La letterina del sabato 16 agosto 2025
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- Pubblicato Venerdì, 15 Agosto 2025 16:53
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
con un caldo ferragosto alle spalle, la poca voglia di star a leggere che c’è quando si è nel pieno delle vacanze e l’estate che attende di presentarci ancora emozioni, va fatto comunque e soprattutto un piccolo consuntivo sulla Festa di San Lorenzo e, soprattutto, sulla “Miglianico Tour” 2025, la 54^ della storia.
In realtà il consuntivo della Festa di San Lorenzo non va fatto perché, oltre le riflessioni condivise con i miei eroici ventitré Lettori sabato scorso, c’è poco da dire. Anzi, meglio non dire niente e consegnare tutto alle valutazioni del Comitato Feste.
Vengo subito alla “Miglianico Tour”. Si conferma la tendenza rilevata già negli anni passati, quella che vede le presenze prevalenti fatte di persone che corrono e sempre meno quelle che fanno da pubblico. Nulla di straordinario e nulla su cui fare argute analisi. La gente, confermando anche in questo caso la tendenza già evidenziata in altri frangenti, senza distinzioni di condizione sportiva tra concorrenti e pubblico più o meno presente, ha affollato l’area del Pasta party. Le panche da sagra sono attrattive più di ogni altro richiamo. La manifestazione, oltre questi momenti particolari, ha vissuto l’attesa giornata di successo. Che non è un fatto scontato e che non dobbiamo considerare ordinario, perché dietro c’è impegno, capacità organizzativa, tenacia, passione e lavoro gratuito da parte di tanti. Solo così si può restare a certi livelli in un mondo che non ti regala nulla e men che mai accetta di riconoscerti qualcosa solo perché ti chiami “Miglianico Tour” e sei arrivato a 54 edizioni di fila. Dunque, grazie, ancora grazie all’ASD ADES e a tutti quelli che sono attivi dentro e intorno a questa realtà sportiva, dal Presidente Giulio Orlandi a tutti gli sportivi, i volontari e gli appassionati, per arrivare al Patron della nostra corsa d’agosto, l’Amico Nicola Mincone. E, con loro, la nostra super Pro Loco, l’Amministrazione Comunale, le forze dell’Ordine, la Protezione Civile e le aziende che hanno dato una mano alla perfetta riuscita dell’evento. Un grazie particolare va detto anche al Comitato Feste 2025, il cui Presidente, l’ottimo Gianfranco Mancinelli, ha tenacemente e tempestivamente ottenuto il riutilizzo della piazzetta non solo per le Feste Patronali ma anche per “Le Contrade del Piacere” e per la “Miglianico Tour”. Lo scorso anno, con la stupidità del tafazzismo, ci fu chi, per creare problemi alla nostra Pro Loco, fece bloccare l’utilizzo di quell’utilissimo spazio centrale facendo danno anche alla “Miglianico Tour”.
Nicola Mincone - che non lo si sappia in giro - un po’ mi ha dato ragione su piccoli suggerimenti che, prima di condividerli qui con i miei eroici ventitré Lettori, avevo correttamente sottoposto a lui. Erano relativi anche ai commenti della gara e alla premiazione. Però queste sono piccole cose che sono quasi impalpabili rispetto al successo della 54^ edizione della nostra corsa d’agosto: una nuova magia.
Care Amiche e cari Amici, non commentato per voi i lavori del Consiglio comunale perché non ho potuto assistere all’ultima seduta del consesso civico. È vero, è da un po’ che non mi occupo direttamente di queste vicende e non l’ho fatto per snobbarle. Ho scelto di aspettare che qualcuno, tra maggioranza ed opposizione, si ricordasse di parlare ai Cittadini, non con la volatilità di post virtuali ma attraverso le forme più concrete della democrazia, quelle che portano gli attori della politica a incontrare i Cittadini, che della politica restano ancora i protagonisti. S’è votato a giugno dell’anno scorso e non abbiamo ancora potuto avere l’occasione non dico di un confronto ma di una comunicazione pubblica in carne e ossa. Eppure di cose da sapere e anche da chiarire pubblicamente pare ce ne siano più d’una.
Non voglio far polemica e non la inseguirò se qualche sedicente personaggio proverà a farla. Capisco la maggioranza. Non è vero che hanno troppo da fare. È che “Miglianico Cambia” non ha ancora ritrovato la sua spinta dal basso e, anche sulla scorta dei crescenti risultati elettorali, ritiene evidentemente che il suo fare e il suo parlare a tanti ma singolarmente, non necessiti di ulteriori sforzi comunicativi. Mi piace essere isolato nel pensare che sia un errore e che, comunque, farebbe bene più a loro che ai Cittadini, incontrarsi e dirsele certe cose. Capisco anche la minoranza, che, evidentemente, stenta ancora ad accettare l’abito dell’opposizione difficile da indossare su quelli paludati e imbottiti di medaglie e titoli. Ma, ancora per un po’ di mesi, l’unico abito che i quattro dell’opposizione possono indossare è quello. E dovrebbero portarlo con la dignità che quell’abito ha in sé, perché è vessillo di un preciso mandato da parte dei Cittadini. Forse hanno la consapevolezza di essere impegnati su un palcoscenico che non li vedrà più protagonisti dopo il termine di questa consiliatura. Fatta salva la pervicacia dell’autoconvinzione di esser indispensabili (e loro ce l’hanno, ndr.), il futuro non appartiene a chi oggi siede sulle poltrone della minoranza. Se ci sarà qualcosa che non sia la sua autodistruzione, a scalzare “Miglianico Cambia” o quel che ne sarà l’erede diretto, beh, quella sarà una novità che non imbarcherà vecchi personaggi. La nostra minoranza assomma più di mezzo secolo di posizionamento sulle pubbliche poltrone, non può pensare davvero di riverniciarsi ancora di finto nuovo per riproporsi. Tutto può succedere e nulla mi potrà meravigliare. Allo stato, però, è giusto che almeno ai miei ventitré lettori debba dire qualcosa di chiaro. Tra quattro anni avremo due scenari possibili: due novità più o meno assolute che si confronteranno o, se “Miglianico Cambia” vorrà ancora essere protagonista, senza spaccarsi e senza fare esperienze disperate, lo dovrà fare contro l’ennesimo tentativo di chi vuole abbatterla con la ricandidatura di Fabio Adezio. Che piaccia o meno, le condizioni attuali queste sono. Chi ci è passato lo scorso anno, se è onesto, dovrebbe dire quanto sia stato difficile allestire la propria lista, che poi, ovviamente, ha propagandato come forte, competente e competitiva. Non lo ammetterà mai, ma lo sa. Lo sanno ambedue gli schieramenti. E dovrebbero sapere che cinque anni di mancato confronto pubblico hanno fatto la loro parte nell’allontanare i Cittadini dalla partecipazione ed anche dalla voglia di impegnarsi direttamente. La prossima volta sarà ancora più difficile, col rischio concreto che furbetti e gente di simil fatta, nel deserto della partecipazione dei migliori possibili, potrebbero trovare spazio e presentarsi ben mascherati ai Cittadini elettori.
Buona Domenica









