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La letterina del sabato 3 agosto 2024

Care Amiche e cari Amici,

siamo già dento “Le Contrade del Piacere” 2024. La manifestazione ha preso il via ieri sera con un successo di pubblico atteso ma non scontato. 

È un successo atteso, che probabilmente si consoliderà stasera, domani e dopodomani sera, perché ormai la nostra e le altre sagre sono un richiamo irresistibile per turisti ed anche per chi abita qui e nel circondario. Il cibo, o, meglio, la gastronomia è l’elemento di attrazione che da anni, sempre di più, funziona come richiamo più che la media qualitativa degli spettacoli. 

Il successo de “Le Contrade del Piacere”, dicevo, non è scontato perché, se è vero che una sagra ormai attira più di un buon gruppo rock, di una orchestra romagnola e delle allora decantate “24 gambe 24”, è anche vero che, se la sagra non ha una sua tradizione di serietà e di qualità, alla lunga non regge la concorrenza di altre offerte estive che pullulano qui vicino e negli altri centri d’Abruzzo. Miglianico attira tanta gente grazie alla nostra super Pro Loco e ai ristoratori che ad essa si affidano per l’organizzazione di stand, tavoli, accoglienza, intrattenimento, servizi e sicurezza.

 

“Le Contrade del Piacere”, come molti hanno potuto constatare anche quest’anno, non spuntano così per caso, non vengon fuori da sole, sol perché alla gente piace mangiare questa o quella specialità. Da giorni, di giorno e, soprattutto, di notte, Nicola Santalucia, il Presidente che parla poco e molto fa, gli infaticabili e geniali dirigenti della Pro Loco, i volontari e tutti quelli che danno una mano, hanno avviato e completato il complesso lavoro organizzativo che stasera abbiamo visto tradursi in un ristorante multi-gusto all’aperto con cornice di tante altre cose. Quel lavorio che consente di far nascere ogni anno un piccolo villaggio enogastronomico dotato di ogni servizio, completo di tavoli, luminoso di gioia e di luci, è il vero spettacolo, quasi il rito nel rito di questa manifestazione. Quest’anno poi, gli spazi ridotti per la presenza del cantiere in piazza hanno introdotto nuove difficoltà, tutte ben superate. 

Va ricordato, anche se non serve farlo per i miei eroici ventitré Lettori (+24°) che ben lo sanno, che tutto questo lavorio, cioè lavoro, si, lavoro, vien fatto per passione, con passione, disinteressatamente, gratis, senza alcun ritorno materiale. I ragazzi che sistemano tavoli e puliscono, loro, solo loro, prendono un soldino? Bene. Questo non cambia la qualità del fare, dell’impegno che viene messo in campo anche da loro. Ecco perché urlo il mio “Grazie!” per il Presidente della Pro Loco, per i Dirigenti della Pro Loco, per i volontari della Pro Loco. Tutti dovremmo almeno dirlo questo “Grazie”, anche se abbiamo idee diverse e sensibilità momentaneamente urticate. Qualcuno, forse, dovrebbe pentirsi in cuor suo di aver speso parole contro queta Pro Loco. 

Tutti noi Miglianichesi dobbiamo esser fieri di avere una Pro Loco come la nostra.

Ci sono ovviamente anche piccolissimi particolari che a qualcuno non piacciono: accade anche a me. Il mio giudizio con il mio “Grazie” non cambia affatto. Negli anni passati mi son fatto un’idea e la posso già confermare in questo 2024, caldo in ogni senso: praticamente nessuno, tranne i singoli artisti interessati e, al più, pochi dei loro parenti ed amici, vengono qui per “gli spettacoli”. Non me ne voglia alcuno, perché la musica ha il suo valore assoluto e in nessuna occasione questo può essere dimenticato. Però, quando protagonista è la convivialità che esalta prodotti tipici e elaborazioni gastronomiche, si può dedicare tempo e risorse ad altro, non necessariamente ad inserire disturbi acustici. Forse si può fare anche musica, tanta musica, ovviamente buona musica per cantare e ballare, ma collocandola in un orario che segua il pieno della serata, diciamo alla sua conclusione, poi fino a notte fonda, ad libitum. Durante la convivialità no, ripeto, no. 

Fortunatamente sono il solo a pensarla così e l’impianto de “Le Contrade del Piacere” continua a rimanere tale…fino all’ultima sera. 

Non c’è giudizio e men che mai pregiudizio in questo accenno che torno a condividere ancora con i miei eroici ventitré Lettori (+24°). Sarebbe azzardato giudicare tanto programma e tanta qualità organizzativa dopo la prima serata. Sarebbe comunque errato, anche se fosse un giudizio stra-positivo. Ci sarà tempo e modo per fare un consuntivo su questa che oramai si è imposta come la principale manifestazione pubblica locale. Il giudizio sarà di carattere generale e non riguarderà aspetti che, se dovessero emergere - cosa che non penso accadrà - saranno oggetto di confronto in sede di assemblea della Pro Loco, perché quella è la sede dove fare certi discorsi, non la piazza, né quella reale né quella virtuale. Sennò, tra l’altro, sarei in contraddizione con il mio esser orgogliosamente socio della nostra super Pro Loco. Chi non è socio, “chi non ha la tessera”, come mi ammoniva il mio Papà riferendosi alla vita di partito, “delle questioni interne non può parlare”. 

A miei eroici ventitré Lettori (+24°) devo confermare che non c’è ancora stato il tanto annunciato e auspicato rasserenamento nella vita politico-amministrativa locale. Non ho mai nutrito eccessive speranze su questo versante, ma mi ero convinto che, stavolta, qualcosa potesse accadere per riportare al bello il clima locale. Questo non significa affatto generare malevoli equivoci. La maggioranza deve continuare a fare la maggioranza. L’opposizione deve continuare (forse cominciare) a fare l’opposizione. Ciascuno deve fare la sua parte al meglio delle proprie possibilità e con il massimo impegno. Lo si po' fare in un clima rasserenato dove i vincitori non si montano la testa e gli sconfitti si capacitano del fatto di aver perso. Nessuno deve esaltarsi e nessuno deve umiliarsi. È difficile? Si e no. Era difficile uno, due, dieci o venti giorni dopo le elezioni. Ora, almeno da ora è  il caso di farlo.         

Buona Domenica

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