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La letterina del sabato 1 aprile

Care Amiche e Cari Amici,

ho atteso l’occasione di questo appuntamento, diventato ormai consueto, per commentare la notizia più importante della settimana appena trascorsa. Scrivo di notizia più importante perché ce n’è un’altra che notizia ancora non è, visto che non ho prove documentali ma solo accurate indiscrezioni. 

 

Una donna Presidente del Comitato Feste con un Direttivo a maggioranza rosa: dopo venticinque anni dal primo passo siamo a un traguardo storico.  

C’è una novità storica per Miglianico e, credo non solo per noi. Il Comitato Feste 2017 sarà guidato da una Presidente: la signora Melita Tropea Rosa. Non ho scritto brava e bella perché, benché sincera constatazione per una donna che è una brava imprenditrice ed una persona dotata di fascino e grazia, questa descrizione veritiera avrebbe potuto esser letta secondo vecchi stereotipi maschilisti. Insomma, ci siamo capiti: è la verità ma se uno la dice così sembra che la Donna sia messa sempre sotto una vecchia luce. L’elezione per acclamazione è avvenuta nel corso dell’assemblea convocata dal Sindaco e tenutasi mercoledì scorso, come annunciato anche da questo spazio di libertà.

 

Ripeto, è novità davvero storica questa elezione della prima donna come Presidente del Comitato Feste. Il percorso arriva a questa tappa dopo un lungo tragitto iniziato dal nostro gruppo di Amici che promosse il Comitato Feste 1992. Scegliemmo un giovane, Carlo Biasone, come Presidente. Ma votammo unanimemente anche le prime tre Donne dirigenti di un Comitato a Miglianico: le due Vice Presidentesse, Sandra Firmani e Vania Papponetti, e la cassiera, l’indimenticata Stefania Sammassimo. Da quell’ormai lontano 1992, parlo di un quarto di secolo fa, abbiamo visto sempre più Concittadine girare per la questua, poi c’è stata ancora una vice Presidentessa, proprio la signora Melita Tropea negli ultimi due anni ed oggi abbiamo la nostra Miglianico non solo al passo ma probabilmente più avanti di altri a livello di civiltà e di rispetto dei diversi generi. Ma le novità, le belle novità non finiscono qui. È stata la stessa neo Presidente ad annunciarle. La prima riguarda la sede naturale del Comitato, che sarà la Cripta di San Pantaleone, il luogo appropriato e, soprattutto, neutro a tal punto da certificare in modo esplicito il fatto che il Comitato non è a favore o contro l’Amministrazione comunale ma è in rappresentanza di tutti i Miglianichesi. E tutti devono dare una mano, non ci sono più alibi per squagliarsi. La seconda novità è che il direttivo - più propriamente il gruppo operativo che affianca la Presidente - sarà composto in maggioranza da Donne. 

Evviva! Consentitemelo, Evviva! 

Ma, anche in questa vicenda rosa c’è un ma: il Comitato non è completo. Resta aperto alle adesioni che devono ancora esserci per consentire la possibilità di coprire le ventitré zone nelle quali è stato suddiviso il nostro territorio con la questua. Bisogna avere la certezza che si sia un gruppo di almeno cinquanta Concittadini che mettano in campo la generosità del proprio tempo e la serietà dell’impegno personale. "Si tratta di un’attività - ha spiegato con insistenza la neo Presidente - che richiede un impegno di sei/sette ore in un anno se tutti fanno la propria parte. Non posso credere - ha insistito giustamente - che ci si rifiuti di dare una mano quando si tratta di così poco per fare bene le nostre Feste, quelle che si fanno da tanti e tanti anni". L’attività del Comitato, secondo la Presidente, deve essere sempre più quella di un gruppo coeso, che si parla e si confronta continuamente. Ecco un ulteriore novità: ci saranno riunioni periodiche. La prima si terrà già nei prossimi giorni e verrà convocata in modo anch’esso moderno: un gruppo Whats App e qualche sms per chi non ha uno smartphone. 

Devo aggiungere una constatazione che spero dia un contributo a perfezionare questo nuovo corso. In sala, mercoledì sera, mancavano i rappresentanti di alcune associazioni locali. Chi fa già altro potrebbe scansare l’impegno diretto nel Comitato, sarebbe anche giustificato. Ma esserci per dare sostegno, invece, è importante, serve non tanto a dare coraggio a chi opera nel Comitato ma a dare la massima importanza a eventi, quali sono soprattutto le Feste Patronali, che sono al primo posto assoluto e indiscutibile nella graduatoria delle manifestazioni locali: un orgoglio civico e anche un innegabile biglietto da visita per la nostra Miglianico.  

 

….assenti giustificati quelli che stavano preparando altre iniziative…

La Pro Loco, almeno i suoi massimi dirigenti, non c’era mercoledì sera. Anche il Priore della Confraternita non c’era. Quest’ultimo era impegnato in Parrocchia con altri Confratelli per la riunione organizzativa della Settimana Santa. Era giustificato lui, erano giustificati quelli che erano con lui. Non lo sarebbe più se mancasse alla prossima riunione, perché pensare che Comitato Feste Patronali e Confraternita del santo Patrono siano due stati diversi di una confederazione che debbano parlarsi come entità estranea l’una all’altra è sinceramente inconcepibile. La Confraternita, in particolare, non può penare di assistere come spettatore o censore o addirittura controparte del Comitato Feste. 

Gli Amici della nostra Pro Loco erano anch’essi nei locali parrocchiali ma non per attività ecclesiali. Stavano allestendo il necessario per la Sfilata di Moda di primavera che ci sarà domani pomeriggio a partire dalle 16,30 proprio nell’Auditorium “mons. Vincenzo Pizzica” – Chiesa di San Rocco. L’evento sarà reso possibile, oltre che dall’abnegazione della nostra Pro Loco, con in testa il suo Presidente-ovunque, l’Amico Tommaso Palmitesta, (la Pro Loco in questo fine settimana sarà anche in piazza per la vendita delle uova AIL, ndr.), anche da alcuni commercianti locali del settore abbigliamento e da brave parrucchiere ed estetiste sempre di Miglianico. Le modelle sono bellissime. L’appuntamento è da non perdere.            

 

Nuovo Municipio, la svolta che non ti aspetti.   

Purtroppo ho perso una grande battaglia, non del tutto, in verità perché quel che si presenta è una soluzione che anni fa mi piaceva molto, ma era secondaria rispetto a quella per la quale mi sono sempre battuto. E, aggiungo, c’è poco da gioire per chi non la pensava come me, perché il Sindaco sta per sparigliare le carte e calare l’asso, s-piazza-ndo tutti. Sembra che la vicenda del nuovo Municipio abbia avuto un’improvvisa svolta a inizio del mese di marzo e il silenzio su di essa è durato incredibilmente quasi un mese. Comunque sarà una clamorosa sorpresa per tutti o quasi tutti. E dire sorpresa forse è riduttivo, visto che tutto quel che s’è detto e scritto anche sui manifesti “anonimi” sta per diventare semplicemente superato. Inutile, vecchio. D’Altronde se ad alcuni sembrerà che, alla fine, abbiano prevalso egoismi e potentati, ai più attenti si evidenzierà invece il perché di questo silenzio non breve da parte dei contendenti in campo, cioè soprattutto il Sindaco, sulla vicenda Municipio/Piazza. Avrei preferito personalmente scrivere oggi un’altra notizia, più completa e più gradita in quanto in linea con quanto sperato e difeso da anni (La Casina non si tocca!),  ma ho serenità sufficiente per raccontare anche questa che ora è solo una “attenta indiscrezione”. Pare - non ho i documenti e non posso raccontarlo come certo - che il nuovo Municipio non verrà riedificato dov’era. Riedificato non è neanche la parola esatta, perché non avremo un nuovo Municipio ma uno spostamento con ammodernamento importante tanto quanto sarà reso possibile dai 6/700.00 euro rimasti dopo la demolizione del vecchio palazzo. Infatti il nuovo Comune sarà sistemato adeguatamente e con ogni riguardo alla normativa vigente in materia di sicurezza sismica, in un edificio esistente e non nuovissimo ma già più volte adeguato: l’attuale Scuola primaria “Cesidio D’Amato” (c’è un piano B, ma ora creerebbe solo confusione). La scuola, se così sarà, andrà nell’edificio delle Medie non appena verrà sistemato col milione di euro concesso per la sua messa a norma antisismica, diventando così il polo didattico non unico ma comunque “pluri-livello”. E la Piazza, lo spazio dove c’era il Municipio, e - udite, udite - il Palazzo Masci (alias castello) saranno oggetto della vera sorpresa, grazie ad un progetto ancora molto riservato che attende l’imminente arrivo di un grosso finanziamento “nascosto” nel Masterplan della Regione Abruzzo.

Buona Domenica.       

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