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La letterina del sabato 24 giugno

Care Amiche e Cari Amici,

oggi l’argomento più importante per tutta Miglianico è la Serata Benefica, che spero riempia la nostra piazza e tutte le strade d’intorno di Cittadini festanti e di tanti ospiti. La serata è dedicata al Comune di Caldarola in provincia di Macerata, colpito e martoriato dal terremoto. Gli Amici di quella Comunità verranno a Miglianico portando i loro prodotti tipici da farci degustare e da vendere per raccogliere fondi solidali. La nostra Pro Loco preparerà qualcosa di buono da unire e condividere. 

Ecco, condividere è la vera festa. 

 

Poi ci sarà occasione per fare del bene a chi ne ha bisogno e tutto sarà ancor più bello. 

Dopo l’eccellente esperienza dell’Amatriciana per Amatrice dello scorso anno, esempio che molti hanno poi provato ad imitare, questa serata dovrà essere l’ulteriore prova che siamo una Comunità capace di fare cose egregie quando facciamo del bene.

Ancora una volta l’iniziativa viene dall’Amministrazione comunale. La fase organizzativa se l’è caricata sostanzialmente la Pro Loco, col suo Presidente-ovunque, l’Amico Tommaso Palmitesta, e con i suoi instancabili dirigenti, capaci di grandi prestazioni sul piano di un impegno geniale ed appassionato. A loro si uniranno anche stavolta le associazioni e i singoli Cittadini che già hanno dato una mano lo scorso anno. È una squadra che, si potrebbe dire, il mondo ci invidia. Il successo però lo faranno i Cittadini che accoglieranno l’invito ad esserci con la propria generosità e la propria gioia solidale.

L’evento capita nel giorno di San Giovanni, carico di tradizioni, usi e riti antichi. 

Tra questi c’è la “comparizia”. O meglio, non c’è più, o quasi. Questo legame, stretto con modalità diverse da un luogo all’altro, univa due persone con un vincolo non certificato ma solido, serio, brutto da tradire. L’essere “compare” non è mai diventato brutto, se non per certe distorsioni legate alle cronache. Essere, anzi sentirsi compare all’antica maniera è un valore che andrebbe recuperato. 

Gioiosi motivi familiari mi impediranno di poter rinnovare quello che è stato il particolare rito della “comparizia” che, con il mio Amico Claudio, abbiamo inventato per celebrare simpaticamente il nostro essere “compari”, in questo tempo a cavallo tra il ventesimo ed il ventunesimo secolo: offrirci e mangiare insieme un ottimo gelato, anzi due, uno il 24 e l’altro il 29 giugno di ogni anno. Da non pochi anni.

Beh, è anche dolce essere compari. Ve lo consiglio.

Buona Domenica.      

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