La letterina del sabato 22 marzo 2025
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- Pubblicato Sabato, 22 Marzo 2025 09:35
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
oggi è la Giornata mondiale dell’acqua. Non devo certo spiegare ora ai miei eroici ventitré Lettori la storia e le motivazioni che hanno portato alla istituzione di questa ricorrenza internazionale da parte delle Nazioni Unite. È, però, il caso di chiedere anche a loro di soffermarsi un attimo a riflettere su quel che è stato fatto qui dopo la prima estate (e anche autunno) con ripetute chiusure dell’acqua potabile come non accadeva da quarant’anni. Cosa è stato fatto a livello pubblico ma anche privato, cosa è stato proposto, cosa è stato pensato per arrivare con maggiore serenità alla prossima estate che, a meno di piacevoli sorprese, sarà uguale se non peggio di quella 2024? Per quel che so non è stato fatto nulla di veramente concreto da nessuna parte. Nessun finanziamento PNRR per desalinizzatori, pur avendo l’80% della popolazione abruzzese sulla costa; nessun nuovo invaso né rifacimento delle cosiddette “condutture colabrodo” e men che mai, quel che costerebbe meno e renderebbero subito qualcosa in più, sondaggi a campione per verificare le dispersioni occulte, quelle che in realtà sono furti di acqua potabile che non passa per i contatori entrando nelle case. L’unica cosa che non ha mai avuto chiusure è stata la polemica. Ma quella al pari di certe chiacchiere, come dirò in appresso per altre vicende, non la beve nessuno.
Senza eccessivi voli pindarici si può dire che di acqua ne è passata tanta sotto i ponti da quando si è votato per le Comunali, cioè dal giugno scorso. Ma non ce ne siamo quasi accorti. Di fatti rilevanti ne son successi pochi o forse tanti. Non possiamo dirlo perché non è successa l’unica cosa che rende i fatti realtà conosciuta dai Cittadini: non c’è stato alcun incontro pubblico da parte del Sindaco e della sua maggioranza nonostante promesse ed impegni solenni. Guarda caso non c’è stato nessunissimo incontro pubblico né altre iniziative da parte della minoranza, che sembra dimostrare, volontariamente o senza volerlo affatto, di aver meritato sempre di più la batosta ricevuta alle elezioni. Forse perché sono rimasto legato alle abitudini civiche e politiche della Prima Repubblica e anche di qualche fase successiva, ma la totale assenza di questa forma di informazione/partecipazione mi sembra eccessiva. Probabilmente deve essere così, non può che essere così, cioè questa assenza di incontri e iniziative è cosa naturale in questa fase della nostra vita politico-amministrativa ed io sono un ferro vecchio che a questo non ci è ancora arrivato. La maggioranza potrebbe spiegare la sua apatia, quasi antipatia per l’incontro coi Cittadini con quel misto di fatalità realista di chi ha vinto senza aver fatto incontri nei cinque anni precedenti. Tradotto “abbiamo vinto migliorando anche rispetto al passato senza fare riunioni, perché dovremmo cambiare atteggiamento?!”. La minoranza deve ancora far capire che linea intende seguire e a quale “capo” affidarsi (i voti presi, in concreto, non sono assolutamente attribuibili al candidato sindaco, che fatica a imporsi come leader di quel non-gruppo di fatto non suo). Dopodiché potrebbe affermare che sta lavorando ai fianchi dell’avversario Fabio Adezio “il nemico da abbattere a ogni costo”, lo sta facendo a modo suo e non ha necessità di fare grandi sforzi organizzativi né investimenti su vecchie forme di presenza/partecipazione come i manifesti, assemblee cittadine, anche solo semplici e neppure banalissimi incontri nella propria sede coi propri sostenitori. In fondo, questo non voler parlare ai Cittadini, potrebbe esser letto come l’unico punto in comune tra avversari che non danno segno di essere remissivi nella loro reciproca avversione frontale. La differenza, sottile ma non per questo trascurabile, è che, pur non potendo fare previsioni che nessuno può azzardare oggi per il 2029 - che dovrebbe portare cospicue novità - la riproposizione di un Fabio-quater con “Miglianico Cambia” ulteriormente cambiata non la si può escludere aprioristicamente mentre è facile oggi prevedere che l’attuale opposizione potrebbe conservare ispiratori e manovratori del “No Fabio” ma certamente non conserverà l’attuale squadra consiliare nel suo assetto di vertice, che è dato già per accantonato in quanto giudicato non riproponibile. I miei eroici ventitré Lettori (+24°) sanno bene che questa non è una ipotesi estemporanea ma è quanto si evince da quel che va accadendo da queste parti, se si presta un minimo di attenzione alla lettura di certi movimenti. Insomma, tornando ancora senza grandi voli pindarici all’acqua, quel che è passata ha già scavato abbastanza, e altra acqua simile non se la beve più nessuno.
Buona Domenica.