese emigrato dove ha saputo e potuto trovare lo spazio per dimostrare il suo indiscusso valore. Mi ha inviato un messaggio per comunicarmi di aver postato una sua iniziativa su una pagina Facebook. Gli ho risposto subito che sarei andato a farmi dare il testo da leggere, consigliandogli di non mischiare la nobiltà dei suoi intenti con gli intenti meno nobili postati in luoghi dove il dibattito non sempre è elevato a causa di ben determinati soggetti. M’ha risposto che gli piace essere utile. Il nostro ha proposto un dibattito sulla piazza, cui dovrebbero partecipare: Sindaco e un assessore, due del sedicente Comitato, due ciascuno in rappresentanza delle due opposizioni consiliari. Lui si è proposto come moderatore. È un’iniziativa che giunge quando le altre sono state vanificate, tardiva rispetto all’iter amministrativo dei lavori in corso, inutile dal punto di vista pratico, ma comunque una iniziativa che contiene il valore del richiamo al confronto pubblico. Giampiero ignora o ha dimenticato che sia il sedicente Comitato sia i due consiglieri di “Progetto Miglianico” si sono sempre rifiutati di partecipare ai dibattiti proposti dal Sindaco per chiarire questi ed altri temi. 

Un altro improvviso. 

Aspettavo di commentare questa sua proposta su questa letterina, come anticipatogli, e mi arriva un altro “improvviso”. Progetto Miglianico”, che riappare solo alle feste comandate e quindi non poteva mancare quelle patronali, accetta, accetta il dibattito sulla piazza e lo vuole estendere anche a tutto il resto. Non arretro di un millimetro nella posizione di stima e di affetto per Giampiero, ma a quel punto la cosa sinceramente è diventate strana. Se non fossi in presenza di tanto uomo direi che la cosa puzza.

Eh, si, sarò smentito, contraddetto, avversato in ogni modo ma la coincidenza è davvero troppo strana. Dopo mesi e mesi di silenzio “Progetto Miglianico” accetta la proposta del dibattito, subito e senza condizioni. Poi viene fuori piano piano che finalmente si stanno sfiatando, come si suol dire, e sono pronti ad attaccare l’operazione di riedificazione del Municipio che ora starebbe bene - lo scrive la dott.ssa Catia Giovina Mattioli Stella - nell’attuale scuola media che sarà migliorata sul piano dell’efficentamento energetico dall’attuale Amministrazione comunale. Lei dice che quell’edificio quando sarà fatta la nuova scuola media, resterà vuoto. Posso anticiparle che così non sarà: dalle necessità pubbliche, alle convenzioni private, dagli spazi culturali all’ospitalità molto ben retribuita degli immigrati sono almeno dieci le proposte in fase di vaglio. Quell’edificio, che non è antisismico al livello che la normativa prevede per il solo Municipio, non resterà vuoto. Ma non potrà ospitare il Municipio a meno di metterci mano con una spesa che non credo sia di due lire. 

Ma il problema non è questo. Il problema è il rispetto istituzionale legato a vicende che forse l’ottimo Giampiero Sulpizio non conosce ma che non può ritenere trascurabili né inferiori alla sua iniziativa. Ai confronti pubblici quelli di “Progetto Miglianico” non si sono mai presentati, al punto che una volta il Sindaco li ha fatti rappresentare da due sagome di cartine (evitiamo commenti, eh!!). In Consiglio comunale di piazza non hanno mai parlato. Stanno per farlo in questi giorni? Ora hanno cambiato idea? Forse è tardi. Su questo torno tra poco. Devo svelare un particolare importante.         

Il sedicente Comitato per ora tace. Ma sapete perché tace? Perché sa che sta per compiersi l’ultimo disperato tentativo per bloccare definitivamente i lavori del Municipio. Le diverse mosse annunciatemi dall’eminente tecnico in occasione di una conviviale dell’ottobre scorso (della quale ho più volte raccontato) e finalizzate a impedire la ricostruzione del Municipio sono state attuate quasi tutte, e tutte andate a vuoto, tranne una. Ora manca l’esposto dei confinati affinché l’edificio si costruisca mantenendo le distanze previste, come fosse un nuovo edificio e non la sua riedificazione. Ma per fare la denuncia dovranno esporsi i titolari degli immobili che reclamano il rispetto delle distanze. Lo faranno. È certo. Finalmente! Così sapremo chi sono i nemici di Miglianico, quelli che ci hanno fatto perdere un anno e almeno 20.000,00€. Finalmente avremo certezza di chi ha tirato e tira le fila del sedicente Comitato. Finalmente potremo chiedere a chi fa finta di incarnare il sedicente Comitato se hanno a cuore gli interessi di singoli provati o quelli dei Miglianichesi. Tutto sarà più chiaro.

Queste cose le sa bene, le sa troppo bene chi sta dietro l’improvviso rianimarsi di “Progetto Miglianico”. Non è escluso che le abbia condivise da tempo, da quell’ottobre nel quale mi hanno mandato l’uccellino ad avvisarmi, come se volessero “avvisare” altri tramite me.

Si faccia il dibattito, ma…  

Torno al dibattito che alcuni vogliono e ora sappiamo anche perché.

Il Sindaco accetterà il dibattito. Sbaglierà ma credo proprio che lui pensi di dover accettare.  Non si curerà di dar spazio immeritato a certi soggetti; non si curerà di doverli mortificare per la loro maleducazione istituzionale e per tutto il resto. Accetterà e andrà allo scontro, solo contro due coppie di alleati: “Progetto Miglianico” e il sedicente Comitato, incurante anche del fatto che la proposta di dibattito prevede un grave squilibrio di rappresentanze, per niente democratico. “Progetto Miglianico” rappresenta 900 voti. Il sedicente Comitato rappresenta tre persone. E due di loro, il 66% del sedicente Comitato avrebbe così diritto di parole e di visibilità nel dibattito. No, questo è un trappolone. Ma il Sindaco, se non sbaglio la previsione accetterà.

E allora si faccia, si faccia pure. 

Propongo, da singolo Cittadino - come singolo è Giampiero Sulpizio, ex-Cittadino - che il dibattito si faccia dopo l’estate. Ora abbiamo da far festa almeno fino a settembre. Non roviniamo le feste con le polemiche. E, tra l’altro di date possibili non ce ne sono molte. Tra metà settembre e fine ottobre troveranno un accordo per un data e un posto!? Allora ci divertiremo tutti.

Propongo anche che si parli, come giustamente ha suggerito Giampiero Sulpizio, della piazza, cioè dello spazio che sta davanti al Municipio e che oggi è occupato dal monumento e reso pericoloso da scaloni senza protezioni. Ecco, si discuta di cosa vogliamo fare di quello spazio, storicamente utile e da tanti anni inutile. Si discuta insieme di dove andare a mettere il monumento. 

Del Municipio non si può più discutere. Il tempo è scaduto da un pezzo. 

Aggiungo che c’è un argomento più serio di tutte le piazze del mondo messe insieme di cui discutere: il valore che a Miglianico ha l’uomo rispetto all’automobile. Si discuta se e come dare ai pedoni spazi sicuri di passeggio nel centro abitato e non solo. Si discuta di isole pedonali, di sensi unici, di indispensabili rallentatori. Si discuta di qualità della vita e non egli egoismi di alcuni contro la nostra Comunità. Se vorranno ostacolare ancora il cantiere lo facciano. Ma non meritano né attenzione né parte in un dibattito tra Miglianichesi, sì, tra Miglianchesi, gli altri pensino alle piazze loro.

Fatto questo dono a Miglianico sperando che si trovino soluzioni per i pedoni e tutto il resto, invito Manuel Giampiero Suplizio ad aprire una sua rubrica culturale su questo spazio di libertà. Avrà meno commenti da parte di certi interessati “likeisti” di questi giorni ma avrà attenzione più degna e disinteressata. 

Certo di interpretare il pensiero degli altri componenti del Gruppo di Studio per la promozione della cultura, lo invito a animare almeno uno dei prossimi Cenacoli letterari qui a Miglianico con sue poesie o con una lectio sulla poesia contemporanea.

Con il Cenacolo letterario tutta Miglianico ha fatto un passo avanti.

Ecco una buona notizia, guarda caso neppure considerata dai commentatori che ho descritto in apertura. L’altro ieri sera, grazie all’ospitalità della  Biobottega Eywa, gestita da due giovani e brillanti concittadini, Pierluigi e Sebastiana, c’è stato il primo appuntamento con il Cenacolo letterario. Per oltre un’ora e mezza un gruppo di Cittadini ha prima ascoltato la brillante lettura dell'atto unico di Luigi Pirandello, "L'uomo dal fiore in bocca", fatta da Michela Toro e Pino Timperio, componenti del Gruppo di Studio per la promozione della cultura, e poi ha serenamente ma appassionatamente chiacchierato sui tempi proposti dalla lettura. Interessante anche il "menu pirandelliano" che i due giovani gestori hanno preparato per la serata, con un'attenta scelta di prodotti siciliani e di creazioni ad hoc.

Quel gruppo di pionieri ha fatto fare un passo avanti a tutta Miglianico. 

Ci saranno altre belle novità nei prossimi giorni. Chi vuol discutere ha tante cose buone da dibattere.

Pro Loco in corsa. 

Anche in questa Letterina, come accennavo all’inizio, non ci sarà il tempo per le due cose programmate su cui ragionare con calma. Ma non le trascurerò del tutto.

Si è fatta polemica sulla pubblicazione/non pubblicazione del programma degli eventi estivi da parte della Pro Loco. È stata ed è una polemica vergognosa! Lo ripeto, c’è chi fa e chi non ha mai fatto niente e critica, anzi, prova a criticare perché dice e scrive solo sciocchezze. La Pro Loco è in piena corsa, come sempre, lanciata nell’organizzare manifestazioni che saranno un successo. Altre le ha già organizzate e messe in campo. Avere un volantino o un pieghevole due giorni prima o dopo è un argomento buono solo per chi non fa niente per la Comunità e ama ascoltarsi nel criticare senza nulla proporre. Se uno ha spirito di rivalsa, se ha amarezza per posizioni perdute, se ha sacchetti di veleno da sputare ogni tanto faccia pure le sue critiche, irrida, sbeffeggi, faccia quel che vuole, ma lo faccia mettendo prima avanti almeno una proposta non teorica ma di collaborazione nel fare. Dimostri il suo valore e anche la sua critica avrà un valore cento volte superiore. Invece i tarantolati dei balconi e chi si macera nelle insoddisfazioni personali non sono degni neanche di legare le scarpe ai dirigenti della nostra Pro Loco.  

Viviamo bene le Feste Patronali.    

Ci avviamo alla settimana nella quale avremo le nostre Feste Patronali. La festa religiosa è già iniziata con la Novena, ogni sera alle 21,00 presso il Santuario. È bello vedere che non sono pochi i devoti presenti ed è bello, tra l’altro, che ci sia la Presidente del Comitato Feste, purtroppo con pochi dei suoi collaboratori, segno che finalmente c’è qualcuno che non si limita a firmare manifesti e poi non partecipa ai programmi annunciati ma è presente e rappresentare degnamente e molto opportunamente il Comitato che presiede.

Viviamo pienamente le nostre feste. Hanno il respiro antico e la vivacità di una tradizione che si rinnova anno dopo anno grazie a tanti Concittadini di buona volontà. Viviamo soprattutto queste feste patronali festeggiando anche in Famiglia. Festeggiamo nel riabbracciare Amiche e Amici che vivono e lavorano fuori Miglianico. Festeggiamo nella consapevole devozione verso Santi sempre presenti come Sant’Anna, che ci ricorda anche le nostre Suore, e San Giulio. Ma soprattutto facciamo festa con il nostro Amico e Patrono, San Pantaleone, un giovane che ha lasciato un grande insegnamento di vita generosa votata all’altruismo prima e insieme che di santa e sperimentate fede in Cristo. Cerchiamo di imitarlo. Non dimentichiamo di pregare lui e con lui per la nostra Miglianico e i nostri Cari.       

Un saluto speciale.

L’altro ieri mi hanno presentato un signore che voleva conoscermi. Vive a Parigi, lui non è originario di Miglianico ma è sposato con una nostra Concittadina. Legge puntualmente Viva Miglianico e ha voluto conoscermi per questo. Non ripeto le belle parole che ha voluto riservarmi, tra l’altro in presenza anche di altre persone, e che ritengo sinceramente immeritate. Confesso che mi ha dato una grande gioia sapere che questo sevizio è utile anche a chi vive non proprio vicino a noi e così ha imparato ad amare un po’ di più Miglianico attraverso noi. Mi ha salutato dicendomi che attende di leggere questa Letterina. 

A lui e a chi, come lui, può vivere un po’ della nostra Miglianico grazie a questo nostro spazio di libertà, va un saluto particolare carico di gratitudine. Sapere di avere la loro attenzione ci dà la carica necessaria per dedicare un po’ di tempo e qualche energia a Viva Miglianico.

Buona Domenica.      

 

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