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La letterina del sabato 11 marzo

Care Amiche e Cari Amici,

a tavola la convivialità vera riserva sempre belle sorprese. Oltre alla condivisione, all’armonia, alla cordialità semplice e rasserenante, ci sono gli aneddoti, le piccole confidenze e le parole che si possono dire perché si è tra amici che condividono cose buone. Così dev’esser sempre. Non a caso la mensa, quando è luogo di vera convivialità, è cuore della Famiglia ed è richiamo simbolico della comunione con Cristo.

 

L’altra sera avendo accettato con gioia un invito - peraltro irrinunciabile - di alcuni Amici ad un momento conviviale, vi ho trovato una bella sorpresa: la conferma della decisissima determinazione del mio Amico Nicola Mincone a candidarsi nuovamente a Sindaco di Miglianico nel 2019. "Oh, quanto manca, due anni da voi? – mi ha detto uno dei commensali evidentemente non Concittadino – Ma Mincone sta già carico ed è in piena attività!". Forse si aspettava una mia reazione fatta di sorpresa o di disorientamento. Invece gli ho manifestato tutta la mia soddisfazione, perché spero che la indiscrezione sia vera. "Sono contento. Sarà importante – gli ho spiegato - verificare se avremo capito la necessità del cambiamento manifestatasi nel 2014 e la sapremo mettere in pratica. Allora o confermeremo chi, come “Miglianico Cambia”, l’ha impersonato e poi concretizzata o sceglieremo un gruppo ancora più innovativo. Se così non fosse dovremo verificare se sia meglio riaffidarci a strumenti logori ovvero a persone che hanno già dato prova di sé. So anche di alcuni nomi che son pronti a entrare in lista con Nicola - ho aggiunto, facendoli - e mi auguro che ci sia anche il mio Amico Dino De Marco". Gli ho poi illustrato alcune cose che verranno fuori un po’ prima del 2019, quando inizierà il divertimento.

È stata una cena molto, molto piacevole.

Prima di incontrare gli Amici attorno al tavolo conviviale, ho avuto una sorpresa non proprio entusiasmante. Girando in auto con un Amico carissimo, ho potuto verificare che i nuovi sistemi illuminanti della nostra pubblica illuminazione manifestano un difetto: illuminano le case e i terreni di fronte e lasciano in penombra o al buio marciapiedi e bordi della strada sotto di loro. Non sono competente in materia ed è chiaro che non c’è volontà politica nel sistemare lampade o gruppi illuminanti, ma sembra evidente che l’adattamento ai pali esistenti “costringe” i gruppi illuminanti a lavorare non perfettamente. Insomma, a fronte di un congruo risparmio di costi - che è cosa ottima - abbiamo, almeno in determinati tratti, una piccola imperfezione nel servizio che va senz’altro corretta.

Purtroppo anche in questo frangente devo constatare la colpevole assenza delle nostre opposizioni, soprattutto quella di “Progetto Miglianico” & Co (Mincone + altri). Una moderna opposizione non fa riunioni carbonare, non tende trappole, non si prostituisce al potentucolo di turno con la speranza di lucrare appoggi futuri e sostegni correnti, ma vigila seriamente e attentamente, segnala quel che ritiene sbagliato o non condivide, propone soluzioni diverse, casomai migliori, pur consapevole di non poter decidere e di non dover impedire, oltre i limiti di legge, di decidere a chi ha il mandato popolare per farlo. Fa tutto questo pubblicamente e in modo trasparente. Il problema è stato evidente per me, lo è stato per il mio Amico. Come può non esser visto e segnalato dall’opposizione che dovrebbe star lì anche per questo? Eppure è un problema illuminato…. 

Approfitto per ricordare che questo spazio di libertà ha segnalato più di una volta le cose valutate come sbagliate o le cose da fare o quelle da correggere. Lo abbiamo fatto, ad esempio, per la sicurezza della strada provinciale che attraversa Piane San Pantaleone, per la sicurezza dei pedoni nel centro abitato (mancano ancora paletti e vasi), per i marciapiedi che vengono distrutti dai pini sul belvedere che porta al Santuario di San Pantaleone (ancora inesorabilmente in azione), per il ritorno di alcuni al parcheggio selvaggio, per i cestini dei rifiuti usati da alcuni ignoti (?) come secchio di casa, per il disinvolto utilizzo della piazza per riunioni rumorose nel cuore della notte, per la difficoltà di veder pulire le strade da parte di mezzi che devono zigzagare tra auto lasciate in sosta. Lo abbiamo fatto per tanto altro ancora e, non ultimo, per la nessuna o quasi nessuna dissuasione alla velocità pericolosa che comporta l’utilizzo dell’autovelox. Contestai l’autovelox su Viva Miglianico sin dal periodo del tramonto (che poesia!) dell’amministrazione guidata da Dino De Marco e poi per tutto questo scorcio di consiliatura. Non ho cambiato idea.

Chi legge Viva Miglianico fa bene a farlo. Leggere Viva Miglianico fa bene, meglio se uno mangia anche una mela al giorno: prevenire è sempre cosa buona. Chi legge Viva Miglianico dovrebbe sapere che questo è uno spazio di libertà. Dovrebbe sapere che non è il quotidiano o il settimanale che deve rincorrere le notizie presentandole con titoli urlati o particolari intriganti per accaparrarsi nuovi potenziali lettori da strappare alla concorrenza, ma è semplicemente un luogo dove si mette l’amore che si ha nel raccontare Miglianico, così come si può, non come si è costretti a fare per obbedienza, cioè quel altri devono fare. 

Il noto campione locale di salto triplo delle liste e gran presidiatore di social, uno dei più raffinati cervelli che frequentano palazzetto Martinelli, ha visitato un blog il cui nome appare vero a metà, poiché si chiama “Miglianico, cosa va e cosa non va” ma, da quel che mi dicono, riporta solo qualcosa - qualcosina in verità - che non va, ma nulla o quasi circa qual che va; ad esempio non v’è traccia dei successi della nostra Pro Loco e delle tante iniziative che conosciamo. Intervenendo, dunque, su quello spazio, secondo quanto mi hanno fatto leggere, ha citato questo nostro appuntamento settimanale e il suo autore come colpevoli di aver ignorato la responsabilità del Comune per non aver ancora sistemato la frana che ha ridotto la carreggiata della provinciale Chieti-Tollo all’altezza dell’incrocio per Contrada Cagialone

Non so - e sinceramente non credo - se il riparto dei fondi derivanti dalle multe elevate con autovelox sia destinato anche alle frane avvenute sulle strade provinciali. Non lo so perché non ho ancora approfondito l’argomento carte alla mano. Lui cita un documento ma non lo pubblica, quindi, per ora, non gli credo. A forza di frequentare navigatori che hanno percorso e percorrono rotte agli antipodi delle terre ove alberga la verità, non posso escludere che anche lui sia aduso a certi percorsi. Comunque, non lo credo per due motivi. Il primo è evidente: ci sono più frane e molti altri problemi di più vecchia data lungo il tratto della stessa provinciale che interessa Ripa Teatina, un Comune che da più tempo e con più frequenza fa multe con l’autovelox, e non c’è stato alcun intervento da parte di quella Amministrazione Comunale fatto coi soldi dell’autovelox. Il secondo dovrebbe esser noto anche al simpatico “mostro politico”, ultimogenito di “Baffi scaduti”. Fu, infatti, il compianto Amico, Fernando Ferrara che, da vice-sindaco, assunse su di sé il merito di aver fatto introdurre a Miglianico l’utilizzo dell’autovelox. Mi ha sempre ripetuto che con quei soldi si sarebbero potuti attuare programmi di sicurezza stradale in territorio comunale, interventi fatti di dossi, cartelli, segnali intelligenti, anche semafori. Ma non mi ha parlato mai di opere strutturali o di grandi interventi di rimessa in uso delle provinciali. Forse è cambiato qualcosa e bisognerà verificare cosa dicono le carte. 

Ardisco però di chiedergli, visto che ha la buona abitudine di leggere le “Letterine del sabato”, quali iniziative ha posto in essere il suo gruppo di “Progetto Miglianico”.  Quando e come hanno sollecitato l’Amministrazione provinciale che è in mano a loro amici di partito del PD? Cosa hanno segnalato o proposto i consiglieri comunali eletti nella lista di “Progetto Miglianico della quale lui stesso faceva parte? Cosa hanno fatto, lui e i suoi amici di lista, per informare la popolazione e mobilitarla affinché si solleciti il risultato positivo che è quello che conta per i Miglianichesi e non solo, visto che la strada non è comunale? 

Per ora niente. 

Lui ha pensato a scrivere indirettamente a Viva Miglianico. In fondo ha fatto bene. Lui, conoscendoli ormai da due/tre anni, evidentemente sa che i suoi attuali amici politici hanno già dimostrato abbastanza incapacità e disinteresse da riempire cinque anni di calendario. Infatti allora stava coi “grillini”. Solo nella primavera del 2014 è stato riadattato da Nicola Mincone a candidato sotto tutte le bandiere.        

Voglio rassicurare il nostro astutissimo commentatore. Se tocca al Comune di Miglianico metter mano a quella frana penso che l’opera verrà fatta. E penso che sarà fatta bene. Sarà programmata prima che Viva Miglianico la solleciti. Cosa che continueremo a fare qualora poi non ci sia una soluzione adeguata, anche se, bisogna pur dirlo, non è quella la priorità tra le cose che interessano i Miglianichesi, come dimostrano i fatti. 

E gli confermo - lo scrivo a lui perché le sue amicizie politiche intendano - che preferisco le mille volte Fabio Adezio come Sindaco rispetto a Nicola Mincone e a Dino De Marco. E altrettante mille volte preferisco “Miglianico Cambia” rispetto sia a “Progetto Miglianico” sia agli ancora anonimi di Nicola Mincone impegnati nella guerriglia per la piazza. 

Gli confermo che sono un uomo libero e senza vincoli di parte, e come tale scrivo in uno spazio libero qual è Viva Miglianico

Sono gioiosamente orgoglioso del mio pensiero libero. 

Auguro a tutti di poter provare sempre la stessa gioia. 

Buona Domenica.                     

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