Acta Cotidiana /15
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- Categoria: Notizie
- Pubblicato Domenica, 02 Giugno 2024 14:59
- Scritto da Maurizio
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Il tempo capriccioso di questo 2 giugno non è riuscito a rovinare quel che è preparato e si va svolgendo oggi a Miglianico. Nella festa, nella tripla festa, repubblicana, religiosa e di impegno civile che stiamo vivendo sono emersi già aspetti importanti, utili a far capire il tempo che viviamo e ci apprestiamo a vivere a Miglianico.
Il lavorio delle Donne che hanno preparato l’infiorata che accoglierà la processione del Corpus Domini, un lavorio santo e silenzioso, si è elevato come esempio di mite servizio e di presenza attiva nella comunità, staccandosi nettamente e con ciò ammonendo quel gracidare scomposto di donne che, guarda caso, proprio oggi avevano altro da fare e non hanno potuto essere in piazza. Chissà, forse sono state troppo impegnate a scrivere nuove panzane per allocchi e pettegoli sui loro profili social.
Ora aspettiamo con la serenità della fede il passaggio di Cristo nelle vie di Miglianico.
L’apertura, bella ed emozionante, della “XXIII Gara regionale di Primo soccorso” organizzata dal Comitato Regionale della benemerita Croce Rossa Italiana, col Patrocinio del Comune e la fattiva collaborazione della Protezione Civile e della nostra super Pro Loco ha anch’essa dato segnali importanti a livello locale. Il corteo, il Canto degli Italiani, l’inno della Croce Rossa che ha fatto da sottofondo al spettacolare svolgersi della bandiera con la croce rossa e la mezzaluna giù dalla torre di “Palazzo Masci”, ed, ancor di più, con la lettura dei principi che da oltre un secolo ispirano le attività della CRI nel mondo, hanno riempito la nostra piazza di gioia, evidenziando i valori di un volontariato esemplare. Belli nella loro sincera semplicità, i saluti delle autorità presenti. Anche in questo momento si è sentita la mancanza (ormai ci siamo abituati), di molti che invece van lamentando l’assenza di questo e di quello. Alcuni si son visti e va a loro merito, perché se ci si propone come candidato bisogna sforzarsi di esserci il più possibile, fatti salvi i vari impedimenti, per capire il più possibile, non necessariamente per farsi “riconoscere” un giorno ogni cinque anni. Bravi ai presenti, tutti. Tra loro, mi piace segnalarlo, il simpatico Lilo, anche perché è stato l’unico al quale ho potuto stringere la mano e con il quale ho avuto il piacere di parlare incrociando i nostri sorrisi. Gli ho ricordato che è un uomo fortunato perché ha scelto di vivere a Miglianico e questa scelta, come lui sa, l’ha potuta fare scegliendo il meglio. Su questo è d’accordo. Gli stavo spiegando anche quel che è stato fatto in Abruzzo, particolarmente da Remo Gaspari, in passato, come l’aeroporto, gli insediamenti industriali etc., che son parte concreta dei motivi che forse lo hanno portato qui ad essere nostro Concittadino. Lui mi ha detto che son pochi anni che sta qui e certe cose non le conosce. Dovremo riprendere con gli Incontri in Comune e fare serate di Storia, anche locale e regionale.
Lo scrivo così, senza star a pensare a nessuna reazione e nessuna ne attendo. Lo faccio soprattutto senza puntare il dito contro nessuno e men che mai per lamentare qualsiasi cosa. Ora non serve, non serve più. Non ho ancora ricevuto nessun cenno di solidarietà da chi, pur animando “male-in-comune”, ritengo esser stato Amico, essere Amico e esser destinato a restare Amico. Un po’ mi vergogno per loro. Non c’è stata neppure, per quel che mi segnalano le mie sentinelle social, nessunissima condanna o presa di distanza o anche un piccolo distinguo su un fatto preparato ed attuato con modalità di agguato. Anzi, ulteriori testimonianze, purtroppo, mi vanno confermando, con nuovi dettagli questa triste constatazione. Tra i nuovi dettagli c’è stata la conferma di una sempre più becera, sgangherata, volgare insistenza di alcune persone, sicuramente una o due concittadine, che, perdono tempo a parlare e scrivere cose inenarrabili sul conto di chi, come me, non è candidato né ha organizzato gruppi anche non nati, non partecipa a riunioni organizzative né figura tra i firmatari di questa o quella lista. Non posso riservare loro il giusto trattamento perché anch’esse non sono candidate. Devo verificare se son firmatarie di liste, nel qual caso qualcosa potrò dire a beneficio di chi le “deve” ascoltare e leggere, anche uscendo dall’attualità della campagna elettorale.
Non ho mai citato, se non riportando, correttamente, l’elenco dei candidati di quella lista, la Signora Elvira Di Massimo, la quale, mi hanno segnalato, avrebbe commentato in modo sorprendente (è un eufemismo) il commento social di un eminente politico locale, il dottor Antonio Di Sipio, campione olimpico del cambio di lista, tre in tre elezioni. L’eminente, prima di scrivere alcunché, dovrebbe presentare il suo consuntivo come consigliere comunale, non lo chiedo io, ci mancherebbe, lo richiede la sua dignità civica. Vengo al sub-commento della candidata. La Signora, dopo che è stato fatto dal dottor Di Sipio questo commento “ma chi è Maurizio l’editore?”, ha scritto “un editore di una bassezza stomachevole…”lasciatemelo scrivere anche a me”. Essendo uno dei non molti Maurizio di Miglianico (uno è in lista con lei, poi ne restano ancora meno, ndr.), chiedo alla signora Di Massimo, altra candidata non Miglianichese doc, a quale Maurizio si riferiva nel suo commento e, qualora si riferisse a me, cosa che a questo punto non posso escludere, le chiedo di spiegare il motivo di tanto rivoltamento di budella che le causa questo ancora non indentificato “editore”.
Anche qui segnalo una differenza molto significativa tra questo comportamento e quel che mi è accaduto ore dopo.
Stamattina ho potuto fare un tuffo nel futuro di Miglianico e forse non solo di Miglianico. Ho avuto il privilegio di far quattro chiacchiere in piena serenità con tre fuoriclasse, Valentina De Marco, Alessio Reale e Nicola Perfetti, incontrati, anche causa pioggia mentre si riposavano un po’ sedendo allo stesso tavolo di “Kadò Bar” con la bravissima Ilaria Rosa, nipote dell’indimenticato Emilio e pronipote del carissimo “Compare Raffaele”. Ascoltandoli ho potuto avere la certezza che Miglianico ha un futuro ed ho raccontato loro che questa serena rassicurazione l’ho avuta ier l’altro da una semplice ma egregia telefonata di una Concittadina non candidata ma attenta alle cose locali. I nostri tre fuoriclasse, giovani ma non sprovveduti, motivatissimi ma non scomposti, consapevoli e attenti ad analizzare anche piccole vicende con maturità, riescono a spiegare le cose con linguaggi nuovi ed anche con quel tratto di educazione che fa onore ai loro genitori.
Sono legato “storicamente” ad altri candidati di “Miglianico Cambia”, vabbè. Però posso garantirvi che è davvero bello votare per il futuro sapendo che c’è chi lo garantirà nel modo migliore, votando uno di questi tre fuoriclasse, con gioia.
(15 - continua)