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La letterina del sabato 3 maggio 2025

Care Amiche e cari Amici,

possiamo fare un piccolo consuntivo delle prime due feste già passate, quelle si Sant’Antonio Abate e quella di San Rocco. A fronte di un impegno lodevole da parte del Comitato presieduto dal carissimo Gianfranco Mancinelli, il risultato organizzativo è stato sicuramente buono. Il resto non altrettanto. La festa che cade il Lunedì dell’Angelo è, ogni anno, una coraggiosa scommessa contro tutti, perché è il giorno di scampagnate, gite, fughe verso il miraggio modaiolo di “Arrostiland” e, quest’anno, ha coinciso addirittura con la morte di Papa Francesco. Vabbè, però è ormai tutt’altro che “a ogni morte di Papa” che si registra la scarsa presenza dei Miglianichesi, in particolar modo dei Concittadini di Cerreto, a quell’appuntamento. Non è andata molto meglio domenica scorsa alla Festa di San Rocco, che non ha avuto grandi concomitanze a far da scusante alla rarefatta presenza di Concittadini, in questo ben rappresentati dai nostri Amministratori comunali, maggioranza e opposizione.

 

Poteva andare meglio? Dal punto di vista dell’organizzazione praticamente no, perché tutto quel che è stato previsto ed annunciato è stato poi realizzato. Dal punto di vita della gente forse sì. Si era detto, ad esempio, che quest’anno avrebbe potuto esserci la felice concomitanza della Festa San Rocco con la 2^ Fiera mercato di Primavera, la cui prima edizione, lo scorso anno, ha portato espositori e animazione che, aggiunti a quelli solitamente presenti, avrebbero sicuramente fatto della Festa di San Rocco un appuntamento più vivace e più affollato. Così non è stato. Peccato. Peccato può significare che è stato un peccato, così, in generale o che qualcuno ha fatto peccato, cioè ha una colpa anche solo veniale. Comunque, peccato.

Cominciano o si vanno comunque rafforzando le opinioni negative da parte di chi suggerisce di non farle più le feste, quantomeno fermandosi un anno per vedere che succede. Probabilmente succede che non si faranno davvero più. Allora è meglio sostenere la tenacia coraggiosa di chi si prodiga, si da fare, si impegna e lotta per mantenere in vita quella che è parte della nostra storia, quindi della nostra vita locale. Riprenderemo queste riflessioni dopo le Feste patronali di luglio.        

Torno un attimo ad un argomento che ha interessato più di uno dei miei eroici ventitré Lettori (+24°), cioè la situazione dei parcheggi nel centro urbano. Pare che le cose vadano meglio, almeno fino ad una certa ora quando, poi, mancando i controlli, i soliti incivili si ripresentano sulla scena locale. Alcuni mi dicono, lamentandosi, che forse la zona disco verrà estesa anche in via Martiri Zannoli e nel tratto di via Roma che va verso San Giacomo. Non so se è vero e non ho ancora chiesto. Che sia o no così la situazione comporterà più o meno attenzione verso l’attesa del vecchio-nuovo parcheggio di Borgo Forno che sembra esser nato morto. Per immediata contiguità fisica segnalo nuovamente agli Amici consiglieri “senza portafoglio” che, tra le altre cose che già son state evidenziate, c’è l’ormai insostenibile stato di abbandono e anche di pericolo del tratto di via Costa della Forma che resta interessato dal moncone di strada di cantiere lasciato lì dall’impresa che ha realizzato una parte della “dannunziana”. Non è facile, lo so, ma neppure impossibile per i nostri uffici comunali procedere alla messa in mora di quell’impresa e, in caso di inerzia, procedere direttamente con propri mezzi o tramite altra impresa ai lavori di sgombero e, fatto questo, anche alla sistemazione di un asfalto ormai indecente e poi, ovviamente, addebitare i costi a chi di dovere. Ai Cittadini, penso, ora non interessa chi pagherà ma interessano i lavori che devono esser fatti prima possibile.                                

Una buona notizia sembra, invece, esser quella dell’apertura del cantiere che realizzerà la tanto attesa rotonda all’incrocio delle Piane con la provinciale per Tollo e Costa della Forma che, se nulla è cambiato, dovrà esser deviata nel suo tratto finale. Ho usato il “sembra” perché, stranamente, non c’è ancora nessuno che ha dato fiato alle trombe della propria propaganda per assumere il merito storico o attuale di questa realizzazione. Forse c’è qualcosa che dobbiamo ancora sapere. Una cosa che sono curioso di conoscere è come sarà questa rotonda, visti certi precedenti che hanno lasciato sbigottiti tanti automobilisti.     

Care Amiche e cari Amici, siamo ormai abituati al silenzio della politica locale, sia quella impegnata a livello amministrativo, cioè “Miglianico Cambia” e quel che resta dell’opposizione, sia quella che si occupa di più ampi territori e di vicende nazionali, intendo i Partiti. Tra poco più di un mese, l’8 e 9 giugno, andremo a votare per cinque referendum e qui nessuno ha ancora fatto o detto nulla. Sono state raccolte le firme per chiedere e ottenere i referendum, almeno quelli dovrebbero cominciare a dire e fare qualcosa per portare gli elettori a votare. È vero che dovremmo comunque andare tutti a esprimere il nostro voto al referendum, perché è quella l’occasione nella quale il “Popolo sovrano”, si riprende il potere legislativo, ritendendo che il Parlamento non abbia fatto bene la sua parte, e scrive nuove norme di legge. Infatti, il SI cancella una parte di leggi vigenti e l’abrogazione, di fatto, ne scrive delle nuove che sono il risultato di quel che resta leggendolo con quel che viene cancellato, come in algebra. Il NO, nel confermare quel che è stato già legiferato, lo rafforza con un parere che mette in guardia il Parlamento dal toccare norme che hanno avuto un voto a sostegno proprio da parte del Popolo sovrano e in particolare negli aspetti evidenziati dal voto referendario. Insomma, come sempre, più di sempre bisogna andare a votare, perché se non decidiamo quando tocca a noi poi non abbiamo titolo per lamentarci di quel che fanno o non fanno i nostri “rappresentanti” eletti.

Buona Domenica

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