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La letterina del sabato 3 giugno

Care Amiche e Cario Amici,

come ogni settimana che intercorre tra una Letterina e l’altra, Miglianico è interessata da numerosi eventi, alcuni degni di nota altri, pur importanti riconducibili alla normalità della nostra vita locale.

Nella suggestiva cornice della Cripta di San Pantaleone, come ho avuto modo di segnalare annunciandolo, si è svolto il Premio “Paride Di Federico”. Il certame e poetico è giunto alla sua nona edizione, consolidandosi come evento tradizionale, a differenza di altre manifestazioni simili che vivono la notorietà di uno o due anni al massimo.

 

Oltre questo dato non trascurabile c’è la gioia di scoprire ogni anno nuovi poeti nelle fattezze di ragazze e ragazzi, ma anche di meno giovani signori e affascinanti signore, che forse mai avremmo sospettato esser quelle di raffinati e sensibili artisti della parola e dei versi. La pigrizia ignorante, che spesso ci fa preferire partite di calcio di valore già scaduto o altre cose più frivole, ha tenuto lontano dalla manifestazione non pochi Concittadini. Nulla di strano, nulla di grave. Un premio di poesia non è mai un evento di massa. Un po’ strano e un po’ grave è che alunni e studenti delle nostre Scuole, che pure hanno partecipato e che comunque conoscono il Premio, siano rimasti a casa privandosi della gioia di una bella serata che per loro sarebbe stata utile oltre che piacevole. 

Mentre si apriva il sipario sul Premio “Paride Di Federico”, stava rientrando la seconda delegazione di amministratori e rappresentanti delle diverse associazioni locali impegnata nel percorso di gemellaggio con la cittadina catalana di Sant Esteve. Anche oggi è opportuno rinviare un commento su questo cammino che sta dando frutti e che attende ancora altri due passi importanti a partire proprio da oggi.

L’anniversario che guarda lontano,

Il Sindaco, Fabio Adezio, tra un progetto e una richiesta di finanziamento, tra un appalto e un incontro, ha avuto modo di ricordare sul suo profilo Facebook il terzo anniversario della vittoria elettorale conseguita (meritatamente) da lui stesso e dalla sua squadra di Miglianico Cambia alle ultime elezioni comunali, quelle del maggio 2014, per l’appunto. L’elezione è avvenuta con le votazioni del 25 maggio, lo scrutinio con la proclamazione c’è stata il successivo 27, la festa il 3 giugno, proprio tre anni fa (andrebbe riascoltato il saluto di ringraziamento fatto allora) il primo consiglio comunale il 5 giugno. Insomma siamo nei giorni che segnano i tre anni da quella svolta epocale, importante, lungimirante e bellissima. Tutto questo è stata l’affermazione di Miglianico Cambia e di Fabio Adezio, anche se qualcuno continua a guardare indietro, forse volendo lenire il freddo delle terga aduse alle pubbliche poltrone.

Ma non è l’anniversario che voglio commentare. Il consuntivo, i commenti sui trentasei mesi appena trascorsi e ogni altra considerazione possono attendere. 

Essere a tre anni dalle elezioni passate significa che siamo a due anni dalle prossime Comunali. Considerando il fatto che si vota dopo aver preparato le liste, significa che è già partita la prossima sfida.

Le opposizioni non danno ancora segno di presenza attiva. 

Chi si muove, ancora non in modo manifesto, è l’accoppiata degli ex Nicola Mincone-Dino De Marco.

Se ci dovessimo trovare ancora tre liste: Miglianico Cambia, Movimento 5 Stelle e una lista incarnata dai miei due Amici che sono stati pluriennali occupatori di poltrone non ci sarebbe partita. L’attuale Sindaco e la sua squadra sarebbero avviati ad una tranquilla riconferma. 

Se, per pura ipotesi, il M5S decidesse di non partecipare, allora sarebbe tutto diverso. Gli elettori “grillini” non sono certo manovrabili e non si possono fare previsioni agevoli sull’impatto che i loro voti avrebbero nello scegliere tra le due liste che si confronterebbero. Certo, trattandosi in fondo di una sfida tra vecchio e nuovo, si potrebbe immaginare che molti di loro preferirebbero MC ad una lista appesantita e ingrigita da decenni di passate gestioni. Ma oggi questo nessuno può dirlo. 

L’ipotesi che a correre siano solo Miglianico Cambia e il M5S non ha concrete possibilità di realizzarsi. Ma sarebbe la sfida più interessante e anche la più incerta.   

Non credo agli stupidi. Nicola Mincone e Dino De Marco non sono sciocchi. Avranno, come tutti noi, altri difetti, ma sciocchi non lo sono, tutt’altro. La tentazione di ripresentarsi in coppia probabilmente ce l’hanno. Ma non faranno questa sciocchezza. Sanno che sarebbe un regalo fatto all’avversario, sarebbe la certezza di una sconfitta non facile da digerire. Uno dei due forse ci riproverà, organizzando una ben studiata cortina di fumo fatta di candidati anagraficamente giovani, scelti per carpire quanti più voti possibili tra i sostenitori e gli elettori di Miglianico Cambia più che per costituire una vera squadra capace di amministrare. Ai miei due Amici la squadra non interessa.  Potrebbero anche fare il gran sacrificio di soffocare il proprio orgoglio e l’interesse per l’agognatissima, lanciando un candidato sindaco nuovo di zecca (un paio almeno, un maschio e una femmina, li hanno già individuati e sondati) che, però, diventerebbe subito opaco non appena lo si abbinerà ai due ex. Per poter avere qualche possibilità dovranno sperare in un infortunio serio del Sindaco o di qualche suo collaboratore. Sanno che chi ci amministra non sta facendo porcherie. Ma una denuncia, ovviamente fatta da qualcun altro, potrebbe comunque gettare fango e tornare utile per una campagna elettorale tutta speculazione e niente programmi. Insistere sulla vicenda del Municipio, tirando, o facendo tirare fuori qualcosa di nuovo per generare problemi, potrebbe essere un’altra carta da giocare. Ma potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio o un vero boomerang scagliato maldestramente. Un cosa possono fare e in buona parte stanno già facendo. No, non è quella pre-occupazione di posti e incarichi di cui vi ho già parlato nella Letterina del 13 maggio scorso. Quella è una meschinità già smascherata, anche se potrà portare comunque qualche voto in più. Si tratta di rimettere insieme quanti più possibili ex-Amici delle loro amministrazioni, a partire casomai dai consiglieri di “Viva Miglianico Viva” del quinquennio 2009/2014. Ci vuole una buona dose di faccia tosta a partire proprio da quegli Amici. Ma quella è una “dote” che a loro non manca.

Se la mettono sul piano del confronto sulle cose fatte e non fatte la partita è già decisa. Quindi qualcosa devono inventare. E non sarà certo una novità migliore di quella che sta funzionando ora. 

Cosa farà Miglianico Cambia con due sole liste in lizza? 

Più che cosa farà, dovremmo parlare di cosa sta facendo. Certo sta amministrando bene, certo sta completando opere importanti, certo sta lanciando nuovi progetti finanziati, certo sta per preparare un gran finale fatto di opere e conti a posto.

Ma questo potrebbe non bastare. Il Sindaco, Fabio Adezio, lo sa. Lo sanno i suoi collaboratori. Lo sanno tutti.

L’intensa attività che si va compiendo non distrae Miglianico Cambia. La sua lista si va preparando con nomi che spiazzeranno gli avversari, toglieranno loro il consenso anche dove lo ritengono più sicuro, faranno emergere le manovre e le manovrine di quegli altri per quel che sono, togliendo così gran parte della loro efficacia sperata. 

Le indiscrezioni che girano per ora delineano questo quadro.

Oggi quel che sembra ben delineato non casualmente appare confortato da alcuni buoni riscontri. Ma tra qualche mese potrebbe cambiare non poco. Non perché questo lavorio di preparazione sia una finta, tutt’altro. E’ che ci sono ancora da fare le elezioni politiche. Che siano in ottobre o più in là, al massimo si terranno tra marzo e aprile del prossimo anno. Miglianico oggi è un luogo praticamente deserto di presenza politica organizzata. Personalmente non credo che resterà tale già a partire dalla prossima estate. Potremmo addirittura annoverare ancora candidati alla Camera o al Senato, e non di seconda fila. 

Questa volta, come nella prima Repubblica, il voto politico non sarà indifferente.

Questa volta, come nella prima Repubblica, bisognerà saper leggere i risultati di Miglianico per le successive amministrative di Miglianico, che è cosa alquanto difficile da fare. Lo era allora, lo sarà ancor di più tra qualche mese.

Intanto, con un giorno di ritardo, inneggiamo con gioia alla Festa della Repubblica. Viva le Italiane! Viva gli Italiani! Viva la Repubblica! Viva l’Italia!

Viva Miglianico!

Buona Domenica.  

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