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Troppa grazia, signor sindaco! I “grillini” chiedono i dossi a Piane San Pantaleone e lui piazza ovunque gli autovelox! Un’altra tassa…

“Di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno”. Questo frase che da qualche parte viene attribuita nientepopodimenoché a Karl Marx, sarebbe un buon commento, sufficiente a qualificare una delle vicende che colorano la stagione di potere di Dino De Marco, della sua plenipotenziaria assessora e della circostante scolorante maggioranza di “Progetto Miglianico”.

Qualche settimana fa, con giusta baldanza, i “grillini” di Miglianico hanno presentato in Comune una raccolta di firme per segnalare i pericoli del traffico lungo la strada di Piane San Pantaleone (dove maggiore è l’attenzione del M5S locale) e per chiedere provvedimenti immediati, cioè l’installazione dei dissuasori, i dossi artificiali che servono a rallentare la velocità dei mezzi.

Non l’avessero mai fatto!

Il sindaco non aspettava altro.

Ha fatto finta di accogliere la protesta e le richieste degli oltre cento firmatari.

Ma Dino non è un sindaco qualunque. Ha superato la richiesta mettendoci il suo carico da undici.

Ha deciso di mettere gli autovelox a Contrada Piane San Pantaleone, il località Sant’Antonio di Cerreto, e, più  genericamente, lungo la Fondo Vale Foro e in zona Montupoli. S’è rimangiato anche quest’altro impegno: “Gli autovelox non li metterò mai”!

 

Sembra che abbia fatto fare “uno studio dettagliato e approfondito” a una ditta specializzata e poi, pare, ma aspettiamo di leggere le carte, che abbia affidato il bell’affare ad un’altra ditta.

Insomma Dino veste i panni dello Sceriffo di Nottingham. Deve riempire i forzieri del Comune e non sa più come prendere i soldi dalla tasche dei Cittadini.

Allora passa a questa forma, pur legittima e diffusa, di tassazione impropria.

Elenchiamo quali saranno i principali risultati di questa astuta risposta all’appello dei Cittadini di Piane San Pantaleone:

  • chi corre continuerà a correre perché ci sono fior di furbi: ci son quelli che presto sapranno dove e quando saranno posizionate le diaboliche macchinette.
  • i furbi son quelli che se ne impippano allegramente degli autovelox se non c’è qualcuno che ti ferma e ti sanziona, perché tra di loro c’è chi ha la macchina intestata a qualche vecchio componente la famiglia, chi la prende in leasing o in affitto a ditte con sedi all’estero, chi ha la macchina con targa straniera, etc.
  • le multe le prenderanno gli ingenui, quelli che - per carità, sbagliando in maniera criminale - passeranno davanti a quelle brutte scopiazzature di E.T. senza angosciarsi se vanno a 57 km/h, superando di ben 2 km/h la soglia dei 50 all’ora e dell’ulteriore 10% di tolleranza. E se qualcuno dovesse andare alla pur tranquilla velocitàdi 70 km/h, cominceranno a cadere anche i punti della patente, come foglie in autunno. I furbi, invece, hanno amici e parenti ultraottantenni con patenti pronte e insensibili a queste sfoltiture…
  • i nostri scoloranti “progettisti” avranno forse anche l’occasione di fare egregia attività di clientelismo pre- elettorale, brigando per far togliere le multe mentre ad altri verrà detto “non si puòfar nulla, ci sono le foto! La ditta delle macchinette non ammette eccezioni!”
  • la nostra assessora plenipotenziaria dirà a tutti (lo avrà già fatto sicuramente) che lei era contraria, anzi che in giunta èstata l’UNICA contraria agli autovelox, anche se sapeva prima degli altri che la cosa era già decisa, poiché le trattative con le due ditte di cui sopra erano ormai fatte; 
  • il Comune incasserà soldi senza aver fornito altro servizio se non la presenza di due vigili nei pressi della macchinetta. Mentre le tasse, per definizione, sono il pagamento di un servizio che il Cittadino ottiene dall’Ente pubblico.
  • chi sicuramente farà soldi è la ditta che fornirà gli infallibili strumenti. Quei tanti soldi andranno fuori Miglianico e, se resteranno in piccola o non piccola parte a Miglianico, non se ne accorgeràpraticamente nessuno.

Tra queste conseguenze appena accennate non c’è la vera disciplina del traffico, il controllo di chi guida ubriaco o drogato, perché l’autovelox vede solo la velocità, di chi non ha patente o, peggio, molto peggio, non ha un’assicurazione. La vera conseguenza non sarà altro che un breve periodo di assestamento, fatto di salatissime multe a persone che, per la stragrande maggioranza dei casi, non sono affatto quelle che, correndo, hanno suscitato il giustificatissimo allarme dei Cittadini di Piane San Pantaleone.

Davanti a queste azioni da Sceriffo di Nottingham occorrerà forse pensare a qualche corretta ma decisa forma di disobbedienza civile. Ma dopo, se servirà.

Prima di questa eventualità, che resta estrema e potrebbe servire, forse, a placare la rabbia dei “non furbi”, sarà bene chiedere al Sindaco e alla sua assessora-plenipotenziaria-prossimacandidatasindaco-mogliedelsegretariodelPD, cosa farà l’amministrazione comunale con i tanti soldi lucrati dalle multe degli autovelox: li “sfruscerà a ciuffilarille” o li investirà in un grande piano per la sicurezza stradale? Ma, ancor prima , bisognerà chiedere di fare le giuste verificare per vedere se i luoghi individuati e quelli abbozzati per l’allocazione delle brute macchinette, saranno messi a norma con segnaletica verticale e orizzontale e con asfalti adeguati a zone abitate e a alta frequenza di traffico come è quella di Piane San Pantaleone.

    Se invece questi soldi serviranno a impinguare le casse della ditta che gestisce gli autovelox e le casse comunali sforacchiate dalla disinvolta amministrazione locale sarà stato solo l’ennesima forma di prelievo di soldi dalle tasche dei Cittadini, una trovata degna dello Sceriffo di Nottingham.

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